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Hai prenotato un volo per Israele? Ecco i consigli della Farnesina

Come fa sapere la Farnesina attraverso una sezione del sito del ministero degli Esteri: «La situazione di sicurezza in Israele e nei Territori Palestinesi resta estremamente fluida e si segnalano cancellazioni sulle tratte aeree da e per l’Italia: si invitano, pertanto, i connazionali a rinviare il proprio viaggio, in caso di spostamenti non strettamente necessari»

26 ottobre 2023 | 14:45
Cosa fare se si aveva prenotato un volo per Israele? I consigli della Farnesina
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Come fa sapere la Farnesina attraverso una sezione del sito del ministero degli Esteri: «La situazione di sicurezza in Israele e nei Territori Palestinesi resta estremamente fluida e si segnalano cancellazioni sulle tratte aeree da e per l’Italia: si invitano, pertanto, i connazionali a rinviare il proprio viaggio, in caso di spostamenti non strettamente necessari»

26 ottobre 2023 | 14:45
 

A seguito del massiccio lancio di razzi dalla Striscia di Gaza su Israele e dell’assalto armato da parte di terroristi di Hamas in varie località del sud del Paese, il 7 ottobre 2023 le Autorità israeliane hanno dichiarato lo stato di guerra. Una specifica allerta interessa tutte le località, in un raggio di 80km dalla Striscia di Gaza. Dopo la sospensione dei voli da e per Tel Aviv, in Israele, si allarga il numero di rotte aeree condizionate dal conflitto in corso in Medioriente, con molte compagnie aeree che hanno dovuto attuare delle deviazioni per raggiungere gli altri Paesi del Golfo.

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Hanno attuato tale deviazione i voli della British Airways, in partenza da Londra Heathrow: per arrivare ad Amman in Giordania evitano di sorvolare su Israele virando verso la penisola del Sinai, in Egitto. Stessa tratta per Wizz Air da Roma, Austrian Airlines da Vienna, Ryanair da Budapest. Alcuni vettori invece hanno deciso di cancellare delle rotte: EasyJet, per esempio per tutto il periodo invernale non viaggerà più dall'Europa verso Aqaba, destinazione turistica sul Mar Rosso in Giordania. Più della metà dei voli della compagnia aerea di bandiera libanese, la Middle East Airlines (Mea), sono stati cancellati a seguito della decisione della compagnia assicurativa di annullare la copertura a partire dalla scorsa domenica.

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Sembrano lontani i tempi in cui, a inizio 2022, sempre più rotte dai nostri aeroporti collegavano l'Italia a Israele. Oggi cosa devono fare coloro che hanno prenotato un volo, o più un generale, un viaggio nei territori interessati dal conflitto? Ecco cosa consiglia la Farnesina in merito, attraverso la sezione “Viaggiare Sicuri” del sito del Ministero degli Affari Esteri. "La situazione di sicurezza in Israele e nei Territori Palestinesi resta estremamente fluida e si segnalano cancellazioni sulle tratte aeree da e per l’Italia: si invitano, pertanto, i connazionali a rinviare il proprio viaggio, in caso di spostamenti non strettamente necessari”, si legge, mentre chi fosse già in quelle zone deve limitare al massimo gli spostamenti non necessari, mantenere la massima attenzione, restare informati e seguire le indicazioni delle Autorità locali.

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La Farnesina sconsiglia spostamenti non necessari

La Farnesina sconsiglia viaggi nei territori interessati dal conflitto: ma cosa può fare chi ha già prenotato un volo o un tour organizzato in Israele? C’è modo per ottenere un rimborso per rinuncia volontaria del viaggio? E in quali casi è previsto non solo il rimborso, ma anche un indennizzo per i turisti? Tutto dipende dalla modalità di prenotazione del volo.

Viaggi in Israele prenotati con tour operator: cosa fare

Chi ha prenotato un pacchetto tramite un tour operator può affidarsi ad alcune garanzie. Se, come in realtà molte compagnie e operatori stanno facendo, il viaggio viene annullato il consumatore ha diritto al rimborso dell'intera somma versata. Come informa anche il sito di Altroconsumo: “La norma dice che il viaggiatore ha diritto al rimborso integrale di quanto pagato anche se è lui a rinunciare a partire, se nel luogo di destinazione si sono verificate circostanze straordinarie come guerre o disastri naturali. se la Farnesina sconsiglia ufficialmente di partire, i viaggiatori che hanno acquistato un viaggio a pacchetto in Israele proprio per questi giorni, hanno diritto a chiedere il rimborso integrale di quanto pagato”. 

Viaggi in Israele prenotati in autonomia: cosa fare

Anche chi avesse prenotato in autonomia il volo in Israele, e questo venisse cancellato, secondo il Regolamento europeo n.261/2000 può scegliere tra il rimborso del biglietto e un volo alternativo. In questo caso non si ha diritto a un indennizzo in quanto si tratta di annullamento determinato da circostanze eccezionali. Diverso è invece il caso in cui il volo che hai prenotato è confermato ed è il viaggiatore a rinunciare al viaggio. In questo caso, se i voli della compagnia aerea sono comunque operativi, per prassi non sarebbe previsto alcun rimborso a eccezione delle tasse aeroportuali. In circostanze eccezionali come quelle presenti, però, poiché la Farnesina ha sconsigliato ufficialmente di spostarsi verso Israele, si ha diritto comunque al rimborso del biglietto, anche nel caso in cui sia l'utente a rinunciare al viaggio.

Cosa fare per prenotazioni nei Paesi limitrofi

Differente invece il discorso per chi avesse prenotato un volo per i Paesi limitrofi come, per esempio, Egitto o Giordania. “Chi ha prenotato un pacchetto tramite un tour operator - continua Altroconsumo - nel caso in cui il viaggio venisse annullato, può contare sul diritto al rimborso dell'intera somma versata. Se invece è il viaggiatore a disdire il viaggio, per esempio per paura di spostarsi o di altri attentati, è invece previsto che si paghino le penali contemplate dal contratto”. 

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Voli da e per i Paesi del Golfo: cosa fare

Viene ricordato come in questi casi il tempismo sia di fondamentale importanza: prima si comunica la disdetta, minore sarà la penale da pagare. Se hai prenotato autonomamente e il volo dovesse essere cancellato, secondo il Regolamento europeo sopra citato si ha diritto al rimborso integrale oppure a essere imbarcato su un volo alternativo. In alcuni casi è previsto anche un indennizzo, calcolato in base alla data della partenza e alla tratta, sempre che la cancellazione non sia effettuata per causa di forza maggiore (per esempio la guerra in corso). La situazione è diversa se è il viaggiatore a effettuare la rinuncia, per esempio per paura della guerra. “In questo caso - spiega Altroconsumo - di norma non è previsto alcun rimborso a eccezione delle tasse aeroportuali. La situazione potrebbe però cambiare a seconda della tariffa con cui hai prenotato”. Importante quindi verificare le condizioni del viaggio stesso legate alla tariffa in questione. 

Si consiglia, più in generale, di tenersi aggiornati tramite le informazioni pubblicate dalla Farnesina

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