Dopo oltre vent'anni, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha finalmente chiarito e definito nel dettaglio le modalità di applicazione per l'anno in corso sulla tassazione relativa ai calciobalilla, jukeboxe, biliardi e giostrine - oltre alle ovvie basi imponibili forfettarie su cui calcolare il prelievo. A marzo i gestori degli apparecchi da intrattenimento che non emettono vincite in denaro devono versare nelle casse dello Stato una tassa dell'8%.
Arriva la tassa dell'8% su calciobalilla, biliardi e flipper
Il Senato, lo scorso giugno, aveva approvato un maxiemendamento al Disegno di legge 2598, legato al Decreto sul Pnrr, presentato dal Governo, che conteneva una norma che autorizzava l’Agenzia delle Dogane a non equiparare il calciobalilla (chiamato anche biliardino) e altri giochi a gettone a quelli d'azzardo. Ma tra poco meno di due settimane non sarà più così.
La circolare 6/2023 dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
In questo documento, infatti, vengono specificati i dettagli per il futuro. In primis, le basi imponibili forfettarie da applicare ad alcuni degli apparecchi da intrattenimento meccanici più diffusi. Per esempio, l'imposta dell’8% ai biliardi parte da un forfait di 3.800 euro, che diventano 510 per calciobalilla, biliardini, freccette (non quelle elettriche), pugnometro e calciometro. Per jukebox, videojukebox si sale a 540 euro mentre per i flipper si assesta sui 1.090 euro.
Ma le cifre possono variare
Per altri grandi classici come le ruspe che prelevano orologi, monili o dolcetti, l'8% si calcola su 1.630 euro. Le cifre, precisa l'Agenzia, potrebbero variare: gli importi a forfait comunicati dai Monopoli sono validi solo fino a quando il ministero dell'Economia non stabilisce con proprio decreto le basi imponibili definitive.
Inoltre viene chiarito un altro punto fondamentale: tutti questi beni non sono soggetti ad autorizzazione, verifica tecnica e certificazione. C'è solo l'obbligo, da parte del gestore, del versamento dell'imposta sugli intrattenimenti e dell'Iva forfettaria (nei casi previsti, ndr). Questi, a meno di novità dell'ultim'ora che potrebbero modificare la situazione, dovranno pagare entro il 16 marzo 2023 o entro la metà del mese seguente a quello della prima installazione.