Il peggio sembra essere ormai alle spalle. La pandemia, che per due anni ha bloccato il turismo, ora ha lentamente mollato la presa e si è tornati a viaggiare con risultati in alcuni casi più che positivi. Non dappertutto però: è il caso, per esempio, di Lourdes, il santuario mariano dell'omonima cittadina francese, tra le destinazioni religiose più visitate al mondo.
Il santuario di Lourdes
A Lourdes pellegrini dimezzati rispetto al pre-Covid
Sono i numeri a raccontare un bilancio impietoso. Nel 2019, ultimo anno prima della pandemia, i pellegrini giunti a Lourdes furono 3,5 milioni. Nel 2020, complice il Covid, si era scesi a 800mila, diventati 1,6 milioni nel 2021, grazie alle parziali riaperture.
Peccato però che le stime per il 2022, l'anno del tanto atteso ritorno alla normalità, parlino di cifre simili allo scorso anno, dimezzate quindi rispetto al periodo prepandemico.
Personale in cassa integrazione
Il santuario si finanzia soltanto con le donazioni dei fedeli ed è quindi chiaro come il dimezzamento dei pellegrini lo stia mettendo in crisi dal punto di vista finanziario. Così tre quarti dei 320 dipendenti sono stati messi in cassa integrazione.