Il turismo a Roma è in crisi nera. Nel 2020 si è registrato un -86% sulle presenze dei cittadini stranieri rispetto al 2019; -49% è in percentuale il calo delle presenze rispetto all’anno precedente; 300 alberghi sono chiusi e un quinto delle 1.500 strutture della città non ha ancora riaperto i battenti. Dall’inizio della pandemia sono già stati persi 2mila posti di lavoro. La pandemia ha fatto scappare i turisti e così anche gli hotel più prestigiosi hanno dovuto ricorrere a drastici tagli di personale. Gli ultimi sono stati 340 lavoratori che operavano in prestigiose strutture come lo Sheraton, l'Ambasciatori Palace, il Majestic, il Cicerone e il Victoria. Da tempo le associazioni di categoria chiedono alle istituzioni aiuti per salvare il turismo capitolino.
I grandi alberghi di Roma Licenziano 340 dipendenti
Complessivamente nella capitale ci sono stati 164 licenziamenti allo Sheraton, 51 all’Ambasciatori Palace, 47 al Majestic e 41 al Cicerone. A questi si aggiungono le 37 persone lasciate a casa dal Victoria, storico hotel a quattro stelle, che ha deciso di chiudere i battenti da marzo. Complessivamente sono quindi 340 le persone rimaste senza lavoro. Da tempo sono in corso manifestazioni di protesta da parte dei lavoratori, ma al momento i licenziamenti sono stati confermati.
Le richieste dei sindacati
I sindacati, che hanno parlato di un rischio complessivo in tutta la capitale di 8.500 licenziamenti tra lavoratori diretti e indotto, hanno proposto alle aziende "un diritto di prelazione alla riassunzione” quando gli hotel riprenderanno la loro attività o di utilizzare gli ammortizzatori sociali gratuiti bloccando così i licenziamenti.
Licenziamenti negli hotel a Roma: il Governo spinge su ammortizzatori sociali
Anche il Governo, dal canto suo, spinge sull'utilizzo degli ammortizzatori sociali disponibili. Il ministero del Turismo da tempo ha messo in campo diversi di strumenti, a partire proprio dagli ammortizzatori sociali, per cercare di affrontare la crisi di uno settori più colpiti dagli effetti della pandemia ed evitare vittime sia tra le aziende che tra i lavoratori.