Le cosiddette spese obbligate (destinate a pagare bollette, affitti, servizi bancari, assicurativi e carburanti) non sono mai state così alte. Secondo uno studio di Confcommercio rappresentano il 43% dei consumi totali e sono aumentate del 6,3% dal 1995 ad oggi. Il contributo maggiore all’incremento viene da energia, gas e carburanti (1.854 euro) che, nella media del 2022, raggiunge un’incidenza sul totale consumi del 9,7%; un valore mai registrato prima.
Questo per Confcommercio finirà per influenzare i consumi delle famiglie, soprattutto dopo l’estate. Le famiglie per sostenere l'aumento dei costi dovranno necessariamente ridurre i consumi. Per questo l'associazione ha chiesto al Governo ulteriori sostegni per limitare la corsa del caro energia.
I costi degli italiani sono alle stelle: oltre 1850 euro l'anno per bollette e benzina
L'Ufficio studi di Confcommercio ha effettuato un’analisi sulle spese obbligate delle famiglie tra il 1995 e il 2022. Confcommercio intende per spese obbligate quelle destinate a pagare bollette, affitti, servizi bancari, assicurativi e carburanti. Nel 2022 queste hanno raggiunto la quota record del 42,9% sul totale dei consumi. Il valore più alto di sempre, con un incremento dell’incidenza di 6,3 punti dal 1995 ad oggi.
A livello di numeri Confcommercio ha stimato che su un totale consumi all’anno di oltre 19mila euro a persona per le spese obbligate se ne vanno 8.154 euro (+152 euro rispetto all’anno scorso), tra queste spese, la quota principale è rappresentata dalla voce abitazione (4.713 euro), ma il contributo maggiore all’incremento complessivo viene dall’aggregato energia, gas e carburanti (1.854 euro) che, nella media del 2022, raggiunge un’incidenza sul totale consumi del 9,7%, valore mai registrato prima.
Questo avrà l’effetto di comprimere la spesa su molte aree delle spese libere con il rischio di deteriorare il clima di fiducia attuale e prospettico. Di fatto, per Confcommercio inflazione e aumenti dell’energia di fatto si “mangiano” i consumi.
Sulle spese obbligate incidono la componente casa ed energia
All’interno delle spese obbligate un ruolo preponderante è svolto da quelle relative all’abitazione a cui vengono destinati - tra affitti, manutenzione, energia, acqua, smaltimento rifiuti - oltre 4.713 euro a persona. In valore ciò rappresenta quasi un quarto delle spese complessivamente destinate ai consumi. Invece, nel 1995, a questa funzione veniva destinato il 18% dei consumi a valore.
Per quanto riguarda le spese obbligate legate alla mobilità - assicurazioni, carburanti e manutenzione dei mezzi di trasporto - dopo la decisa riduzione registrata nel 2020, per il 2022 si stima il ritorno ai livelli di consumo pre pandemici (1.899 euro per abitante ai prezzi del 2022).
Sui capitoli abitazione e mobilità un ruolo preponderante nelle dinamiche a valore dell’ultimo periodo è stato svolto dagli energetici. Considerando solo l’energia e i carburanti si evince che a fronte di un aumento limitato del dato a prezzi costanti (36 euro), rappresentativo delle quantità, l’incidenza è salita in un solo anno di due punti percentuali arrivando al 9,7%, valore mai raggiunto finora. Più modesti appaio, invece, i movimenti del complesso dell’area destinata alle spese per la salute ed alle altre spese obbligate.
Per Confcommercio l'impennata dei costi mette a rischio i consumi
Per Confcommercio questo scenario alla fine potrebbe incidere sulla ripresa dei consumi delle famiglie. Le famiglie alla lunga potrebbero ridurre i consumi per far fronte all'aumento dei costi. Scenario che per Confcommercio in questa prima parte dell’anno è stato scongiurato. «I consumi delle famiglie hanno registrato alcuni comparti in forte recupero, come il turismo e l’area della convivialità e del tempo libero, ma ci sono settori che ancora stentano, come l’automotive e l’abbigliamento - ha segnalato la nota di Confcommercio - Si rischia un forte rallentamento, soprattutto dopo l’estate, a causa dell’impatto sul potere di acquisto delle famiglie dell’inflazione (prevista intorno al 7% nel 2022), degli aumenti dell’energia e dei carburanti».
Il presidente di Confcommercio: «Servono sostegni governativi»
«La crescita a dismisura del costo dell’energia incide pesantemente anche sulle spese obbligate, come quelle per la casa, che toccano livelli record - ha dichiarato Sangalli - Per evitare di deprimere i consumi e congelare la ripresa è necessario che l’Europa metta un tetto al prezzo del gas e il Governo agisca più incisivamente su caro energia e cuneo fiscale».