La Guardia di Finanza di Ancona ha concluso un’indagine che ha consentito di stroncare una rete di caporalato gestita da un pakistano, che è stato arrestato. L'uomo pretendeva da ogni operaio una quota giornaliera di 5 euro per le spese di trasporto e di consumo del carburante e, quando non erano al lavoro nei campi, i braccianti erano costretti a dimorare in abitazioni fatiscenti. Altre 12 persone sono state denunciate.