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In vigore il nuovo congedo parentale: ecco cosa cambia

Da oggi scattano le novità normative previste dal decreto del 30 giugno. Fra queste anche i dieci giorni obbligatori di congedo per i neo papà e agevolazioni alle lavoratrici autonome

 
13 agosto 2022 | 11:19

In vigore il nuovo congedo parentale: ecco cosa cambia

Da oggi scattano le novità normative previste dal decreto del 30 giugno. Fra queste anche i dieci giorni obbligatori di congedo per i neo papà e agevolazioni alle lavoratrici autonome

13 agosto 2022 | 11:19
 

Da oggi è in vigore il nuovo congedo parentale, varato dal Governo con un decreto legislativo il 30 giugno. Ecco tutto quello che c'è da sapere.

In vigore il nuovo congedo parentale: ecco cosa cambia

È in vigore il nuovo congedo parentale

Viene introdotto il congedo di paternità obbligatorio  (si applica anche al padre adottivo o affidatario), che sostituisce il congedo obbligatorio del padre e il congedo facoltativo del padre (introdotti in via sperimentale per legge nel 2012).

Questo permette al padre lavoratore di fruire di un periodo di congedo di 10 giorni lavorativi, (non frazionabili ad ore e fruibili anche in via non continuativa) e autonomo rispetto a quello della madre. In caso di parto gemellare, la durata del congedo è aumentata a 20 giorni lavorativi.

Per il congedo è riconosciuta un'indennità giornaliera completa

Per i giorni di congedo di paternità obbligatorio è riconosciuta un’indennità giornaliera pari al 100% della retribuzione.

Il nuovo congedo di paternità obbligatorio può essere fruito a partire dai due mesi prima della data presunta del parto fino ai 5 mesi successivi alla nascita del figlio e in caso di morte perinatale del figlio.

Novità anche per le lavoratrici autonome

Alcune novità riguardano invece, le lavoratrici autonome. Viene infatti riconosciuta un’indennità giornaliera anche per i periodi antecedenti i due mesi prima del parto, nel caso di gravi complicanze della gravidanza o di persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza, sulla base degli accertamenti medici effettuati da un medico dell'Asl.

L’indennità è calcolata alla stessa stregua dei periodi di tutela della maternità/paternità a seconda della categoria di appartenenza della lavoratrice autonoma.

Cambia anche il congedo parentale per i lavoratori iscritti nelle varie gestioni

Anche il congedo parentale per i genitori lavoratori iscritti alle varie gestioni è stato cambiato.

Il congedo parentale per genitori lavoratori dipendenti prevede che fino al dodicesimo anno di vita del figlio spetti a ciascun genitore lavoratore un’indennità pari al 30% della retribuzione per tre mesi, non trasferibili all’altro genitore. I genitori hanno altresì diritto, in alternativa tra loro, a un ulteriore periodo di congedo della durata complessiva di tre mesi, per i quali spetta un’indennità pari al 30% della retribuzione.

Ecco i nuovi periodi di congedo parentale indennizzabili

Questi i periodi di congedo parentale indennizzabili: alla madre, fino al dodicesimo anno di vita del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento) spetta un periodo indennizzabile di 3 mesi, non trasferibili all’altro genitore; al padre, fino al dodicesimo anno (e non più fino al sesto anno) di vita del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento) spetta un periodo indennizzabile di 3 mesi, non trasferibili all’altro genitore; entrambi i genitori hanno altresì diritto, in alternativa tra loro, ad un ulteriore periodo indennizzabile della durata complessiva di 3 mesi, per un periodo massimo complessivo indennizzabile tra i genitori di 9 mesi (e non più 6 mesi).

Restano, invece, immutati i limiti massimi individuali e di entrambi i genitori: la madre può fruire di massimo 6 mesi di congedo parentale per ogni figlio entro i primi 12 anni di vita o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento; il padre può fruire di massimo 6 mesi (elevabili a 7 mesi nel caso in cui si astenga per un periodo intero o frazionato non inferiore a 3 mesi) per ogni figlio entro i primi 12 anni di vita o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento; entrambi i genitori possono fruire complessivamente massimo di 10 mesi di congedo parentale (elevabili a 11 mesi nel caso in cui il padre si astenga per un periodo intero o frazionato non inferiore a 3 mesi) per ogni figlio entro i primi 12 anni di vita o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento.

Riconoscimenti anche al genitore solo

Al genitore solo, sono riconosciuti 11 mesi continuativi o frazionati, di congedo parentale, di cui 9 mesi (e non più 6 mesi) sono indennizzabili al 30% della retribuzione.

Per i periodi di congedo parentale ulteriori ai 9 mesi indennizzabili per la coppia di genitori o per il genitore solo, è dovuta, fino al dodicesimo anno (e non più fino all'ottavo anno) di vita del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento), un’indennità pari al 30% della retribuzione, a condizione che il reddito individuale dell'interessato sia inferiore a 2,5 volte l'importo del trattamento minimo di pensione a carico dell'assicurazione generale obbligatoria.

Ai genitori lavoratori iscritti alla Gestione separata, invece, è data la possibilità di fruire del congedo parentale entro il dodicesimo anno di vita del figlio o dall’ingresso in famiglia/Italia del minore in caso di adozione o affidamento preadottivo. Ciascun genitore ha diritto a 3 mesi di congedo parentale indennizzato, non trasferibile all’altro genitore. I genitori hanno, inoltre, diritto ad ulteriori 3 mesi indennizzati in alternativa tra loro, per un periodo massimo complessivo indennizzabile tra i genitori di 9 mesi.

Il congedo per i lavoratori autonomi

È previsto, infine, il congedo parentale per i lavoratori autonomi. Avranno diritto a 3 mesi di congedo parentale, da fruire entro l’anno di vita del figlio (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento) del minore.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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