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Buone notizie per hotel, bar, ristoranti e negozi: calano le bollette a gennaio

Il calo della domanda e le scorte di gas approvvigionate negli ultimi mesi hanno creato le condizioni favorevoli per una prima riduzione del costo delle forniture di energia pr tutte le aziende del terziario

 
23 febbraio 2023 | 15:41

Buone notizie per hotel, bar, ristoranti e negozi: calano le bollette a gennaio

Il calo della domanda e le scorte di gas approvvigionate negli ultimi mesi hanno creato le condizioni favorevoli per una prima riduzione del costo delle forniture di energia pr tutte le aziende del terziario

23 febbraio 2023 | 15:41
 

Il calo della domanda, dovuto soprattutto al clima mite in tutta Europa, e le ingenti scorte di gas approvvigionate negli ultimi mesi hanno creato le condizioni favorevoli per una prima riduzione del costo delle forniture di energia per alberghi, ristoranti, bar e negozi alimentari. A gennaio, infatti, arrivano alcuni segnali positivi dai mercati dell’energia che registrano un calo dei prezzi all’ingrosso di gas ed elettricità: le quotazioni del gas naturale sono scese a circa 55 euro/MWh (livello registrato nel 2021 quando la guerra doveva ancora iniziare), mentre i prezzi dell’energia elettrica viaggiano stabilmente sotto i 200 euro/MWh. È quanto emerge dall’Osservatorio Confcommercio Energia, analisi trimestrale realizzata in collaborazione con Nomisma Energia.

Segnali incoraggianti per il terziario sul fronte del gas e dell'energia

Energia elettrica, segnali incoraggianti

Secondo le stime, per tutte le categorie del settore terziario, arrivano segnali incoraggianti: nel mese di gennaio 2023, rispetto alle rilevazioni dello scorso ottobre 2022, si stima una riduzione media del costo delle forniture di energia elettrica del 12%. Per un albergo, la riduzione di spesa, tra ottobre 2022 e gennaio 2023, si aggira intorno ai 9.000 euro (-4%), mentre per un ristorante è di circa 3.000 euro (-11%). Per i negozi di generi alimentari e non alimentari scende la spesa per la fornitura di energia elettrica, rispettivamente, del 13% e del 21%. Anche la categoria dei bar vede un risparmio di 1.000 euro (-11%). Tuttavia, nonostante il lieve miglioramento, non bisogna farsi trarre in inganno: il costo dell’energia elettrica continua comunque a rimanere su valori molto elevati. Dalle rilevazioni del mese di luglio 2022 ad oggi, la spesa annuale elettrica è cresciuta, per un albergo tipo, del +57% (con un ‘deltà che si aggira intorno ai 70.000 euro), per un ristorante fino a +49%, mentre per un negozio alimentare la spesa passa da 35.000 euro di luglio 2022 a circa 51.000 euro (+44%), per un bar il conto annuale elettrico aumenta del 50%, mentre per i negozi non alimentari il rincaro può arrivare a +35%. Di fronte a questi dati, diviene urgente estendere la sterilizzazione degli oneri generali di sistema (che, giova rammentare, pesano per quasi il 25% sulla bolletta elettrica) anche in favore delle utenze con potenza disponibile superiore ai 16,5 kW, oggi escluse dalla misura.

I dati su alberghi, ristoranti, bar e negozi alimentari

Gas, riduzione della spesa su base trimestrale

Sul fronte del gas naturale, particolarmente significativa è la riduzione della spesa di fornitura su base trimestrale: tra ottobre 2022 e gennaio 2023, la spesa per tutti i comparti del terziario presi a riferimento è infatti diminuita notevolmente, arrivando a toccare decrementi mediamente pari al 33%. Per gli alberghi -14.000 euro rispetto alle previsioni di ottobre 2022. Altrettanto importante la riduzione del conto annuale del gas nel settore della ristorazione, passato dai 20.000 euro delle previsioni di ottobre ai circa 13.000 euro stimati di gennaio (7.000 euro di differenza nel giro di pochi mesi). Un -35% si registra invece per i bar e per i negozi di generi alimentari e non alimentari.

Anche in questo caso, i dati potrebbero essere fuorvianti se non analizzati alla luce delle precedenti rilevazioni: occorre infatti precisare che, anche se vi è stata un’evidente riduzione dei prezzi a inizio anno, il costo delle forniture di gas continua a rimanere comunque su valori, nel complesso, elevati (in media, +27% rispetto ai dati registrati nel mese di luglio 2022). Per quanto riguarda il prezzo delle offerte di elettricità per i settori del terziario, le rilevazioni mostrano come nel mese di gennaio 2023 (rispetto al mese di ottobre 2022), esso si sia diminuito a 0,65 euro/kWh: in calo rispetto ai picchi di 0,75 euro/kWh di ottobre, ma superiore (di parecchio) allo 0,53 euro/kWh del mercato tutelato.

«Ancora oggi molte imprese continuano a preferire il mercato tutelato perché fornisce maggiori garanzie in relazione al prezzo della fornitura - definito in via amministrata - di fronte al forte rialzo dei prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica a cui abbiamo assistito, in particolar modo, negli ultimi mesi - sottolinea Confcommercio. Per tutelare le imprese da possibili ulteriori aggravi in bolletta, è necessario mantenere, in questo momento, un prezzo regolato dell’energia elettrica, tenuto conto che l’attuale crisi dei prezzi non è ancora rientrata e non si sono ancora determinati quei presupposti di stabilità del sistema energetico (nazionale ed europeo) necessari per avviare una piena apertura al libero mercato, con tutti i connessi vantaggi e benefici per le imprese.

FONTE: Italpress

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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