l 22 aprile 2022 si celebra la 52ª edizione della Giornata della Terra o Earth Day, l'evento più significativo al mondo dedicato alla tutela dell'ambiente e, più in generale, a quella del nostro Pianeta e dei suoi preziosissimi equilibri biologici ed ecologici. Nato nel 1970 negli Stati Uniti, l'Earth Day si è trasformato in un vero e proprio movimento, in grado di coinvolgere ogni anno oltre un miliardo di persone da quasi 200 nazioni.
Per Coldiretti l’Italia deve anzitutto invertire una pericolosa rotta. In 25 anni ha perso oltre un terreno agricolo su quattro e a causa di un modello di sviluppo sbagliato ha subito la scomparsa del 28% delle campagne che garantiscono la sicurezza ambientale ed alimentare. Coldiretti chiede quindi al Governo di difendere il proprio patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile puntando a una forma di sovranità alimentare con i progetti del Pnrr.
Per aiutare il Pianeta Cia-Agricoltori Italiani indica invece le sue priorità: produrre più energia da fonti rinnovabili, sviluppando il fotovoltaico, il biogas e le biomasse, accresce la sostenibilità dei processi produttivi e la ricerca di nuove tecnologie, salvaguardare il suolo e le foreste contro il dissesto idrogeologico e i cambiamenti climatici.
Un’esortazione a investire nell’agricoltura è arrivata anche da Gian Marco Centinaio, sottosegretario alle Politiche agricole: «Occorre valorizzare il nostro patrimonio agricolo. Bisgna raggiungere la sovranità alimentare europea. E dobbiamo tutelare gi nostri agricoltori, sono loro i veri custodi della Terra».
Giornata Mondiale della Terra: in 25 anni l'Italia ha perso un quarto dei terreni agricoli
Nella Giornata Mondiale della Terra l'Italia, a detta di Coldiretti, dovrebbe anzitutto invertire una pericolosa china iniziata anni fa. L'associazione segnala che nello spazio di una sola generazione (25 anni) il nostro Paese ha perso più di un terreno agricolo su quattro, seguendo un modello di sviluppo sbagliato che ha causato la scomparsa del 28% delle campagne che garantiscono la sicurezza ambientale e alimentare.
In Italia la superficie agricola utilizzabile si è ormai ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari a causa dell’abbandono e della cementificazione con la copertura artificiale di suolo coltivato che ha toccato la velocità di 2 metri quadri al secondo e la perdita di oltre 400 milioni di chili di prodotti agricoli in un decennio. «Un problema grave per un Paese come l’Italia che deve ancora colmare il pesante deficit produttivo in molti settori importanti dalla carne al latte, dai cereali fino alle colture proteiche necessarie per l’alimentazione degli animali negli allevamenti», ha dichiarato Coldiretti.
Per Coldiretti l'Italia deve difendere il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile puntando a una forma di sovranità alimentare con i progetti del Pnrr. Il presidente Ettore Prandini ha sottolineato che «occorre anche accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio».
Le proposte di Cia-Agricoltori per difendere il suolo coltivabile rimasto
L’agricoltura può fare ancora molto per la terra. Lo sa bene Cia-Agricoltori Italiani che in occasione del 52ª edizione della Giornata della Terra ha fornito delle proposte per salvaguardare l’ambiente e il Pianeta.
«Non solo bisogna produrre più cibo, ora che la guerra mette a rischio la sicurezza alimentare globale, ma anche produrre più energia da fonti rinnovabili, con l’ulteriore sviluppo di fotovoltaico, biogas e biomasse – ha dichiarato Cia Agricoltori - E poi accrescere la sostenibilità dei processi produttivi con la ricerca e le nuove tecnologie, difendere il paesaggio e la biodiversità, salvaguardare il suolo e le foreste contro il dissesto idrogeologico e i cambiamenti climatici».
Interagendo direttamente con il territorio, l’agricoltura gioca, infatti, un ruolo da protagonista per rispondere alle emergenze economiche, sociali e ambientali del pianeta, garantendo l’approvvigionamento alimentare e modificando la propria condotta in chiave sostenibile. Per Cia oggi il settore pesa solo il 7% sul totale delle emissioni prodotte che si riversano sull’ambiente ed è pronto ad affrontare anche la sfida del Green Deal.
«Tutti sforzi, in chiave di produttività, efficienza e sostenibilità, che gli agricoltori vogliono fare perché si sentono “custodi della terra” - sottolinea Cia - Per questo, però, occorre assicurare a chi fa agricoltura risorse, strumenti e incentivi adeguati alle sfide in atto, dalla crisi in Ucraina alla transizione ecologica ed energetica».
Il manifesto delle donne per la Terra
E proprio in occasione dell’Earth Day, Donne in Campo, l’associazione femminile di Cia, invita tutti a sottoscrivere il “Manifesto delle donne per la Terra” (al link https://www.donneincampo.it/manifesto). È una Carta dei valori, ma anche un Documento programmatico, per costruire un’alleanza “fortissima” per “la vita, l’ambiente, la pace”. Perché oggi “le sfide non sono distinguibili: la battaglia per un’agricoltura competente, quella per la sopravvivenza dell’umanità, per i diritti dei più deboli, per la giustizia, la nutrizione, la pace, la salute e l’educazione. Ecco perché - recita il Manifesto - le donne impegnate in agricoltura vogliono far sentire la propria voce, insieme a quella di tutte le altre”.
L’appello del sottosegretario alle Politiche agricole Centinaio: «Investiamo nell’agricoltura e tuteliamo gli agricoltori»
Anche il sottosegretario alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio esorta a salvaguardare il Pianeta, puntando anzitutto sull’agricoltura e su chi vi lavora.
«La Giornata della Terra assume quest’anno ancora più valore - ha premesso - Non soltanto perché la nostra casa comune è flagellata dai cambiamenti climatici e dalle loro conseguenze, basti pensare alla siccità che ha colpito l’Italia in questi mesi, ma anche perché quanto sta accadendo in Ucraina ci ha costretto a riflettere sull’importanza della terra, intesa non solo come tutela ambientale, ma anche come sicurezza alimentare. Il tema di questa edizione è “Investiamo nel nostro pianeta”, e per farlo occorre investire nel settore primario e valorizzare il nostro patrimonio agricolo. Una maggiore tutela dell’ambiente e la salvaguardia della biodiversità dipendono anche dai nostri agricoltori che sono dei veri e propri custodi della terra. Grazie al loro lavoro quotidiano e all’utilizzo di nuovi strumenti e tecnologie possiamo tutelare le risorse naturali, preservare le materie prime e allo stesso tempo contribuire a raggiungere una sovranità alimentare europea».