La compagnia aerea leader in Italia, Ryanair, ha dovuto rimuovere un aereo basato, a cancellare sei rotte e a ridurre i voli su ulteriori sei rotte dall'aeroporto Marco Polo di Venezia per il prossimo inverno a causa della decisione del Comune di Venezia di applicare un eccessivo e sconsiderato aumento delle tasse pari al 38% (2,50 euro) per ogni uomo, donna e bambino in partenza dall'aeroporto locale a partire dallo scorso 30 maggio, che si aggiunge alla tassa di 6,50 euro attualmente in vigore.
Problemi per Ryanair all'aeroporto di Venezia
Ryanair, l'azienda ha ricollocato aerei e rotte in Spagna e Portogallo
La decisione del Comune di Venezia di aumentare i costi di accesso a Venezia soffoca la connettività e la crescita ed ha un impatto negativo sui veneziani e sull'industria turistica in ripresa. A seguito di questo eccessivo aumento della tassa, Ryanair è stata costretta a riallocare la capacità dall'aeroporto Marco Polo di Venezia verso città concorrenti in Spagna e Portogallo che non hanno una tassa così penalizzante ed offrono invece costi di accesso più bassi per stimolare la ripresa e la crescita del turismo. L'azienda poi ha chiesto ai vertici della città lagunare di fermare con urgenza questo eccessivo aumento delle tasse per evitare ulteriori tagli di capacità che avranno un impatto negativo non solo sull'aeroporto locale ma anche sulla stessa città, dove la connettività è la linfa vitale dell'industria turistica locale.
Ryanair, McGuinness: «Chiediamo al Comune di Venezia di eliminare subito questo aumento delle tasse»
Per l'occasione, Jason McGuinness, chief commercial officer di Ryanair, ha dichiarato: «Ci rammarichiamo per l'illogica decisione del Comune di Venezia di aumentare l’addizionale comunale del 38%, passando da 6,50 a 9 euro per passeggero a partire dal 30 maggio, che ha costretto Ryanair a rimuovere un aeromobile basato (investimento di 100 milioni di dollari) ed a cancellare 6 rotte dall'aeroporto Marco Polo di Venezia, tra cui Alghero, Colonia, Bournemouth, Helsinki, Norimberga e Fuerteventura per l'inverno 2023. Non esiste alcuna giustificazione per questo eccessivo aumento delle tasse che rende Venezia una delle città più costose e non competitive d'Europa. Il Comune di Venezia dovrebbe abbassare, non aumentare, i costi di accesso per contribuire a stimolare il traffico e la sua fragile industria turistica, che si sta ancora riprendendo dalla pandemia. Chiediamo al Comune di Venezia di eliminare immediatamente questo irragionevole aumento delle tasse per rendere Venezia nuovamente competitiva a vantaggio dell'industria turistica e, in ultima analisi, di tutti i residenti» ha poi conclus McGuinness.