La presidente di Confindustria Alberghi Maria Carmela Colaiacovo è intervenuta oggi a Napoli, nell’ambito della convention di Forza Italia, nel panel “Turismo. La risorsa dell’Italia” moderato da Massimo Mallegni, responsabile Dipartimento Turismo di Forza Italia, con Michela Vittoria Brambilla, già ministro del Turismo e Patrizia De Luise, presidente Confesercenti.
Costo dell'energia e carenza di manodopera: due problemi gravi
Nel corso dell’intervento la presidente Colaiacovo ha sottolineato alcuni temi fondamentali per il settore che sta vivendo una delicata fase di ripartenza. Una ripresa che vede però alcuni rischi per le imprese alberghiere.
Il costo dell’energia, insostenibile per aziende che hanno affrontato due anni di fermo pressoché totale.
La gravissima carenza di manodopera che sta condizionando l’operatività delle imprese. Ma la ripresa ha riportato all’attenzione anche problematiche gravi ed irrisolte: l’assetto normativo con l’esigenza di un quadro organico su tutto il territorio nazionale, semplificazioni e il superamento di norme antistoriche ed un sistema di regole capace anche di fotografare le nuove realtà superando l’abusivismo diffuso in molte città e destinazioni.
Importante anche il passaggio sul tema delle concessioni balneari che vede le aziende alberghiere in una situazione di ulteriore difficoltà, vista l’infungibilità della concessione integrata nell’investimento e strumentale all’esercizio dell’attività di impresa.
Il rischio della "tempesta perfetta"
Il 2022 si è aperto con buone prospettive ma una “tempesta perfetta” ha nuovamente colpito il settore alberghiero.
«Da un lato l’aumento esponenziale dell’energia ha fatto lievitare i costi per le imprese in misura insostenibile - ha sottolineato Colaiacovo - Gli alberghi per definizione non rientrano nella categoria delle energivore ma nella pratica vedono il costo delle bollette tra le voci più rilevanti del bilancio. Per questo sono necessari interventi strutturali indispensabili a mantenere in vita le aziende. Sosteniamo le azioni del Governo volte ad individuare una strategia di medio-lungo periodo per fissare un tetto massimo al costo del gas ma è necessario un intervento anche nell’immediato per salvare il comparto. Dall’altro riscontriamo oggi la perdita di molte figure professionali che in due anni di pandemia hanno optato per nuovi percorsi professionali nel timore di non poter lavorare più nel turismo. Ormai un taglio del cuneo fiscale è indispensabile per il settore. Sappiamo bene che si tratta di una misura costosa, ma è un passaggio necessario per difendere la competitività delle nostre aziende che si confrontano sui mercati internazionali».
Maria Carmela Colaiacovo