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Le eccellenze enogastronomiche hanno alimentato i “motori” della Mille miglia

I piloti delle auto d'epoca, della manifestazione che ha attraversato il Nord e il Centro Italia, nelle varie tappe hanno potuto rifocillarsi con prodotti tipici preparati anche con il supporto dei cuochi della Fic

 
21 giugno 2022 | 12:54

Le eccellenze enogastronomiche hanno alimentato i “motori” della Mille miglia

I piloti delle auto d'epoca, della manifestazione che ha attraversato il Nord e il Centro Italia, nelle varie tappe hanno potuto rifocillarsi con prodotti tipici preparati anche con il supporto dei cuochi della Fic

21 giugno 2022 | 12:54
 

La Mille miglia, celebre competizione automobilistica di lunga distanza che oggi viene percorsa da auto d'epoca che partono e arrivano Brescia, passando attraverso il Nord e il Centro Italia, è stata "alimentata" dalle eccellenze enogastronomiche, preparate grazie anche al supporto dei membri della Federazione italiana cuochi. I servizi di ristoro nelle varie tappe sono stati curati dalle aziende di Roberto Lodovichi, presidente di Fic Toscana e da Carlo Bresciani vicepresidente vicario di Fic (nonché membro di Euro-Toques, l'associazione europea dei cuochi). Coinvolti anche produttori locali, ristoranti e Pro loco.

Cuochi della Fic alla Mille miglia (Foto dal profilo Facebook di Roberto Lodovichi) Le eccellenze enogastronomiche hanno alimentato i

Cuochi della Fic alla Mille miglia (Foto dal profilo Facebook di Roberto Lodovichi)

Le eccellenze enogastronomiche d'Italia "motore" della Mille miglia

La Mille Miglia, la competizione di auto storiche più bella del mondo, nelle varie tappe lungo il Nord e il Centro Italia (Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Marche, Umbria e Lazio) ha potuto rifarsi il palato assaporando le eccellenze enogastronomiche delle varie Regioni preparate anche grazie al supporto dei membri della Federazione italiana cuochi.

Tre tappe del servizio ristorativo sono state curate da Roberto Lodovichi, presidente di Fic Toscana, mentre il collega Carlo Bresciani, vicepresidente vicario nazionale della Federazione italiana cuochi si è occupato della giornata di partenza e di quella di arrivo a Brescia, nonché di rifocillare il paddock per i meccanici.

«Sono stati giorni intensi che hanno caratterizzato un'esperienza unica nella quale abbiamo cercato di valorizzare le cucine territoriali di tre regioni: Umbria, Toscana e Lombardia - ha spiegato Lodovichi - D'altronde la Mille miglia è una rassegna unica nel suo genere che richiama appassionati da tutto il mondo e che, attraverso il passaggio dei veicoli storici, porta alla scoperta della nostra magnifica nazione con le sue bellezze naturalistiche, paesaggistiche artistiche e gastronomiche. Per questo abbiamo deciso di valorizzarla facendo assaporare ai suoi piloti e a tutto lo staff della lunga carovana che supportava la manifestazione eccellenze tipiche del territorio, come il pesce di lago, la fagiolina del trasimeno, salumi e formaggi tipici, la norcineria umbra, ma anche i casoncelli, o il gorgonzola, coinvolgendo quindi, oltre ai cuochi anche i produttori locali, i ristoranti e le Pro Loco. Colgo l'occasione per esprimere un ringraziamento speciale a tutte le persone coinvolte che hanno reso possibile questa impegnativa manifestazione, che ha visto numeri veramente importanti a tutti gli amici che hanno dato il loro prezioso contributo per arrivare a grandi professionisti come Simone Topini, Simone Fracassi, Palmiro Bruschi e Francesco Veraldi. Un ringraziamento particolare a Claudio Gialli che con la sua esperienza pluriennale nel mondo delle auto storiche ha saputo farci comprendere al meglio e soddisfare le esigenze dei partecipanti a questa competizione».

Felice per la buona riuscita dell'evento si è detto anche Carlo Bresciani.

«La manifestazione ha riscosso un grande interessamento - ha premesso - C'è stato un folto pubblico, come negli anni pre-Covid e poi i piloti sono stati davvero straordinari. È stato bello cucinare per loro e in particolare, l'ultimo giorno preparare, una serie di menu preparati con piatti tipici delle Regioni. Purtroppo il grande caldo si è fatto sentire, ma per fortuna c'erano diverse postazioni per l'acqua alle quali tutti sono andati ad abbeverarsi».

 

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