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Bar e ristoranti, obbligo di pagamenti col Pos: per lo Stato più costi che incassi

Dal 30 giugno è entrato in vigore l'obbligo di accettare pagamenti con Pos. Sanzioni in caso di rifiuti ma lo Stato dovrebbe concentrarsi sulla grande evasione. Questa La riflessione dell’economista Gianni Lepre

 
16 agosto 2022 | 16:48

Bar e ristoranti, obbligo di pagamenti col Pos: per lo Stato più costi che incassi

Dal 30 giugno è entrato in vigore l'obbligo di accettare pagamenti con Pos. Sanzioni in caso di rifiuti ma lo Stato dovrebbe concentrarsi sulla grande evasione. Questa La riflessione dell’economista Gianni Lepre

16 agosto 2022 | 16:48
 

Dal 30 giugno è entrato in vigore l'obbligo di accettare pagamenti con Pos. «Il Point of Sale è un terminale che accetta i pagamenti con carte di credito o debito, grazie a chip e banda magnetica. Per gli esercenti che si rifiutano sono previste sanzioni, ma lo Stato dovrebbe concentrarsi sulla grande evasione». Questa La riflessione dell’economista Gianni Lepre.

Gianni Lepre Bar e ristoranti, obbligo di pagamenti col Pos: per lo Stato più costi che incassi

Gianni Lepre

Pagamenti col Pos in bar e ristoranti: per lo Stato più costi che incassi 

La legge prevede da tempo l’obbligo per esercenti e professionisti di accettare i pagamenti con Pos (quindi con carta di credito o bancomat), ma non c’erano sanzioni per coloro che non rispettano tale norma.

Il decreto legge 30 aprile 2022 n. 36 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e prevede che gli esercizi commerciali e gli studi dei professionisti, oltre che tutti gli artigiani, devono dotarsi del Pos per consentire ai rispettivi clienti di pagare col bancomat o con le carte di credito e di debito.

Le attività che devono sottostare a questa legge  si riferiscono ai "soggetti che effettuano attività di vendita e prestazione di servizi anche professionali". Quindi in pratica l’obbligo si estende a:

commercianti
tabaccai
artigiani
attività di ristorazione
professionisti che esercitano in proprio e hanno un rapporto diretto con il cliente (ad esempio: avvocati, notai, commercialisti, medici)
attività ricettive come hotel, B&B e agriturismi.



 

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