Si preannuncia un autunno caldo anche per i consumatori, a seguito dell'annunciato arrivo delle maxi bollette di luce e gas a partire dall'1 ottobre, elemento che ovviamente contribuisce a far calare la fiducia di consumatori e imprese preoccupati dei nuovi rincari in arrivo.
Maxi bollette di luce e gas in arrivo a partire da 1 ottobre
Un rialzo del 60% dell'energia elettrica
Secondo quanto previsto dalle stime della società Nomisma Energia, che prevede che nel prossimo trimestre le bollette elettriche potrebbero aumentare di circa il 60%, con un nuovo massimo del prezzo dell'elettricità di 66,6 centesimi per kWh, 25 centesimi in più rispetto al trimestre precedente. “Senza interventi del governo, secondo la società, l'impennata sarebbe addirittura del 100%” - si legge su Ansa.
Possibile incremento del 70% per il gas
Sempre secondo quanto pubblicato da Ansa, “L'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) renderà noto l'aggiornamento della luce entro la fine del mese, mentre per quello del gas bisognerà aspettare, in base ai nuovi metodi di calcolo, inizio novembre. Per ora la stima preliminare di Nomisma Energia è in questo caso di un rialzo del 70%”.
Un rincaro della luce pari a 677 euro su base annua
«Se la stima di Nomisma fosse esatta, allora una famiglia tipo avrebbe un rincaro della bolletta della luce pari a 677 euro su base annua». Lo afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando a Sky Tg 24 la stima di Nomisma energia. «Per il gas grazie alle modifiche di Arera e all'abbandono del TTf - osserva l'associazione a Sky Tg 24 - il rialzo sarebbe di un 50% in meno rispetto ai valori che si sarebbero verificati nel caso si fosse fatto l'aggiornamento con le quotazioni di fine agosto».
Diminuisce l'indice di fiducia dei consumatori
«A settembre l’indice di fiducia delle imprese diminuisce per il terzo mese consecutivo raggiungendo il valore più basso da aprile 2021. L’andamento dell’indice complessivo è determinato dall’evoluzione negativa della fiducia nella manifattura, nei servizi (in entrambi i comparti l’indice è in calo per il terzo mese consecutivo e raggiunge un minimo, rispettivamente, da febbraio 2021 e da gennaio 2022) e nel commercio al dettaglio. L’indice di fiducia dei consumatori, dopo il rimbalzo di agosto, diminuisce nuovamente posizionandosi sullo stesso livello dello scorso luglio. Si rileva un deciso peggioramento soprattutto delle opinioni sulla situazione economica generale e delle aspettative sulla disoccupazione», commentano da Istat.