Popolo Produttivo è un nuovo soggetto che rappresenta nove categorie di piccoli imprenditori dei comparti della balneazione turistica, degli ambulanti, delle partite Iva, dei ristoratori, degli ormeggiatori, agricoltori e artigiani. Ha organizzato a Roma, nella Sala Tatarella della Camera dei Deputati, un convegno che è stato l'occasione per presentare al Governo le richieste delle singole categorie per arrivare a una "ripartenza vera" attraverso interventi urgenti e concreti. «Tutti questi interventi sono necessari e urgenti perché - hanno ribadito i rappresentanti delle nove categorie riunite sotto Popolo Produttivo - l’emergenza economica non è assolutamente è finita».
Un momento del convegno di Popolo Produttivo
Le richieste di piccoli imprenditori al Governo
Ivano Zonetti degli ambulanti di Ana Ugl: «La Bolkestein è un danno per gli ambulanti italiani e la risolveremo in Europa».
Vico Vicenzi di FederOrmeggi: «Il Governo, nell’applicazione della Bolkestein, si deve impegnare molto di più, a livello comunitario, nella protezione del territorio nazionale».
Claudio Maurelli del Comitato nazionale balneari: «Il Governo non è supportato. La nuova Confederazione Europea da noi creata assieme a Spagna, Portogallo, Grecia e Croazia aiuterà il Governo a Bruxelles».
Stefano Giammatteo di Aspal, Associazione produttori agricoli del Lazio: «Le varie calamità naturali e la fauna selvatica hanno causato perdite di 2.500 ettari, serve una modifica della legge 102/04».
Angelo Distefano di Partite Iva Italia: «Bolkestein, caro carburanti, costo energetico e i debiti pregressi causati dalla pandemia stanno mettendo in ginocchio il Paese: una moratoria bancaria, fiscale e contributiva la soluzione imminente».
Annarita Nardini, coordinatrice Roma Tni Ristoratori Italia: «Aumenti delle utenze, prezzo delle materie prime alle stelle, inflazione che galoppa. Molte aziende non sono riuscite a ripartire. Per questo torniamo a chiedere al governo la moratoria creditizia, bancaria, fiscale, contributiva. Un altro intervento che deve essere in cima all'agenda della politica è la sospensione della legge Bersani. La licenza era il futuro pensionistico del ristoratore e non è accettabile che in questa difficile situazione, chiunque – basta che abbia liquidità - possa aprire un'attività nel settore».
Rosa Silvana Abate, del Coordinamento dei produttori ortofrutticoli italiani (Copoi): «Chiediamo a gran voce al Governo Meloni che in agricoltura venga tutelato e garantito il costo di produzione, con l' emendamento sull'aumento delle materie prime, del gasolio e dell’energia».