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Cantine d'Italia 2024, ecco la nuova guida: massimo riconoscimento a 21 aziende

Cantine d’Italia si discosta dalle guide tradizionali, focalizzandosi sulla narrazione accanto alla selezione dei vini offrendo una profonda conoscenza attraverso dati e notizie. Sono 262 le Impronte d’eccellenza per l’enoturismo

 
05 dicembre 2023 | 16:20

Cantine d'Italia 2024, ecco la nuova guida: massimo riconoscimento a 21 aziende

Cantine d’Italia si discosta dalle guide tradizionali, focalizzandosi sulla narrazione accanto alla selezione dei vini offrendo una profonda conoscenza attraverso dati e notizie. Sono 262 le Impronte d’eccellenza per l’enoturismo

05 dicembre 2023 | 16:20
 

La nuovissima edizione 2024 di "Cantine d’Italia", la Guida per l’Enoturista a cura di Go Wine, è stata ufficialmente presentata. "Cantine d’Italia 2024" si distingue per la selezione di 852 cantine di eccellenza, 262 "Impronte d’eccellenza" per l’enoturismo, oltre 4.640 vini consigliati e circa 1.600 indirizzi utili per mangiare e pernottare. La guida si presenta come un punto di riferimento per gli amanti del vino, con un'identità propria focalizzata sulla cantina.

Cantine d'Italia 2024, ecco la nuova guida: massimo riconoscimento a 21 aziende

Cantine d'Italia, la guida che mette in risalto il mondo del vino

Cantine d'Italia 2024, la Toscana si conferma al vertice

La classifica speciale per regioni conferma la Toscana in testa con 54 impronte, seguita da Piemonte (49) e Veneto (34). La guida presenta anche le "Tre Impronte Go Wine" assegnate a 21 cantine di eccellenza, tra cui sono cinque le nuove insignite: Castello di Gabiano (Piemonte), Mamete Prevostini (Convento San Lorenzo, Lombardia), Marchesi Mazzei Castello di Fonterutoli (Toscana), Mastroberardino (Campania) e Roberto Ceraudo (Calabria).

Queste si uniscono a prestigiose realtà come Badia a Coltibuono, Bellavista, Ca’ del Bosco, Capezzana, Castello Vicchiomaggio, Ceretto, Donnafugata, Feudi di San Gregorio, Ferrari, Florio, Fontanafredda, Lungarotti, Malvirà, Masciarelli, Planeta e San Felice.

Non solo vino, la cantina racconta un territorio

Oltre a essere un luogo simbolico, la cantina è sempre più una meta ambita dagli enoappassionati. È il luogo fisico in cui uomini e donne del settore lavorano e pianificano le loro attività, portando avanti storie familiari e tradizioni o investimenti più recenti. La guida è progettata per i turisti del vino e invita a esplorare l'Italia vinicola, una visione ricca di luoghi, radici e tradizioni, oltre a rappresentare la capacità dei viticoltori di far viaggiare le loro bottiglie in tutto il mondo. Nel corso degli anni, la cantina è diventata un'autentica promotrice del territorio, comunicando un'identità territoriale che abbraccia paesaggi, vigneti, tradizioni locali e borghi.

Cantine d'Italia, non la solita guida

"Cantine d’Italia 2024" si discosta dalle guide tradizionali dei vini, focalizzandosi sulla narrazione accanto alla selezione dei vini. La guida offre una profonda conoscenza attraverso numerosi dati e notizie, raccontando non solo il vino ma anche le storie che lo circondano, aiutando a comprendere il profilo unico di ogni realtà vinicola. 

Cantine d'Italia 2024, ecco la nuova guida: massimo riconoscimento a 21 aziende

La cover della guida Cantine d'Italia di Go Wine

L'obiettivo della guida è generare cultura enologica, coinvolgendo non solo i "super appassionati", ma anche chi desidera approfondire la conoscenza del vino e dei suoi territori. Editata da Go Wine, la guida mantiene la sua mission di promuovere l'ospitalità italiana in cantina e comunicare l'identità dell'associazione attraverso il volume.

Cantine d'Italia 2024, i premi speciali

Sono invece nove i premi speciali assegnati per questa edizione della guida. Ecco qui di seguito l'elenco completo:

  • Premio “Alto Confort” per l’ospitalità aziendale dell’anno: Casina Ricchi (Monzambano, Mn)
  • Premio “Cantine Golose” per la Tavola aziendale dell’anno: Ristorante Gennaro di Pace (Monforte d’Alba, Cn)
  • Premio “Cantine Meravigliose” per l’EnoArchitettura dell’anno: Lunae, Bosoni (Castelnuovo Magra, Sp)
  • Premio “Enocultura”: Assulli (Mazara del Vallo, Tp)
  • Premio “Autoctono si nasce”: Brut Riserva Metodo Classico Garofoli (Castelfidardo, Pu)
  • Premio “Buono…non lo conoscevo!”: Oseleta Igp Provincia di VeronaZyme' (San Pietro in Cariano, Vr)
  • Premio “Vini Storici d’Italia”: Chianti Rùfina Riserva Villa Bossi, Tenuta Bossi (Pontassieve, Fi)
  • Premio “Gioacchino La Franca”, riconoscimento della Community dei soci Go Wine per l’esperienza in cantina dell’anno: Ceraudo Roberto (Marina di Strongoli, Kr)
  • Premio “La vigna da camminare”: La Sassella di Mamete Prevostini (Sondrio)

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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