Con buona pace dei ministri Francesco Lollobrigida e Matteo Salvini (che l’ha definito «una follia») stanno per arrivare sulle tavole i primi spaghetti torinesi a base di farina di grillo. Sono prodotti da Italian Cricket Farm, azienda di Scalenghe (To), nata nel 2007 e prima società italiana a chiedere l’autorizzazione per commercializzare polvere di grilli sul mercato alimentare umano. Il via libera definitivo della vendita che dovrebbe arrivare tra 60 giorni, porterà dunque la pasta di grilli nei supermarket e nei ristoranti. Oltre che miele, barrette energetiche e biscotti ottenuti con polvere di grillo domestico. Ricordiamo, inoltre, che oltre al grillo domestico si possono mangiare cavallette, locuste e larve gialla della farina.
Da Torino la pasta con la farina di grilli
Sa di nocciola e di mandorla
Ma al dì là della polemica e del sì o no, la domanda che tutti si fanno è: come è e che sapore ha la pasta di farina di grilli? All’occhio la pasta di Italian Cricket Farm ha un colore più scuro, simile a quella integrale, il sapore si avvicina a mandorla e nocciola, ma dipende da quanta farina di grillo si mette nel piatto. E, proprio per questo suo sapore, la farina di grillo è perfetta con i prodotti da forno, sia dolci che salati ed è ideale per pane, crackers, biscotti e torte. Il consiglio del produttore? Miscelare la farina tradizionale con il 10% di farina di grilli. Tra l’altro, la farina di grilli può essere aggiunta a frullati per aumentarne il valore proteico o unirla a creme e salse per intensificarne l’aroma.
Altamente proteica e ricca di vitamine e sali minerali
Sembrerebbe buona, dunque. Così come anche dal punto di vista nutrizionale. I grilli sono altamente proteici. Proteine complete di alta qualità, contenenti tutti gli amminoacidi essenziali. Ma non solo, i grilli sono una fonte ricca di fibre e minerali come il calcio e il ferro (oltre il doppio di ferro rispetto agli spinaci), di vitamina B12 (una vitamina carente nella dieta vegetariana e vegana) e di acidi grassi omega 3. Ricordiamo, inoltre che non si usano antibiotici per fare crescere i grilli.
Business in crescita vertiginosa
Ma, nonostante ciò, i cibi con gli insetti continuano a dividere sebbene in molti lo considerano già il cibo del futuro e il business cresce vertiginosamente. Il mercato degli insetti commestibili oggi vale, infatti, quasi un miliardo di euro nel mondo. Secondo una ricerca di Dealroom pubblicata su Bloomberg, questo business supererà i 4,1 miliardi di dollari entro il 2025.
«Oggi processiamo un milione di grilli al giorno da cui ricaviamo farine per il cibo animale – dice al Corriere della Sera Ivan Albano, ammaestratore delegato di Italian Cricket Farm - Con il via libera di Bruxelles al consumo umano di polveri di grillo investiremo in una nuova linea produttiva. Il settore sta esplodendo. La richiesta oggi è superiore alla nostra offerta. Abbiamo stretto accordi con diverse multinazionali all’estero soprattutto per integratori destinati agli sportivi. In Italia usciremo con una pasta ad hoc».
Costa 4 volete di più della pasta tradizionale
Un business per il quale l’azienda torinese (lo si evince già dal nome, “fattoria italiana di grilli) vuole essere riconoscibilissima: «Il nostro brand sarà ben riconoscibile. Perché la nostra pasta costa 4 volte quella che troviamo nei supermercati. E la farina circa 30 euro al chilo. Il nostro, piaccia o no ai puristi, è un prodotto ecologico ad alta gamma per contenuto e purezza proteica, adatto alle diete degli sportivi, decisamente migliore rispetto alle farine tradizionali. Pertanto, lo vogliamo comunicare e farlo pagare quanto davvero vale».
Quindi niente “nascondigli” in etichetta, ma gridato forte e chiaro. Che, poi, a chi ha paura di mangiare insetti, Albano dice: «Ogni sera facciamo aperitivo con gli insetti ma non lo sappiamo. Il colorante rosso dello spritz è fatto con derivati della cocciniglia. Nessuno lo sa, nessuno si sconvolge».
Ok l’aperitivo, ma i piemontesi (e non solo) saranno pronti per gli agnolotti di grillo?!