L’Emilia-Romagna non molla: il ballo liscio deve essere riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità Unesco. Perché? Perché è cultura e tradizione, unica del suo genere, ma anche perché «Ballare fa bene all’anima, e liscio mette allegria», come diceva il re del liscio, Raoul Casadei. Che poi oggi, il liscio non è un ballo per anziani! Sono, infatti, sempre di più i giovani che si avvicinano a questo ballo. Così mentre la regione sta lavorando al dossier da presentare al ministero della Cultura per presentarlo con successo all’Unesco, il Mei, il Meeting delle etichette indipendenti (che ha sdoganato, per primo, il liscio tra le giovani generazioni di musicisti e fan della musica indipendente), in occasione di Santa Balera (dal 18 al 20 maggio) premierà con una targa le prime balere storiche, avviando di fatto la mappatura con riconoscimenti di tutte le realtà di musica dal vivo che hanno fatto la storia della musica regionale, ma anche italiana. Le prime balere premiate saranno: venerdì 19 maggio Le Cupole di Castel Bolognese (attiva dal 1970), sabato 20 maggio l’Euroclub di Savignano sul Rubicone, in assoluto la balera più storica, attiva fin dal 1946, e domenica 21 maggio il Ca’ del Ballo (del 1976) di Ravenna.
L'Emila Romagna vuole il ballo liscio nell'Unesco
Verso la mappatura delle balere storiche italiane
Il Mei consegnerà per l’occasione una targa come Balera Storica a ognuna di queste prime tre grandi e storiche balere con l’intento di girare per tutta l’Emilia-Romagna a premiare e valorizzare tutte le altre che hanno programmato per tanto tempo il ballo popolare della regione. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Silb-Fipe, l’Associazione italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo, e con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna. Si tratta dei primi tre eventi per proseguire per tutta la stagione a mappare e riconoscere tali importanti realtà, anche all’interno di una proposta di decreto-legge che il Mei ha contribuito a scrivere e che appoggia di riconoscimento istituzionale dei club storici come i festival storici a livello ministeriale.