Venezia prova a difendersi dal caos del turismo di massa. La città lagunare, che con la ripresa dei viaggi post pandemia è tornata a fare i conti con vere e proprie invasioni di visitatori (anche 100mila in un giorno) aveva già annunciato la volontà di rinnovare il suo piano per la gestione dei flussi turistici e ad agosto inizierà la prima fase sperimentale, per poi arrivare alla piena operatività nel 2023.
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Venezia: la rivoluzione dei flussi parte dai vaporetti
La sperimentazione partirà dai vaporetti. Da agosto, secondo quanto riportato dal Corriere, il biglietto per il viaggio singolo passerà da 7,5 a 9,5 euro, ma chi prenoterà con un mese d'anticipo continuerà a pagare il vecchio prezzo. Non solo: avrà anche uno sconto di 5 euro sul prezzo del parcheggio. Verrà per questa ragione attivato un portale e al turista sarà inviato un codice Qr da esibire in caso di necessità e per usufruire di eventuali altre agevolazioni.
Dal 2023 arriva il ticket, ma niente numero chiuso
Con l'inizio del nuovo anno (il 16 gennaio 2023) la nuova gestione dei flussi turistici entrerà nel vivo. Tutti i turisti che arriveranno da fuori regione e non pernotteranno in città dovranno pagare un contributo obbligatorio. Chi pernotterà invece non dovrà versare nulla, perché già paga la tassa di soggiorno.
Il costo del ticket varierà in base a quanto prima lo si richiederà e all'afflusso previsto in città nel giorno prescelto. Per esempio, durante la Pasqua o il Redentore, momenti di fortissimo afflusso, il ticket potrà arrivare anche a 10 euro.
Niente numero chiuso quindi, ma un tentivo più "soft" di evitare che la città venga presa d'assalto. Servirà capire se la misura sarà sufficiente.
Tornelli alla stazione
Nel 2023 dovrebbero essere installati dei tornelli alla stazione di Santa Lucia, dei veri e propri varchi d'accesso dove il turista dovrà passare il suo Qr Code, come accade negli stadi o nei parchi a tema. A gestire l'intero sistema sarà invece la Control Room già un funzione al Tronchetto.
La stretta sugli affitti brevi
Non solo limitazione degli accessi, ma anche una stretta sugli affitti brevi. In base ad un emendamento al Dl aiuti presentato dal Pd ed approvato in nottata, il Comune di Venezia potrà infatti individuare, "con particolare riguardo al centro storico e alle isole", i limiti massimi e i presupposti per la destinazione degli immobili residenziali ad attività di locazione breve. L'obiettivo, è favorire gli affitti di lunga durata, la residenzialità nel centro storico tutelando il patrimonio storico-artistico e ambientale della città.