Un’azione concreta a tutela del paesaggio, della tradizione e della biodiversità, con riflessi positivi su turismo e lavoro. La legge sul pastoralismo (rientrano i fenomeni dell’alpeggio, della transumanza tra piano e monte, del pascolo vagante) provvedimento fortemente voluto da tutto l’ufficio di presidenza di Palazzo Pirelli (primo firmatario il consigliere segretario Giovanni Malanchini – Lega), è stata approvata oggi dal consiglio regionale.
Dalla Lombardia una legge in difesa del pastoralismo: i punti salienti
I punti salienti del provvedimento consistono nell’incentivare lo studio della cultura legata al pastoralismo mediante bandi di concorso annuali rivolti agli studenti e tirocini formativi negli alpeggi. Verrà inoltre istituita una consulta regionale per la tutela e la valorizzazione del mondo agropastorale e individuata una giornata regionale appositamente dedicata. La legge permetterà anche di creare una banca dati delle vie di transumanza, valorizzare gli alpeggi e i prati stabili. A supporto delle iniziative in questione è previsto un sostegno finanziario iniziale di 300mila euro all’anno per il periodo 2022-2024.
Le istituzioni: «La pastorizia è parte della nostra comunità»
«La pastorizia è parte della nostra comunità – ha sottolineato Giovanni Malanchini - È la storia antica dei nostri pastori e delle nostre montagne, degli uomini che spostano il bestiame alla ricerca di pascoli migliori. Ma rappresenta anche il racconto del rapporto tra uomo, terra e ambiente. Tutelare pastoralismo e transumanza significa, quindi, diffondere i valori del mondo agricolo, garantire un presidio del territorio per il ruolo strategico che rivestono nella salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio e, in definitiva, difendere la nostra storia».
Malanchini ha, quindi, spiegato come «questa legge guarda al passato con un occhio al futuro. Attraverso borse di studio, tirocini e viaggi di istruzione nei luoghi dove questa storia antica è conservata e tramandata. Vogliamo far conoscere il pastoralismo ai giovani perché siamo convinti dell’importanza dei valori di questo mondo e delle opportunità di lavoro che offre. Quello del ricambio generazionale è un tema centrale per garantire la sopravvivenza di un’attività strategica per l’economia della nostra Regione ed è di fondamentale importanza soprattutto per i territori montani, sempre a rischio spopolamento e disgregazione sociale».
L’obiettivo: rafforzare l’identità del territorio e il ruolo del pastoralismo
Il provvedimento è stato illustrato in Aula dalla relatrice Simona Pedrazzi (Lega): «Questa legge punta a riconoscere il pastoralismo e la transumanza come patrimonio culturale della Lombardia. L’obiettivo è rafforzare l’identità di un territorio, riconoscendo allo stesso tempo il ruolo del pastoralismo come risorsa per l’economia locale e condizione per la difesa dell’ambiente. La vita in alpeggio apporta vantaggi agli animali da un punto di vista alimentare e vantaggi all’ambiente perché ne preserva la sua valenza naturale».