Prosegue il dibattito, come da noi sottolineato nei giorni scorsi, sul tema della “cottura passiva” della pasta, ovvero a fuoco spento, o bassissimo, ma rigorosamente con coperchio, per ridurre i consumi, che era stata rilanciata dal fisico Giorgio Parisi.
Questa volta a esprimere la propria opinione sono stati il divulgatore scientifico e chimico Dario Bressanini e il fisico Vincenzo Schettini, seguito sui suoi canali social da oltre un milione e mezzo di follower di ogni età e autore del libro “La fisica che ci piace”.
Si sa da almeno 200 anni
Il chimico Bressanini in un suo post su Facebook ha scritto: “Non l’ha scoperto Parisi che la pasta cuoce anche dopo aver spento il fuoco. E neanche io quando l’ho spiegato con i tre video cinque anni fa (con più di 1.5 milioni di view per altro, alla faccia della novità). Si sa da almeno 200 anni. È termodinamica. Se vi viene colla, sbagliate voi. Usate pasta scadente con poco glutine. E non è neanche vero che "la pasta non cuoce, si reidrata". Se uno studente mi dice così all'esame di chimica degli alimenti lo boccio all'istante. Non è che siccome tutti noi cuciniamo la pasta possiamo avere una "opinione". E no, neanche se sei un cuoco, con stelle o meno. La cucina è scienza, che piaccia o meno a qualcuno”.
Altri possibili accorgimenti per risparmiare
Il chimico Bressanini ha anche aggiunto un suo commento sul tema del risparmio che questo metodo della cottura passiva avrebbe come obiettivo. Ha, infatti, dichiarato a La Repubblica «È una cosa che periodicamente risalta fuori: come adesso perché c'è la crisi e il prezzo del gas è andato alle stelle. Secondo me, quando i prezzi si riabbasseranno, spero presto, molte persone se lo dimenticheranno perché l'abitudine è dura a morire. Sul risparmio economico non è che si dimezzi la bolletta. Il risparmio che può essere moderato, poco o tanto, a seconda della situazione». Il divulgatore scientifico ha anche aggiunto, sempre parlando con Repubblica, altri possibili accorgimenti per risparmiare qualcosa in più: «dall’usare un bollitore a riscaldare l'acqua con il microonde. Anche in questi casi poi bisogna mettere l'acqua in una pentola, riportarla all'ebollizione e salarla, quindi buttare la pasta, mescolare e chiudere con il coperchio fino al momento di scolare».
Sfruttare l'inerzia termica
A parlare, tramite un video sul social TikTok, è stato anche il fisico Vincenzo Schettini che ha dichiarato: «La fisica per poter rispondere alle domande, necessita di esperimenti. Quindi ora cuoceremo la pasta a fuoco spento. Mettiamo la pasta, impostiamo il tempo di cottura che è di 11 minuti e spegniamo il gas. Il tempo è scaduto. Verifichiamo la temperatura che è di 94 gradi. Funziona e la pasta è buona». E ha aggiunto poi: «La cottura di amidi e proteine della pasta avviene al di sopra 80 gradi e il segreto, quindi, è non scendere al di sotto questa temperatura. E come si fa? Sfruttando una cosa che la fisica chiama l'inerzia termica, cioè la caratteristica di un oggetto di mantenere la temperatura. Intanto dobbiamo mettere sufficiente acqua, almeno un litro ogni 100 grammi e poi la pentola deve essere in acciaio con fondo spesso. E poi mi raccomando cuociamo la pasta con il coperchio».