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Italia Next DOP, per la qualità alimentare investimenti da 225 milioni

Presenti oltre 800 stakeholder del settore agroalimentare di qualità italiano, al centro dei lavori l'emergenza climatica; il Consorzio di Tutela Grana Padano ha presentato un progetto legato alla sostenibilità

 
22 febbraio 2023 | 18:38

Italia Next DOP, per la qualità alimentare investimenti da 225 milioni

Presenti oltre 800 stakeholder del settore agroalimentare di qualità italiano, al centro dei lavori l'emergenza climatica; il Consorzio di Tutela Grana Padano ha presentato un progetto legato alla sostenibilità

22 febbraio 2023 | 18:38
 

Fondazione Qualivita ha chiuso con successo “Italia Next DOP - 1° Simposio Scientifico filiere DOP IGP”, la prima iniziativa nazionale per diffondere la ricerca scientifica nelle filiere DOP IGP tenuta a Roma, all’Auditorium della Tecnica, il 22 febbraio 2023, organizzata in collaborazione con i soci fondatori Origin Italia, CSQA Certificazioni, Agroqualità, Poligrafico e Zecca dello Stato alla presenza del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.

 

L'intervento del ministro Francesco Lollobrigida

Oltre 800 stakeholder del settore agroalimentare di qualità italiano hanno partecipato alle 6 sessioni scientifiche e alla presentazione dei 90 progetti di ricerca sulle DOP IGP italiane nella Agorà della Ricerca IG, una selezione del grande patrimonio scientifico agroalimentare sulle IG traccato da Qualivita che comprende 200 ricerche attive e 18.000 presenze bibliografiche. «Investire nella ricerca vuol dire puntare ad essere sempre più competitivi e sostenibili. In legge di Bilancio abbiamo destinato 225 milioni di euro all’innovazione, che dobbiamo rendere nostra alleata nella valorizzazione della grande tradizione agroalimentare e vitivinicola italiana. Lo spirito di collaborazione, su cui si fonda l’evento di oggi, è fondamentale per condividere proposte e ragionare su un sistema Italia sempre più capace di competere sul piano internazionale e sui grandi mercati, che hanno voglia di Made in Italy», ha affermato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, intervenendo in conclusione del Simposio.

Un'ampia fotografia del settore e dei suoi possibili sviluppi

Le 50 relazioni presentate durante le sessioni scientifiche hanno offerto un’ampia fotografia del settore e dei suoi possibili sviluppi. La sessione Qualità ha mostrato, in particolare, la rilevanza di un cibo con caratteristiche nutrizionali ben codificate e orientate al benessere nel contribuire alla crescente qualità produttiva. Il panel Normativa ha evidenziato come i sistemi agroalimentari di qualità evolvono grazie ad una legislazione rigorosa, coerente e trasparente a garanzia di consumatori e produttori. La sessione Governance ha invece evidenziato l’importanza di un sistema di produzione coordinato che garantisce sicurezza alimentare e rispetto dei valori della filiera e la centralità dei Consorzi di tutela nell’intervenire su numerose sfide: dai mercati, all’occupazione, dalla formazione degli operatori alla difesa delle risorse naturali del territorio fino allo sviluppo di forme di turismo esperienziale evoluto.

Il panel Sostenibilità ha testimoniato la crescente consapevolezza delle filiere sull’implementazione di processi di sviluppo sostenibile a tutto tondo, dall’ambiente al sociale, frutto di un’impronta etica ben riconoscibile. Gli studi illustrati in ambito Mercati hanno offerto un nuovo impulso alla comprensione dell’evoluzione dei mercati e all’individuazione di nuovi sbocchi commerciali per le aziende, grazie anche all’analisi su strategie di differenziazione di prodotto e di internazionalizzazione. Infine, la sessione Marketing ha mostrato in particolare come attraverso le tecnologie attuali – il cosidetto “Martech” - si possa valorizzare le certificazioni e come i processi di comunicazione della qualità debbano assumere un ruolo sempre più profondo rispetto al tradizionale messaggio pubblicitario, veicolando certezze e informazioni di garanzia in tempo reale oltre a notizie chiare e specifiche su tutti gli elementi della filiera.

Nasce il Premio Ricerca IG - Italia Next DOP

Per sensibilizzare gli attori della ricerca applicata alle filiere DOP IGP e incentivare un dialogo efficace con le aziende del comparto, Fondazione Qualivita, con il patrocinio di Banca MPS nell’ambito del progetto MPS Agroalimentare, ha dato inoltre vita al Premio Ricerca IG - Italia Next DOP. Si tratta di un riconoscimento assegnato da una giuria di 15 esperti al miglior interprete della divulgazione scientifica tra i 90 progetti di Consorzi di tutela, Università e Centri di ricerca fra quelli presenti nell’Agorà della Ricerca IG con l’obiettivo di finanziare ulteriori attività di ricerca. Ad aggiudicarsi il premio di questa prima edizione è stato il progetto LIFE GREEN SHEEP presentato dal Consorzio per la tutela della IGP Agnello di Sardegna e da AGRIS Sardegna che risponde alla parola chiave sostenibilità con l’obiettivo di ridurre l’impronta di carbonio della carne e del latte ovino del 12% entro 10 anni.

I numerosi contributi di Italia Next DOP si configurano come primo step di una strategia di lungo periodo che aiuti ad affrontare le nuove sfide globali: dai cambiamenti climatici, al nutriscore, dalle etichette di health warning, alle fake news, fino alla crisi energetica e alla concorrenza sleale sui mercati. Un percorso che sarà supportato da Qualivita 2030, la nuova iniziativa delle Fondazione lanciata, sulla scia della strategia Farm to Fork e dell’agenda ONU per lo sviluppo sostenibile per promuovere la conoscenza scientifica sulle Indicazioni Geografiche. Un progetto che prevede la creazione di un moderno sistema di informazione scientifica da realizzare attraverso una rivista internazionale d­i divulgazione, nuovi strumenti di comunicazione digitali, un simposio biennale e dei workshop tematici per la formazione. «Un progetto per il Paese - ha evidenziato il Presidente della Fondazione Qualivita Cesare Mazzetti - che chiama a raccolta tutta la comunità scientifica, le filiere, i Consorzi di tutela e le istituzioni culturali per affrontare le sfide globali e consolidare il sistema della qualità agroalimentare italiano come riferimento per le Indicazioni Geografiche a livello internazionale».

Grana Padano all'avanguardia nella sostenibilità

A proposito delle tematiche ambientali, tra le aziende più sensibili a questo tema presenti al Simposio si è distinto il Consorzio di Tutela Grana Padano, il più grande player nazionale del latte che conta su 4.000 stalle, 142 caseifici, 200 stagionatori e confezionatori, che ha prodotto nel 2022 oltre 5 milioni e 200 mila forme di formaggio DOP.  Nello spazio dedicato il Consorzio ha condiviso con le altre filiere IG presenti e con gli interlocutori istituzionali i risultati del progetto comunitario, che si è concluso nel 2022, LIFE TTGG – The Tough Get Going, nato cinque anni fa da una sinergia tra Politecnico di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, la start up Enersem, OriGIn, Fondazione Qualivita, aziende produttrici ed enti di formazione e di ricerca italiani e francesi.

Italia Next DOP per la qualità alimentare investimenti da 225 milioni

Il Consorzio di Tutela Grana Padano a Italia Next DOP

Il progetto di ricerca applicata ha permesso la creazione di un software user friendly, in grado di valutare l’impronta ambientale e di incentivare la sua riduzione in tutta la filiera, dalla produzione del latte fino alla trasformazione in formaggio e al suo confezionamento.

Il software SSDA (Strumento di supporto alle decisioni ambientali) pone il Consorzio all’avanguardia nella ricerca di sistemi e di metodologie volte al target della neutralità climatica. L'introduzione dell’applicazione nella filiera avrà un significativo riscontro ambientale ed economico, considerando che, ogni anno, i caseifici che producono Grana Padano trasformano 3,4 milioni di tonnellate di materia prima, pari al 30% della produzione nazionale di latte. Prendendo in considerazione solo l'aspetto energetico, l'applicazione delle misure di efficientamento individuate da Enersem porterebbero ad un risparmio di almeno 5 euro a forma con un evidente impatto positivo sull’ambiente. E su una produzione di oltre 5 milioni di forme l'anno il conto economico ed ecologico è presto fatto.

«Essere il Consorzio del formaggio DOP più consumato al mondo – ha detto il direttore generale, Stefano Berni, presente a Italia Next DOP – ci consente e ci obbliga al tempo stesso ad essere i pionieri dei percorsi di transizione verso economie sostenibili e circolari, percorsi che hanno come riferimento la qualità della materia prima e l’eccellenza del prodotto trasformato e che coniugano in modo armonico la tradizione al futuro».
Italia Next DOP per la qualità alimentare investimenti da 225 milioni
Stefano Berni, direttore generale del Consorzio di Tutela Grana Padano

A partire da marzo prossimo il Consorzio attiverà con il supporto di Politecnico, Cattolica ed Enersem i corsi di formazione necessari affinché l’applicazione del Software SSDA possa essere introdotta nel ciclo di produzione delle aziende che partecipano alla filiera del Grana Padano.

L’obiettivo strategico che si intende raggiungere è perfettamente in linea con gli indirizzi comunitari del Farm to Fork e Biodiversità 2030, linee guida fondamentali per i Paesi della Comunità europea che forniscono una nuova visione sul mondo dell’agricoltura, che dovrà garantire, con una produzione più sostenibile, cibo sufficiente a prezzi accessibili.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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