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Dallo spaghetto-Eis al gelato solidale su il sipario sulle novità del Sigep

Ha inaugurato la 44ª edizione del salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione e caffè. Espositori provenienti da 34 Paesi. Presente all'inaugurazione anche il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli

 
21 gennaio 2023 | 16:48

Dallo spaghetto-Eis al gelato solidale su il sipario sulle novità del Sigep

Ha inaugurato la 44ª edizione del salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione e caffè. Espositori provenienti da 34 Paesi. Presente all'inaugurazione anche il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli

21 gennaio 2023 | 16:48
 

Su il sipario sul Sigep (Salone Internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione, caffè e cioccolato) più atteso, quello che dà il via alla nuova era del food service dolce. L’era della  convergenza, come l’ha definita il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, inaugurando alla fiera di Rimini, la 44ª edizione. Un appuntamento leader, che si tiene fino a mercoledì 25 in contemporanea con AB Tech Expo – il Salone internazionale delle tecnologie e prodotti per la panificazione.

L'inagurazione del Sipeg 2023 Dallo spaghetto-Eis al gelato solidale su il sipario sulle novità del Sigep

L'inagurazione del Sipeg 2023


Un’era della possibilità amplificate

Ma cosa si intende per era della convergenza? È la nuova tendenza, amplificata dalle possibilità offerte dalla tecnologia, che cambia profondamente il rapporto clienti e imprese. L’esperienza di un certo prodotto (che sia un gelato, un viaggio o un vestito) è molto più ampia e diffusa di quella di un tempo: parte raccogliendo informazioni, si realizza nel consumo e continua con i feedback che il cliente genera. I diversi piani su cui si svolge l’esperienza di consumo devono perciò essere coerenti, per offrire soddisfazione.


 E di soddisfazione se ne respira tanta, fra i padiglioni di Sigep, per un’edizione a forte vocazione internazionale. In fiera sono presenti più di mille brand espositori provenienti da 34 Paesi che occupano tutti i 28 padiglioni, per oltre 130mila mq di superficie espositiva.  

 


Dolce italiano in crescita

Ed è tanto l’entusiasmo che si respira tra i stand. «Sigep è tornato nella sua collocazione temporale ideale – ha ricordato il presidente di Italian Exhibition Group (Ieg) Lorenzo Cagnoni alla cerimonia di inaugurazione - dopo due anni molto difficili per i consumi fuori casa. Eppure, a scorrere i dati con lo spirito dell’ottimismo che per noi è un obbligo professionale, oggi possiamo dire che il dolce italiano si è ripreso bene ed è addirittura in crescita. Questa ritrovata fiducia nel mercato coincide, a nostro parere, con il piacere riconquistato di consumare fuori casa, in stile italiano».


«Sigep rappresenta un pezzo importante della storia della nostra città e dell’industria dell’ospitalità riminese - gli ha fatto eco il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad - Queste giornate, in una delle fiere più importanti a livello internazionale, mostrano che questo territorio può dare un contributo importante all’economia del Paese. Lo testimonia anche il livello internazionale degli espositori presenti».

 


Fiera importante per tutta la Food Valley

«Questa manifestazione è fondamentale per il nostro indotto economico ed è un punto di riferimento assoluto - ha evidenziato Emma Petitti, presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna - La nostra regione è conosciuta anche come la Food Valley d’Italia e cibo è sinonimo di identità e cultura. Non è un caso che Sigep si svolga proprio a Rimini».

Dallo spaghetto-Eis al gelato solidale su il sipario sulle novità del Sigep

In fiera sono presenti più di mille brand


Nel suo intervento, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha sottolineato l’importanza delle filiere rappresentate a Sigep: i pubblici esercizi e il mondo della pasticceria e della panificazione valgono qualcosa come oltre 80 miliardi di euro di consumi, occupano oltre un milione di addetti e contano 300mila imprese. Imprese che sono custodi e interpreti dei prodotti protagonisti di questa fiera: il gelato, il cioccolato, la panificazione, la pasticceria e il caffè, che traducono poi il prodotto in un servizio che è letteralmente motore del turismo italiano.


«Le fiere sono a tutti gli effetti delle infrastrutture - ha poi spiegato Sangalli - a cavallo tra materiali e immateriali. Materiali perché in un'epoca in cui il business diventa per tanti aspetti sempre più virtuale, le fiere rimangono le porte fisiche dell'internazionalizzazione. Ma anche infrastrutture immateriali: oggigiorno non presentano infatti solo merci e prodotti, ma espongono anche un altro bene prezioso: la conoscenza alla base del prodotto e delle lavorazioni. Sigep permette a ciascuno di entrare in questo mondo con un’esperienza a 360 gradi».


Tra i padiglioni, mille novità

Tantissime le novità proposte dagli oltre mille marchi in esposizione, altrettante solo in queste ore vengono svelate al pubblico di Sigep, dove ogni stand è in sostanza una gelateria, un forno, un bar o una pasticceria a cielo aperto, stand animati dai grandi Maestri del dolce artigianale. Uno show dolcissimo, immortalato dagli smartphone dei visitatori di tutto il mondo che stanno rilanciando nei cinque continenti le immagini di Sigep.


Curiosità per lo spaghetto-Eis, di cui ogni anno se ne consumano 40 milioni di porzioni, un gelato che alla vista pare un piatto di pasta al pomodoro. Moltissime iniziative legate alla sostenibilità e al gelato solidale come il “gelato sospeso”, ma anche tanta attenzione ai materiali e alle soluzioni per contenere i consumi energetici. E poi gelati a volontà: da quello che recupera i sapori della crostata della nonna a quello botanico con acque termali, fino a quello per cani e lo yougurt per gatti. Nell’area dedicata al caffè, la prima capsula con valvola di degasazione, ma anche il formaggio fresco in bomboletta, oppure la produzione in diretta a caccia di record delle famose orecchiette di Bari.

Ristorazione: l’importanza di innovazione e narrazione 

Nella Vision Plaza, cuore pulsante di Sigep, il futuro del food service viene delineato grazie a un calendario fitto di eventi.  Ad aprire i lavori POLI.design con Identità e innovazione: l’ultima spiaggia. Case studies nel settore food, che ha visto la partecipazione di Gianpietro Sacchi, direttore e docente dei corsi di Alta Formazione “Design Experience” presso POLI.design; Benta Wiley, dell’agenzia di design e branding Between; Claudia d’Angelo, Fashion Heritage Manager; Cosimo Libardo di Nomad Consulting, società di consulenza per il mondo del caffè. Durante il talk si è riflettuto sull’importanza sempre maggiore che i concetti di progettualità e di approccio manageriale rivestono anche nel settore del food, dimostrando come la ricerca di efficienza operativa resti un obiettivo necessario, ma non sia piú sufficiente al successo di un’impresa della ristorazione. Gli strumenti per garantirsi un futuro di crescita sono invece una solida strategia di brand equity e di storytelling - per costruire un’identità forte e caratterizzante –, differenziazione del business per ridurre, frazionandoli, i rischi e innovazione. 

 
Promuove il dialogo su caffè e sostenibilità in America Latina

Caffè e sostenibilità in America Latina: buone pratiche, sfide e strada da percorrere al centro dell’appuntamento di AL-Invest Verde, programma finanziato dall'Unione Europea (UE) con l'obiettivo di promuovere filiere produttive sostenibili in America Latina, dove, secondo la Fao si trovano cinque dei primi dieci Paesi produttori di caffè. L’incontro, primo di una lunga serie che si terrà nel corso del 2023, ha riunito stakeholder del settore pubblico, privato e del terzo settore, provenienti dall'Ue e da diversi Paesi latino-americani come la Colombia, Ecuador e Brasile, l'International Coffee Organization – ICO, oltre a Caffè Corsini e NKG Bero, per sottolineare l'importanza di costruire una catena del valore del caffè globale sostenibile e libera dalla deforestazione, concentrandosi sugli strumenti e sulle pratiche necessarie per affrontare tale sfida.  


Partita la Gelato Europe cup: in palio quattro posti per il mondiale 2024

Oggi prima di due giornate di gara alla Gelato Europe Cup, la competizione che, per la prima volta a Sigep, selezionerà i team europei che gareggeranno alla Gelato World Cup del prossimo anno, sempre a Rimini.  


I componenti delle sette squadre – Austria, Italia, Spagna, Francia, Germania, Ungheria e Regno Unito – si sono cimentati oggi nella prova della vaschetta decorata. Alla realizzazione del gelato, ognuno secondo la propria ricetta, è seguita la fase di decorazione. «Il gelato, oltre ad essere buono, deve essere anche bello. L’estetica, infatti, è la prima cosa che attira il cliente» spiega Giancarlo Timballo, presidente del Comitato Organizzatore della Gelato World Cup che promuove la manifestazione insieme a Con.pa.It, la Confederazione Pasticceri Italiani.  Domani sarà la volta di due prove mistery box: ad ogni squadra verrà assegnata, secondo estrazione, una scatola contenente un ingrediente segreto, con il quale dovrà ideare e realizzare una ricetta in 40 minuti. La prima prova verterà sui gelati al latte, la seconda su quelli alla frutta.  
Le altre prove avranno al centro la produzione di una torta gelato e di una coppa in vetro decorata. È prevista anche la realizzazione di un’alzata decorativa in croccante per il buffet finale che servirà a presentare tutti i prodotti realizzati. Accederanno alla Gelato World Cup, in programma a Sigep 2024, le prime quattro squadre classificate.

Il futiro della filiera agroalimentare passa dal Sigep di Rimini Dallo spaghetto-Eis al gelato solidale su il sipario sulle novità del Sigep

Il futiro della filiera agroalimentare passa dal Sigep di Rimini


Il futuro è sostenibilità

Investire nella sostenibilità ambientale: costo o valore aggiunto?, sono il titolo e la domanda che hanno aperto il convegno promosso da Italmopa-Associazione Industriali Mugnai d’Italia oggi a Sigep (fino al 25 gennaio alla Fiera di Rimini). «In realtà – ha introdotto Angelo Frascarelli, presidente Ismea – in un futuro non lontano un’impresa non sostenibile non esisterà più. Sono i consumi ad indicarci la strada ed ogni azienda sceglie il percorso più congegnale, dalle norme cogenti che cresceranno ai percorsi volontari. Nielsen prevede tre dinamiche strutturali: la crescente polarizzazione dei consumi fra prodotti premium e low cost, la sostenibilità come elemento centrale e la trasformazione digitale. Chi oggi ha una impresa vicina al consumatore ha già intrapreso il percorso, le aziende intermedie di trasformazione hanno meno consapevolezza e invece serve agiscano in fretta».


«Gli ultimi anni - ha evidenziato il presidente di Italmopa Andrea Valente - hanno visto un sensibile incremento delle iniziative che hanno riguardato la sostenibilità in generale, e quella ambientale in particolare, sia dei processi di trasformazione, sia dell’intera filiera. È doveroso evidenziare che la sostenibilità sarà destinata inevitabilmente ad incidere, dal punto di vista economico, sulle nostre Aziende e sugli altri attori della filiera».
Al convegno sono intervenuti anche Fabio Iraldo (professore di Management della sostenibilità presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), Emanuele Fontana (Head of Agribusiness del Crédit Agricole Italia) e Giuseppe Ferrandi (Responsabile Direzione commerciale acquisti pane e dolci Esselunga).


Il primo lievitato realizzato con venti prodotti italiani Dop e Igp

Si chiama Italia 20 e si pone l’ambizioso obiettivo di racchiudere, in un solo assaggio, tutti i sapori dell’Italia. È stato presentato nella Choco Arena di Sigep il primo lievitato realizzato con ben 20 prodotti Dop e Igp, uno per ogni regione. Un dolce che si propone di diventare ambasciatore della grande tradizione italiana all’estero. Nato da un’idea di Mirco Della Vecchia, Maestro cioccolatiere ed ex presidente di Cna Agroalimentare, e realizzato dalla pasticcera e specialista del panettone Beatrice Volta, Italia 20 contiene, come suggerisce il nome, 20 eccellenze certificate dello stivale: dalla nocciola del Piemonte Igp al mandarino tardivo di Ciaculli presidio Slow Food, passando per il Vin Santo del Chianti Doc, la pera dell’Emilia-Romagna, le fragoline di Sciacca, l’arancia Ribera, il cioccolato di Modica e il limone della Costa d’Amalfi, solo per citarne alcuni.

 
Al via anche Bread in the city

Dopo aver sfilato alla manifestazione inaugurale, le nove squadre partecipanti a Bread in the City si sono trasferite alla Bakery Arena per dar vita al campionato internazionale di panificazione. I team, provenienti da Cina, Croazia, Israele, Italia, Messico, Olanda, Perú, Portogallo e Spagna sono composti da 2 concorrenti e 1 coach e si fronteggiano in cinque diverse specialità: ciabatta e pani speciali; pani liberi; vienneserie; torte da forno; e presentazione salata. Bread in the City è organizzato da SIGEP, coordinamento a cura di Richemont Club Italia, con il Patrocinio di Richemont Club International.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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