Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
lunedì 23 dicembre 2024  | aggiornato alle 06:54 | 109769 articoli pubblicati

Siad
Siad

Inflazione e bollette pesano sulla produzione e sul consumo di salumi

L'assemblea di Assica ha evidenziato la flessione nella produzione e nei consumi di salumi, situazione che non sembra migliore per il 2023. Tra i temi trattati anche quello della peste suina africana

di Berto Silva
 
15 giugno 2023 | 19:08

Inflazione e bollette pesano sulla produzione e sul consumo di salumi

L'assemblea di Assica ha evidenziato la flessione nella produzione e nei consumi di salumi, situazione che non sembra migliore per il 2023. Tra i temi trattati anche quello della peste suina africana

di Berto Silva
15 giugno 2023 | 19:08
 

Un’istantanea sullo scenario attuale del settore della carne suina e dei salumi, questi i contenuti dell’assemblea di Assica, l’Associazione di riferimento del settore, dal titolo ‘Le prospettive della filiera dei salumi, fra cambiamenti economici e sfide dello sviluppo sostenibile’ - moderata dal giornalista Andrea Pancani, vicedirettore del Tg LA7 e svoltasi a Roma presso Palazzo Ripetta. Nel corso dell’assemblea Pietro D’Angeli - già vicepresidente nell’ultimo biennio - è stato eletto all’unanimità nuovo presidente di Assica, raccogliendo così il testimone di Ruggero Lenti che aveva ricoperto l’incarico dal 2021 ad oggi.

Inflazione e bollette pesano sulla produzione e sul consumo di salumi

Aumenta il costo dei salumi: a pesare i costi di produzione e l'inflazione

Contrazione dei volumi di vendita, il 2023 è incerto

L’evento ha messo anche in evidenza i recenti dati di produzione e consumo. In particolare, è stato sottolineato il difficile anno passato, segnato dal post pandemia e dalla crisi energetica, registrando una flessione sia nella produzione di salumi: in quantità, con un 2022 che ha chiuso a -2,2% rispetto al 2021 che nei consumi, con una flessione della domanda interna, cui si è aggiunta nell’ultimo trimestre del 2022 anche la forte contrazione di quella estera. Una situazione, che a detta degli operatori non sembra migliorare per il 2023.

Sul tema, il neo presidente D’Angeli ha fatto notare come «l’incremento dei costi produttivi supera il 25%. L'inflazione del primo trimestre 2023 al consumo è circa 8%. È evidente che le industrie del settore hanno mantenuto calmierati i prezzi finali di vendita a tutela dei consumatori. Con una sempre più marcata contrazione dei margini e della redditività delle aziende e problemi di liquidità alle imprese». Tra le emergenze elencate anche l’accesso al credito con l’aumento del costo del denaro che rischia di appesantire le casse delle imprese. Uno scenario che D’angeli definisce «preoccupante, e che si affianca alla perdita di potere d’acquisto delle famiglie» e un passaggio anche sulla recente alluvione in Emilia-Romagna: “compromessi i raccolti del 2023 facendo prevedere un nuovo incremento dei costi di grano e mais con il rischio di nuovi aumenti dei costi di allevamento».

Il problema della peste suina africana

Durante l’Assemblea, si è trattato anche il tema della Peste Suina Africana (Psa) e le sue possibili e gravi ripercussioni sull’export. Inoltre, sono state presentate due ricerche commissionate dall’associazione: la prima, a cura di Ismea sulla distribuzione del valore lungo la filiera, presentata da Fabio del Bravo responsabile Direzione servizi per lo sviluppo rurale; la seconda, curata da Marco Frey docente di Economia e gestione delle imprese all’Università Sant'Anna di Pisa che ha fatto il punto sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle imprese di salumeria.

È intervenuto anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che ha sottolineato come l’Italia sia il «Paese che tra tutti i giganti del G7 cresce di più, siamo la sorpresa d’Europa perché non abbiamo rinunciato a produrre in casa quello che serve. Il Governo sta con le imprese, conosce il valore delle imprese, e adesso è al centro dell’attenzione mondiale, lo spread è risalito, la Borsa di Milano cresce meglio delle altre in Europa, e il l’Italia è considerato un Paese stabile e quindi affidabile per i fondi di investimento».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Forst
Elle & Vire
Sartori
Centrale del Latte

Forst
Elle & Vire
Sartori

Centrale del Latte
Julius Meiln
Mulino Caputo