Infarti e malori inscenati al termine di pranzi e cene pur di non saldare il proprio conto. Un lituano in Spagna ci aveva preso gusto, ma alla fine è stato beccato dalle autorità. Da agosto abbiamo puntualmente denunciato casi in cui clienti italiani, o clienti stranieri in vacanza in Italia, al termine di un pranzo o di una cena al ristorante se la sono svignata pur di non pagare il conto. In principio fu un gruppo di nostri connazionali in visita in Albania, poi episodi analoghi sono stati registrati a Malta, Terni, Tropea, per non parlare poi di Napoli e Como dove i ‘fuggiaschi’ a quanto pare fossero dei turisti esteri.
In Spagna lo stesso cliente finge malori per non pagare il conto
Il caso che sta facendo il giro del mondo, confermato anche da autorevoli testate nazionali (El País e dall'agenzia di stampa spagnola Efe), forse però per “ingegno” quantomeno batte tutti. In Spagna, nei pressi di Alicante, pare infatti come lo stesso cliente abbia ideato uno stratagemma decisamente stravagante pur di non saldare i propri conti. Perché sì, si parla di più di un ristorante vittima delle sue furbate. Un avventore, tale Aidas J. (cinquantenne lituano), solo nell’ultimo anno pare abbia finto una ventina di infarti, o comunque malori, al fine di non pagare il conto della cena.
Finge il malore al ristorante, ma invece dell’ambulanza arriva la polizia
E sembra come il suo metodo abbia funzionato per non poche volte, fino a quando il titolare di un ristorante, insospettitosi (pare come la sua foto ‘segnaletica’ iniziasse a girare tra i locali della zona), per non farsi ingannare abbia chiamato la polizia invece dell’ambulanza. Una volta arrivate sul posto (El Buen Comer, il nome del ristorante) l'uomo è stato riconosciuto dalle autorità locali. I ristoratori hanno detto che Aidas non parlava bene lo spagnolo ma che capiva bene tutto. Dato che il fatto è avvenuto in Spagna, non sappiamo con esattezza cosa preveda il codice penale nazionale per casi del genere. Sappiamo, però, quello che rischia un cliente in Italia per insolvenza fraudolenta.