«Il nostro obiettivo? Era, ed è, continuare a puntare sull’artigianalità italiana e sul creare un senso di comunità col nostro personale». Questi, secondo Maurizio Orlacchio, general manager di Borgo Santandrea, sono i segreti del successo della struttura a cinque stelle (ha 29 camere e 16 suite) aperta soltanto pochi mesi fa in Campania nel cuore della Costiera Amalfitana. Orlacchio ha parlato della felice esperienza di hotellerie, nata dalla passione di due famiglie italiane da generazioni impegnate nel settore, in occasione della Luxury Hospitality Conference, la manifestazione che si è svolta nei giorni scorsi negli spazi dell'Nh Collection Milano City Life. In particolare Orlacchio è intervenuto in occasione dell'incontro intitolato "Hotel indipendente vs hotel di catena. Come cambia, se cambia, il concetto di lusso?", moderato da Cristina Mottironi, direttrice del Met il Master in economia del turismo dell'Università Bocconi di Milano.
Maurizio Orlacchio, general manager di Borgo Santandrea
Come interpreta la vostra struttura il concetto di lusso?
Nel 2017 abbiamo acquistato la struttura, un hotel preesistente risalente agli anni ’60, con l’obiettivo di renderla più una villa di lusso che un hotel classico. Il nostro scopo era, ed è, continuare a puntare sull’artigianalità italiana e sul creare un senso di comunità con il nostro personale. Abbiamo quindi dato vita a una realtà totalmente nuova, completamente rinnovata nel rispetto e nel dialogo con l’ambiente circostante, in cui il design mid-century incontra lo stile mediterraneo
Come vivete da struttura indipendente il confronto con le catene del lusso?
Ci siamo creati la nostra nicchia, puntando sulle eccellenze del nostro territorio e sull'unicità della struttura e dei suoi arredi. Molti dei pezzi unici presenti in hotel provengono dalla collezione privata della proprietà. La selezione è completata da arredi, corpi illuminanti e tessuti, realizzati in larga parte in esclusiva per Borgo Santandrea da maestri artigiani italiani.
Come ha vissuto la vostra struttura la crisi del settore occupazionale nel turismo?
Anche questa è stata una scommessa azzardata che siamo riusciti a vincere. Avendo aperto pochi mesi fa, abbiamo dovuto lanciare una campagna di reclutamento del personale all'ultimo minuto. Abbiamo puntato quindi molto sul creare un senso di appartenenza e di comunità molto forte tra i nostri dipendenti. Non possiamo infatti avere un albergo bellissimo senza avere al suo interno un personale motivato e gratificato. Pensiamo quindi molto a far stare bene i nostri ragazzi a livello professionale.