«La ristorazione italiana è alla canna del gas, è proprio il caso di dirlo. Facciamo quindi un appello affinché vengano ridotti al più presto i costi delle bollette. Rischiano infatti di portare centinaia di attività a chiusure di massa». Questo l'accorato appello congiunto che Federcuochi e Conpait, la Confederazione Pasticceri Italiani, hanno rivolto al Governo affinché si riducano al più presto le bollette di energia e gas. Un appello che si aggiunge a quelli lanciati negli scorsi giorni da altre associazioni che operano nel comparto dell'Horeca. Su tutte "Bollette in vetrina", l'iniziativa lanciata da Fipe-Confcommercio, che invita baristi, ristoratori ed esercenti a esporre sulle vetrine dei rispettivi locali una bacheca nella quale esporre le bolletta di luglio 2021 e quella di luglio 2022 per far vedere ai clienti i drastici aumenti di luce e gas.
Bollette triplicate, cuochi e pasticceri lanciano l'allarme
Nel corso dell'ultimo periodo cuochi e pasticceri hanno infattivisto aumentare del 300% i costi delle bollette di luce e gas.
«Non è pensabile continuare a chiedere sacrifici a chi è stato già fortemente penalizzato dalla crisi dovuta alla pandemia - è scritto nel comunicato congiunto - Di questo passo andare al ristorante, in albergo o semplicemente in gelateria o pasticceria diverrà un lusso per pochissimi eletti. Siamo in una situazione drammatica! La politica deve intervenire immediatamente per porre un freno a questi aumenti insostenibili, fissando un tetto massimo per le tariffe dei consumi energetici».