Le previsioni di incassi delle tasse di soggiorno in Italia sono state rese note. Secondo la ricerca dell'Osservatorio nazionale di Jfc, lo Stato, nel 2023, dovrebbe, infatti, incassare 678 milioni, con un incremento del 9,5% sul 2022, quando si erano raggiunti i 619 milioni, e con un incremento boom del 135.4% sul 2021, anno ancora frenato dalla pandemia. Nel 2019 l'incasso era stato di 622 milioni. Ora la domanda sorge spontanea, dove vanno a finire questi soldi? Prendiamo ad esempio il caso Venezia e il Padovano con n testa i comuni del turismo termale. Venezia secondo i dati di Jfc la tassa di soggiorno frutta 31,5 miliardi di euro all’anno, mentre il Padovano intasca un tesoretto di 5,5 milioni di euro, con Abano in testa. L’assessore al turismo di Venezia, Simone Venturi sottolinea che i soldi della tassa di soggiorno «servono per migliorare i servizi di tutti». Ma Confturismo e Federalberghi non sembrano essere d’accordo e chiedono maggior attenzione all’industria turistica. Così come i veneziani che si lamentano perché sembra che tutte le attenzioni siano rivolte ai turisti. Stessa aria nel Padovano dove gli albergatori chiedono che «i soldi restino al comparto».
A Venezia i soldi della tassa di soggiorno per migliorare i servizi
Dove sono finiti i soldi a Venezia
Chi ha ragione? Nel dettaglio, l’assessore Venturini a La Nuova Venezia spiega che «Abbiamo usato gli introiti per migliorare i servizi, dal rafforzamento della polizia municipale alla manutenzione del verde, parte è andata al Centro previsioni e maree, ma anche nelle attività culturali. Due milioni per il Salone Nautico, tre per gli eventi organizzati con vela, mettiamoci poi il Redentore e il Carnevale». E ai rappresentati di categoria che lamentano un uso non congruo di questi soldi, Venturini ribatte: «Tutto è turismo in certe località».
Il problema del turismo sommerso che non paga
In ogni caso per Massimiliano Schiavon presidente di Federalberghi la tassa di soggiorni cade sempre sui soliti noti, mentre a sfuggire dal sistema molte locazioni brevi che penalizzano le strutture Air bnb a norma. Per risolvere il problema, aggiunge Schiavon «abbiamo adottato un protocollo molto rigido con la Guardia di Finanza che ci ha permesso di individuare sempre più locazioni irregolari, che sono state sanzionate. E, infatti, c’è stato un amento di anno in anno del gettito, a conferma che il sistema sta funzionando».
Gli albergatori nel Padovano: I soldi restino al comparto
Da Venezia al Padovano dove Monica Sorzano, presidente di Padova Hotel Federalberghi Ascom Confcommercio sottolinea al Mattino di Padova che «è una tassa nata sostenere il turismo ed è ovvio che le categorie dovrebbero essere maggiormente coinvolte nel suo utilizzo». «Il comune di Padova – aggiunge – si è comunque mosso bene ed è stato attento nell’utilizzo di questi anni. Noi continueremo a vigilare perché questi soldi siano usati per un piano strettamente rivolto al turismo».
Abano è il comune che ha incassato di più nel 2022 con 2,4 milioni di euro
Per quanto riguarda gli incassi
- Abano è il comune che ha incassato di più nel 2022 con 2,4 milioni di euro;
- Padova 2 milioni
- Montegrotto 927mila
- Galziniano 43mila
- Cittadella 47.500
- Federazione dei Comuni di Camposampierese 72.200
Per le altre città del Veneto abbiamo:
- Venezia 31,5 milioni
- Verona 5,1 milioni
- Jesolo 5,6 milioni
- Cavallino 4,5milioni
- San Michele al Tagliamento 4 milioni
I top 10 incassi nelle città d’arte
- Roma 132.517.000
- Milano 48.211.00
- Firenze 42.447.000
- Venezia 31.550.000
- Napoli 12.811.000
- Bologna 10.175.000
- Torino 9.049.000
- Verona 5.144.000
- Genova 3.939.000
- Palermo 3.388.000