Tra Natale e l’Epifania la stazione sciistica di Arabba (Bl) ha registrato un’affluenza oltre le aspettative: piste affollate di sciatori e snowboarder, hotel al completo, vie del centro con tanta gente desiderosa di godersi finalmente la montagna in tutto il suo splendore. «Siamo persino leggermente sopra le cifre del 2019 e 2020, gli anni pre-pandemia – spiega Marco Grigoletto, cfo di Funivie Arabba e Presidente Veneto dell’Associazione nazionale esercenti funiviari - Anche i passaggi, ovvero “i bip” ai tornelli degli impianti, sono aumentati del 7% circa in linea generale. Abbiamo venduto in media un 10% in più di skipass rispetto allo scorso anno in generale per Dolomiti Superski e dell’8% a livello regionale. Siamo molto soddisfatti; è stato un inizio che lascia ben sperare per il proseguimento di stagione, per i prossimi weekend e i periodi delle settimane bianche. Noi continueremo a lavorare per garantire il meglio».
Funivie Arabba: la stagione invernale è partita alla grande - Foto Roberto De Pellegrin
La prima società funiviaria a essere Società Benefit
Impegnata da sempre nella valorizzazione delle Dolomiti attraverso importanti iniziative e innovativi servizi al territorio Funivie Arabba gioca ora un altro asso nella manica: da pochi mesi è la prima società funiviaria a essere Società Benefit. Un’operazione pionieristica non solo nell’ambito degli impianti a fune ma in generale nel panorama aziendale italiano. Un’azienda che oltre agli obiettivi di profitto ha quindi lo scopo di produrre effetti positivi sul beneficio comune: sulla società, sulla comunità. Un passo molto importante in linea con una visione, quella che guida Funivie Arabba sin dall’inizio, che pone al centro il territorio e la gente che ci vive cercando di ampliare l’offerta dei servizi e migliorare la qualità della vita. Obiettivo principale della nuova Società Benefit sarà la cura e la valorizzazione del territorio e dei suoi abitanti con l’ambizione di costruire un ecosistema che può investire nella valle per garantire un futuro all’insegna della prosperità, dell’innovazione e della sostenibilità, creare valore e far in modo che la gente abbia un buon motivo per rimanere. Finita la stagione dello sci, Arabba deve continuare a vivere: questa è la sfida più grande.
Diego De Battista - Foto Roberto De Pellegrin
«Siamo testimoni di un innalzamento medio della qualità dei servizi»
«Alcune località di montagna sono immerse in un circolo vizioso di rassegnazione e pessimismo - annota Diego De Battista, ceo di Funivie Arabba - Nell’ottica dello sviluppo globale attuale, siamo testimoni di un innalzamento medio della qualità dei servizi, a cui si accompagna il fatto che la gente si abitua ad avere sempre di più e a dare per scontate sempre più cose. Esiste una soglia critica di rapporto tra residenti e servizi, sotto la quale il settore pubblico fatica a giustificarne la fornitura. È perciò quasi inevitabile, che in zone demograficamente poco dense come le valli di montagna, certi servizi, che nelle realtà urbane sono offerti dal settore pubblico, vengano a mancare».
La soluzione: mettere in cantiere dei progetti che vadano oltre il solo fine economico
L’unica soluzione è quella di mirare a diventare un modello in cui il vivere in montagna sia in perfetta simbiosi con il turismo, grazie a un’attività imprenditoriale in grado di mantenere vivo il territorio, sopperendo dove possibile a quelle mancanze di servizi. Questo significa mettere in cantiere dei progetti che vadano oltre il solo fine economico: una visione estremamente lungimirante che non si preoccupa del fatto che investimenti di questo tipo possano non avere un ritorno nell’immediato. È indubbio che senza il profitto un’azienda non vada avanti, ma questo non significa che non si possa fare di più. De Battista è fermamente convinto che il business degli impianti a fune debba avere un compito più importante per le comunità di montagna rispetto a quello che attualmente ricopre: «Gli impianti a fune non devono essere giudicati importanti unicamente perché creano posti di lavoro. Al contrario, essendo di fatto il motore economico trainante di queste valli, possono e devono dare un qualcosa in più per far sì che la gente voglia continuare a vivere qui e creare a loro volta valore per il territorio».
Marco Grigoletto - Foto Roberto De Pellegrin
Un punto di riferimento per cittadini ed istituzioni
La centralità del mondo impiantistico all’interno dell’economia di montagna si accompagna quindi alla volontà della nuova Società Benefit Funivie Arabba di diventare un punto di riferimento ancor più centrale per i soggetti, dal singolo cittadino alle istituzioni, in modo da offrire un’esperienza di montagna emozionante, autentica, inclusiva, conforme al principio della sostenibilità economico-sociale del territorio che contribuisca a rendere la comunità più prospera non solo dal punto di vista economico ma anche da quello sociale, famigliare, psicologico, comunitario. «Siamo un’azienda che ha come obiettivo quello di far crescere il territorio, e far sì che la gente continui a viverci – puntualizza Marco Grigoletto - Realizzeremo questo creando le situazioni adatte per far sì che questo territorio cresca per quello che merita, nella consapevolezza che in alcuni casi potremmo doverci trovare a sostituire l’ente pubblico per dare alla gente i servizi che mancano – ma siamo pronti a farlo – perché crediamo fermamente in un progetto di vivibilità del nostro territorio e come azienda dobbiamo necessariamente portarlo avanti».
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