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Accordo nell'Ue, obbligo del nome del produttore nelle etichette Dop e Igp

La riforma del sistema Dop e Igp nell'Unione europea ha introdotto una serie di importanti cambiamenti. Tra questi, vi è l'obbligo di indicare il nome del produttore sulla etichetta per i prodotti

 
24 ottobre 2023 | 19:18

Accordo nell'Ue, obbligo del nome del produttore nelle etichette Dop e Igp

La riforma del sistema Dop e Igp nell'Unione europea ha introdotto una serie di importanti cambiamenti. Tra questi, vi è l'obbligo di indicare il nome del produttore sulla etichetta per i prodotti

24 ottobre 2023 | 19:18
 

La recente riforma del sistema Dop e Igp nell'Unione europea ha introdotto una serie di importanti cambiamenti. Tra questi, vi è l'obbligo di indicare il nome del produttore sulla etichetta per i prodotti con denominazioni di origine protetta (Dop) e indicazione geografica protetta (Igp). Inoltre, tali prodotti beneficeranno di una tutela rafforzata quando vengono utilizzati come ingredienti in altri prodotti. Saranno anche introdotti schemi comuni per le dichiarazioni di sostenibilità, con l'obiettivo di fornire ai consumatori informazioni chiare sulle dimensioni ambientali, economiche, sociali e di benessere animale.

Accordo nell'Ue, obbligo del nome del produttore nelle etichette Dop e Igp

Arriva l'obbligo di inserire il nome del produttore nelle etichette Dop e Igp

Riforma delle Dop e Igp: maggiori poteri ai consorzi

Un altro aspetto importante della riforma è l'attribuzione di maggiori poteri ai consorzi di produttori che sovrintendono alle Dop e Igp. Questi consorzi avranno un ruolo più attivo nella supervisione e nella tutela di tali prodotti. Il regolamento stabilisce inoltre che le denominazioni di origine protetta non possono essere utilizzate attraverso normative tecniche nazionali, come nel caso dell'aceto balsamico sloveno e cipriota, né attraverso menzioni tradizionali, come nel caso del Prosek prodotto in Croazia. Quando le Dop e le Igp vengono utilizzate come ingredienti in prodotti che intendono menzionarne il nome, sarà necessario inviare una notifica al consorzio di tutela, e i trasformatori saranno tenuti a indicare sulla etichetta la percentuale di prodotto Igp utilizzata.

La protezione online delle Dop e Igp diventerà automatica

Inoltre, la protezione online delle Dop e Igp diventerà automatica, con l'istituzione di un sistema di geo-blocking che obbligherà gli Stati membri a bloccare l'accesso a tutti i contenuti che richiamano le indicazioni geografiche. Questo sarà reso possibile anche grazie al coinvolgimento dell'Ufficio europeo dei brevetti, sebbene il suo contributo sia di natura consultiva, con la Direzione Generale agricoltura della Commissione UE rimanere l'interlocutore principale dei produttori. Infine, i consorzi avranno la possibilità di pubblicare volontariamente un rapporto per comunicare in modo più efficace agli consumatori il loro impegno in termini di sostenibilità ambientale, economica, sociale e di rispetto del benessere animale.

Italia leader delle Dop e Igp

Insomma, una riforma che fa bene all’Italia, visto che si tutela il primato italiano nell’Unione Europea con 885 prodotti riconosciuti, tra alimentari e vini, che sviluppano un valore di quasi 20 miliardi di euro con il contributo di oltre 86mila operatori.

«Dalla difesa del sistema delle indicazioni geografiche europee dipende la lotta al falso Made in Italy alimentare che nel mondo vale oltre 120 miliardi di euro» afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che «il contrasto alle imitazioni aiuta la crescita di un sistema che oltre all’impatto economico ed occupazionale rappresenta un patrimonio culturale ed ambientale del Paese. Un ringraziamento va al relatore per il Parlamento Europeo Paolo De Castro per aver ottenuto un importante risultato che rafforza il sistema delle Indicazioni Geografiche La riforma semplifica e tutela ed è’ importante per lo snellimento delle procedure, i maggiori poteri ai consorzi di produttori, una tutela rafforzata, in particolare nel commercio online, e il divieto all’uso di menzioni generiche come Prosek che emulano le indicazioni geografiche di altri Stati membri».

Origin Italia: Successo del Modello Italia

Soddisfazione anche per Origin Italia, l’associazione Italiana Consorzi indicazioni geografiche che rappresenta oltre il 95% delle produzioni Ig italiane. «È un obiettivo raggiunto grazie a un lavoro di concerto tra il mondo produttivo e quello politico che dimostra come quello italiano sia ancora una volta un modello per quanto riguarda il settore delle Dop e Igp - commenta la notizia Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia - l’impegno di Origin Italia è stato determinante durante tutto il percorso portando all’attenzione le esigenze del settore e i potenziali pericoli che sarebbero scaturiti dall’adozione di alcune disposizioni normative che inizialmente il testo conteneva e per questo dobbiamo ringraziare il Governo italiano, in particolare il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, oltre al Relatore stesso della Riforma, l’eurodeputato Paolo De Castro, ai quali abbiamo fin da subito garantito l’appoggio della nostra associazione e di tutti i suoi Consorzi di Tutela soci».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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