Il caro pane e pasta a quanto pare non interessano sono gli italiani, dove persino il Governo vuole vederci chiaro. Sembra che anche Oltreoceano i prezzi di una cena al ristorante, stiano letteralmente lievitando per via del pane, appunto. Ma non per i motivi che si possano pensare del caro materie prime ed energia. Il pane si paga (e tanto) perché è fatto “in casa” ed è speciale. Una vera e propria moda, non solo a New York o Los Angeles, in cui il pane, con salsine varie, compare ufficialmente nel menu!
Il pane protagonista nei menu dei ristoranti americani
Pani speciali nei ristoranti americani
Come dicevamo, dunque, complice la pandemia in cui si è riscoperta la passione (e la bontà) del pane appena sfornato, nei ristoranti americani il pane sta diventando un vero e proprio protagonista, portato in tavola con una gamma di proposte molto speciali che possono far alzare il conto anche di una ventina di dollari. Si va da biscotti al latticello e mezza baguette che accompagnano fettine di brioche di patata dolce (il tutto al costo di dieci dollari a cestino) da Dauphine a Washington, ristorante ispirato alla cucina di New Orleans, alla challah ibrida ebraico-giapponese di Bird Dog a Palo Alto, passando per mini boule di pane degli Appalachi lievitato al sale da Audrey a Nashville.
A New York c’è in menu la lista del pane
Pane che da Samuelsson, nel quartiere di Chelsea a Manhattan a New York, ha una voce di menu, chiamata, appunto “I Nostri Pani”: in lista dai biscotti al siero di latte e farina di teff al pane di mais dolce, il tutto a un costo di 19 dollari. Un po’ più caro Nura, nella zona trend di Greenpoint a Brooklyn, dove il cestino del pane ne costa 21, ma comprese nel prezzo l'assortimento di salsine con cui fare la scarpetta.
Chissà se Oprah Winfrey, innamorata del pane italiano, apprezzerà…