Sostenere lo sviluppo dell’offerta turistica rivolta alle persone con disabilità, favorire l’inclusione sociale e la diversificazione dell’offerta turistica stessa. Questo l’obiettivo del decreto interministeriale presentato dal Ministro del Turismo Massimo Garavaglia e da quello per le Disabilità Erika Stefani. Il documento stabilisce le modalità di accesso e fruizione al fondo previsto dalla Legge di Bilancio e destinato alla realizzazione di interventi per l’accessibilità all’offerta turistica delle persone con disabilità, con una dotazione pari a 6 milioni di euro l’anno dal 2022 al 2024. I destinatari sono gli esercizi alberghieri ed extra alberghieri, gli stabilimenti termali e balneari, oltre alle strutture per lo svolgimento di attività sportive, sia pubbliche e private. Le risorse serviranno all’erogazione di servizi per ottenere le certificazioni di turismo accessibile, di accessibilità e usabilità dell’ambiente costruito e per gli stabilimenti balneari, di accessibilità, qualità e sicurezza dei servizi. Stabilimenti termali e balneari potranno ottenere fino al 20% delle risorse necessarie agli interventi, limite che sale al 35% per le strutture alberghiere.
Dal Governo 18 milioni per il turismo accessibile
Le risorse si affiancano a quelle già disposte con il Pnrr (il Piano nazionale ripresa e resilienza) in favore della sostenibilità dell’offerta turistica nazionale. Si tratta anche in questo caso di un concreto supporto messo in campo dal Governo in favore dell’effettiva transizione di un settore nevralgico del Paese verso quegli obiettivi di sostenibilità sociale stabiliti nell’Agenda 2030. Per il Governo il provvedimento favorisce lo sviluppo di strutture in grado di ospitare un target cui, per troppi anni e gravemente, è stato negato il diritto di poter godere di una recezione adeguata. «Si tratta di un passo importante, perché è proprio la capacità di garantire una compiuta ospitalità a tutti a denotare la civiltà di un Paese, soprattutto in una realtà come la nostra in cui tale valore è da sempre ritenuto sacrosanto», ha dichiarato il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia nel presentare il decreto interministeriale.
Le strutture di accoglienza saranno anche certificate e mappate
Il decreto prevede anche la certificazione e la mappatura delle strutture accessibili. «Finanziando la certificazione diamo un segnale importante e di massimo rispetto delle persone con disabilità perché avere la certificazione è diverso dall’essere semplicemente a norma - ha ripreso Garavaglia - La mappatura delle strutture idonee ad accogliere le persone con disabilità fa crescere nell’ insieme la forza del sistema paese. La misura, nel sostenere tutte le strutture imprenditoriali che decidono di investire nell’adeguarsi in favore dei turisti con bisogni speciali, produrrà inoltre un significativo valore aggiunto al sistema turistico nazionale, favorendone diversificazione, capacità di penetrazione e quindi l’opportunità di poter attingere a un bacino potenziale significativamente più ampio. Si tratta quindi di un provvedimento che favorirà un aumento del prodotto interno lordo sia per gli investimenti, che saranno implementati dagli operatori del settore, sia per i correlati effetti in termini di aumento del livello di domanda turistica che gli stessi saranno in grado di produrre già nell’immediato».
Massimo Garavaglia
Il ministro della Disabilità: «è un percorso per una società più inclusiva»
Il Ministro Erika Stefani ha sottolineato l'importanza sociale del provvedimento. «Il percorso che stiamo tracciando è importante. Dobbiamo per un verso stimolare la nostra società affinché sia più inclusiva nei confronti delle persone con disabilità, per l’altro dobbiamo pubblicizzare le iniziative già volte all’inclusione per far comprendere che il turismo accessibile non è beneficienza da parte di chi fornisce un servizio, ma rappresenta una grande opportunità di investimento. Con questo provvedimento abbiamo predisposto un sistema per fare sì che ci sia un portale dove le strutture accessibili siano anche rintracciabili, per disegnare la panoramica di un Paese che crea una vera offerta turistica, perché mette a disposizione dei servizi per tutti. Da una parte dunque individuiamo i criteri per valutare quali sono le strutture accessibili e quali no, dall’altra creiamo anche un’offerta turistica ben definita».