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Carenza di personale nel turismo: emergenza per Pasqua. Le professioni richieste

L'allarme di Assoturismo Confesercenti per i ponti primaverili: mancano 50mila lavoratori. Per le imprese difficoltà di reperimento nel 34% dei casi che potrebbero avere una perdita del -5,3% del fatturato. Per il presidente Messina: «Si dia opportunità a pensionati e studenti per occupazioni temporanee a totale esenzione di imposta»

06 marzo 2023 | 11:57
Turismo emergenza personale: a Pasqua mancano 50mila lavoratori. Le professioni richieste
Turismo emergenza personale: a Pasqua mancano 50mila lavoratori. Le professioni richieste

Carenza di personale nel turismo: emergenza per Pasqua. Le professioni richieste

L'allarme di Assoturismo Confesercenti per i ponti primaverili: mancano 50mila lavoratori. Per le imprese difficoltà di reperimento nel 34% dei casi che potrebbero avere una perdita del -5,3% del fatturato. Per il presidente Messina: «Si dia opportunità a pensionati e studenti per occupazioni temporanee a totale esenzione di imposta»

06 marzo 2023 | 11:57
 

La bella stagione è alle porte e, con essa, sono in arrivo festività e ponti. Purtroppo, però nulla di nuovo sotto il sole: mancano i lavoratori nelle imprese turistiche. Tra i profili più richiesti ci sono cuochi, baristi, pizzaioli, maître e camerieri, ma non solo... E la prima emergenza, come sottolinea Assoturismo Confesercenti, sulla base di elaborazioni sul mercato del lavoro condotte da Cst, sarà appunto già per Pasqua e per i ponti: a primavera potrebbero mancare, infatti, oltre 50mila addetti. E tutto questo mentre il turismo continua a correre. Dopo la marcata ripresa del 2022, anche per l’anno in corso si prevede, infatti, un aumento dei flussi di turisti, dall’Italia e dall’estero. Nel 2022 i pernottamenti nelle strutture ricettive italiane hanno raggiunto quota 400 milioni e la tendenza appare favorevole anche per il 2023 sia sul fronte del turismo interno che da oltre confine. Una situazione paradossale che va arginata, altrimenti per le aziende coinvolte sarà impossibile gestire i picchi di attività e ci sarà una perdita del -5,3% del fatturato. Tra le soluzioni dare l'opportunità a pensionati e studenti per occupazioni temporanee a totale esenzione di imposta.

Turismo emergenza personale: a primavera mancano 50mila lavoratori. Ecco le professioni richieste

Paradosso turismo, crea valore e offre lavoro, ma non si trovano i lavoratori

Situazione paradossale

Una situazione paradossale, dicevamo: da un lato si prospetta un aumento del volume della produzione e dei posti di lavoro creati, dall’altro le imprese del settore continuano a registrare carenza di addetti. La difficoltà nella ricerca del personale ha assunto anzi un contorno ormai strutturale, che si manifesta regolarmente già dagli anni pre-pandemia, ma che sta diventando sempre più grave con la ripartenza del comparto.

Per il trimestre febbraio-aprile, va a dire il periodo di riapertura delle imprese stagionali e della ripresa dei flussi turistici in Italia, si prevede un fabbisogno di circa 210mila addetti nelle imprese turistiche. Ma i lavoratori non si trovano: complessivamente, in media le imprese segnalano difficoltà di reperimento delle figure professionali nel 34% dei casi, non solo per preparazione inadeguata ma, sempre più spesso, per mancanza di candidati. Una percentuale che sale addirittura al 52% nella ristorazione, mentre scende al 26,7% nelle altre imprese del turismo.

 

Le figure professionali cercate

Ma quali sono le professioni più ricreate? I profili necessari sono per il 2,6% di professioni con elevata specializzazione, l’81,5% professioni qualificate, l’1,3% di addetti specializzati e il 14,6% di professioni non qualificate. Ma sono proprio queste ultime figure quelle di più difficile reperimento, in particolare facchini, camerieri semplici, lavapiatti e addetti alle pulizie. Per un cameriere semplice si parte da 1560 euro lordi al mese, per capo cuoco o capo barista si parte sopra i 1.740 euro mensili, lo stesso per un primo portiere. Si cercano:

  • Addetto visite guidate – Az. vitivinicola
  • Istruttore fitness
  • Aiuto cuoco
  • Impiegato uff. risorse umane
  • Addetto amministrativo
  • Impiegato uff. amministrativo
  • Addetto controllo di gestione
  • Lavapiatti
  • Addetto pluriservizi
  • Maître di sala
  • Animatore
  • Manager punto vendita
  • Assistant hotel manager
  • Manutentore
  • Assistant restaurant manager
  • Manutentore del verde
  • Assistente bagnanti
  • Marketing promoter
  • Assistente di sala
  • Massaggiatrice/massaggiatore
  • Autista trasporto persone
  • Meccanico nautica
  • Bagnino
  • Pizzaiolo
  • Barman
  • Pasticcere
  • Cameriere ai piani
  • Portiere di notte
  • Cameriere di sala
  • Receptionist
  • Consulente di viaggio
  • Resp. gestione risorse umane
  • Capo ricevimento
  • Responsabile Amministrativo
  • Cassiere/a
  • Revenue manager assistant
  • Chef de rang
  • Room division Manager
  • Commis de Sale
  • Sales manager
  • Commis de bar
  • Specialist customer service
  • Commis pasticcere
  • Travel coordinator
  • Concierge
  • Webmaster
  • Consulente profilazione clienti
  • Web manager turistico
  • Coordinatore programmazione TO

Per le attività colpite ci sarà una perdita del -5,3% del fatturato

La mancanza di personale porterà nei prossimi mesi le imprese a misurarsi con una situazione complessa e imprevedibile dal punto di vista organizzativo dei processi produttivi, senza trascurare che le destinazioni competitors dell’Italia sono già pronte a migliorare i volumi degli arrivi turistici del 2022. In particolare, per le imprese che non riusciranno a reperire tutti gli addetti necessari è possibile stimare una perdita media di fatturato nel periodo del -5,3%, con conseguente abbassamento degli standard qualitativi e impatti sulla produttività.

Dare opportunità a pensionati e studenti per occupazioni temporanee

«La questione della mancanza di personale nel turismo ha ormai raggiunto le dimensioni di una vera e propria emergenza. Così è impossibile gestire i picchi di attività, in particolare in alcune aree come la riviera romagnola. Ma problemi si riscontrano anche in Sicilia e in Sardegna - commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti. Abbiamo bisogno di trovare una soluzione, anche utilizzando le risorse del Pnrr. Servono politiche attive, ora quasi del tutto assenti: come Assoturismo Confesercenti abbiamo stretto con Adecco un’alleanza contro il mismatch, ma non si può lasciare l’incontro tra domanda e offerta al passaparola o alle iniziative private. Bisogna rafforzare la formazione professionale regionale di figure turistiche, e aprire ai pensionati e ai ragazzi in età scolare prevedendo occupazioni temporanee a totale esenzioni di imposta. E poi pensare a normative speciali per garantire una “staffetta” tra i lavoratori nelle attività stagionali. Pure la gestione del Reddito di Cittadinanza e dei flussi di immigrazione va ripensata, collegandola a opportunità di formazione. Ma è necessario risolvere anche il problema della mobilità dei lavoratori: servono agevolazioni per contratti che garantiscano non solo formazione ma anche vitto e alloggio, un onere per le imprese da almeno 600 euro al mese per lavoratore. Nelle prossime settimane presenteremo specifiche proposte normative al Ministro del Turismo Daniela Santanchè e al Ministro del lavoro Marina Elvira Calderone».

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Vittorio Messina

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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