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L'estate degli italiani: in 30 milioni in viaggio, due su 5 all'estero

Lo riferisce l'Osservatorio Turismo di Confcommercio sulle vacanze degli italiani, che ha rivelato come quasi tre persone su cinque (il 56%) preferiscano restare nel nostro paese per godersi la bella stagione

 
23 giugno 2023 | 17:13

L'estate degli italiani: in 30 milioni in viaggio, due su 5 all'estero

Lo riferisce l'Osservatorio Turismo di Confcommercio sulle vacanze degli italiani, che ha rivelato come quasi tre persone su cinque (il 56%) preferiscano restare nel nostro paese per godersi la bella stagione

23 giugno 2023 | 17:13
 

Circa 30 milioni gli italiani (uno in più dello scorso anno) di età compresa tra 18 e 74 anni che sono pronti a partire tra giugno e settembre 2023 per uno o più viaggi, in Italia o all’estero, per un totale di quasi 63 milioni di partenze. Lo riferisce l'Osservatorio Turismo di Confcommercio sulle vacanze degli italiani realizzato in collaborazione con Swg. Per quanto rigurda gli spostamenti in Italia, il mare occupa saldamente il primo posto con il 24% delle preferenze, qualche punto percentuale meno dell’estate 2022. Le città d’arte sono scelte dal 15% del campione, i piccoli borghi dal 9% e la montagna dall’11%. Per l’estero, riprende quota la domanda turistica: se nel 2022, tre italiani su quattro sceglievano esclusivamente mete nazionali, tale quota scende, quest’anno, a circa il 56%, mentre salgono dal 25% al 43% coloro che faranno vacanze sia in Italia che all’estero. Raddoppiano, in particolare, sul 2022, con riferimento ai viaggi di sette giorni o più, coloro che sceglieranno una meta fuori Europa, con la ricomparsa di destinazioni particolarmente care agli italiani prima del Covid, come Mar Rosso e Stati Uniti.

L'estate degli italiani: in 30 milioni in viaggio, due su 5 all'estero

Quasi tre italiani su cinque preferiscono restare nel nostro Paese per le vacanza estive

Viaggi degli italiani all'estero: comandano Francia, Austria e Slovenia

A dominare le scelte di vacanze oltralpe restano però comunque le vicine Francia, Austria e Slovenia, oltre a Spagna, Grecia e Regno Unito. Si aggiunge quest’anno il Portogallo, grazie anche all’effetto mediatico e di attrazione delle giornate mondiali della gioventù di inizio agosto. Preferite le strutture turistico ricettive, ma con qualche distinguo. Le scelgono più della metà dei vacanzieri italiani per i soggiorni più lunghi, optando per un albergo in quattro casi su dieci, mentre, per gli short break, lo fanno addirittura due su tre, optando però, in questo caso, per B&B e alberghi in pari misura. Campeggi, resort e villaggi vacanza totalizzano complessivamente una media del 20% delle preferenze mentre gli altri soggiorneranno in agriturismi e, soprattutto, in seconde case - di proprietà o in affitto - o da amici e parenti.

 

Viaggi degli italiani in estate: i costi salgono del 12%

Sul lato della spesa, a fronte di un incremento medio dei costi dei servizi prettamente turistici nell’ordine del 12% rispetto allo scorso anno - con punte più alte sui trasporti, dove il 28% degli intervistati riscontra aumenti superiori al 30% - gli intervistati dichiarano mediamente di mettere a disposizione, per le vacanze tra giugno e settembre, un budget di circa 1.130 euro ciascuno, il 10% in più dello scorso anno: 920 euro per le partenze in agosto, 560 a giugno e 700 per quelle tanto di luglio quanto di settembre. Nel raffronto con l’estate 2022 incoraggia quel 6% di intervistati che, non avendone fatte l’estate scorsa, torna a pianificare una vacanza, seppure breve, nell’estate 2023. Ne consegue che, per non ridurre né il numero delle partenze né la lunghezza dei soggiorni, un italiano su 2 dichiara che limiterà le spese extra in loco e uno su 3 rinuncerà ad attività a pagamento a destinazione.

Assolutamente positivo il commento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli: «Quasi 30 milioni di italiani in viaggio quest’estate e un record di stranieri che visitano l’Italia, superando i valori del 2019, fanno del turismo il motore principale della nostra economia. Riqualificare dunque le strutture e migliorare la formazione per sostenere le imprese della filiera turistica è l’investimento prioritario per creare nuova occupazione e rafforzare l’intero sistema paese».

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