Oggi alla Farnesina si è svolta l'undicesima riunione della Cabina di Regia per l'Internazionalizzazione. Alla discussione, avviata dagli interventi del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, e del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, hanno preso parte il ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, il ministro della Salute Orazio Schillaci, il vice ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Vannio Gava, il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Tullio Ferrante, il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome Massimiliano Fedriga, oltre ai rappresentanti del Ministero dell'Università e della Ricerca, del Ministero del Turismo e del Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il ministro Antonio Tajani
Tajani: «Gli obiettivi che ci siamo dati sono ambiziosi ma sappiamo di poter contare sul dinamismo delle nostre imprese»
Il ministro Tajani, nel suo discorso di apertura, ha sottolineato l'importanza di riunire alla Farnesina tutti gli attori, pubblici e privati, protagonisti dell'internazionalizzazione delle imprese italiane. «Il sostegno delle Istituzioni alla crescita delle nostre imprese sui mercati esteri è un obiettivo centrale della politica estera dell'Italia, che intendiamo perseguire attraverso un lavoro di squadra, mettendo a sistema le competenze del pubblico e del privato ha detto Tajani. Gli obiettivi che ci siamo dati sono certamente ambiziosi ma sappiamo di poter contare sullo straordinario dinamismo delle nostre imprese, sulla loro capacità di innovare e di adattarsi con rapidità alle sfide».
È stato fornito, poi, un documento con le linee strategiche per il 2023, incluse le modalità di promozione del Made in Italy e le priorità geografiche di azione. «Nella nuova strategia per l'internazionalizzazione del tessuto produttivo italiano che adottiamo oggi - ha detto il Ministro - «rivolgiamo lo sguardo innanzitutto al nostro vicinato, con un'attenzione particolare ai Balcani, al Mediterraneo e all'Africa, per poi allargare l'orizzonte a quei mercati ricchi di opportunità per le nostre imprese, come ad esempio l'America Latina, senza trascurare i mercati maturi dove realizziamo la più grande quota delle nostre esportazioni».