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Caro energia, in arrivo il decreto. Ma intanto come si può risparmiare?

Principale obiettivo del nuovo decreto in fase di definizione, che varrà 9,1 miliardi, è limitare l'impatto del caro bolletta sulle famiglie e le imprese. Nel frattempo, ecco un vademecum per diminuire la bolletta

 
09 novembre 2022 | 16:58

Caro energia, in arrivo il decreto. Ma intanto come si può risparmiare?

Principale obiettivo del nuovo decreto in fase di definizione, che varrà 9,1 miliardi, è limitare l'impatto del caro bolletta sulle famiglie e le imprese. Nel frattempo, ecco un vademecum per diminuire la bolletta

09 novembre 2022 | 16:58
 

Potrebbe essere varato dal consiglio dei ministri già giovedì 10 novembre, il decreto Aiuti Quater da 9,1 miliardi per limitare l'impatto del caro bolletta sulle famiglie e le imprese, come anticipato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti

Il nuovo Decreto-legge in via di definizione servirà a contenere ulteriormente i costi dell’energia e a prorogare il taglio delle accise sui carburanti (la cui scadenza attuale è prevista per il 18 novembre) fino a fine anno. Oltre allo sconto su benzina, diesel e gas per autotrazione saranno riproposti anche i crediti d’imposta a favore delle imprese, interventi sulla rateizzazione delle bollette e sulla flat tax. 

In attesa del nuovo decreto, si può iniziare anche da vademecum con brevi indicazioni per risparmiare energia

«Con il prossimo decreto-legge saranno confermate anche per il mese di dicembre 2022 le misure che riconoscono, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, contributi straordinari, sotto forma di crediti d’imposta, pari a una quota delle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale - ha dichiarato a Il Corriere della Sera il ministro dell’Economia - «Inoltre sarà prorogata al 31 dicembre 2022 la riduzione delle aliquote di accisa su benzina, gasolio, Gpl e gas naturale impiegati come carburanti; per quest’ultimo sarà confermata al 31 dicembre la riduzione dell’Iva al 5%». 

L’approvazione della Nadef

Il Consiglio dei Ministri nei giorni scorsi ha approvato la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef), che ha liberato 9,1 miliardi nel 2022, 21 miliardi nel 2023 e 2,4 miliardi nel 2024 che, come sottolineato da Il Corriere della Sera, «serviranno al finanziamento di interventi di mitigazione degli effetti dell’incremento dei prezzi dei prodotti energetici su famiglie, imprese ed enti, nonché ad altre misure inerenti al settore energia, che il Governo adotterà con decreto successivamente all’approvazione parlamentare della Relazione per lo scostamento».

In vista della legge di Bilancio

Tra le altre misure in vista della legge di Bilancio, «si prevede il rinnovo per i primi mesi del 2023 delle misure relative ai crediti di imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia e gas, al contenimento degli oneri generali di sistema per le utenze di energia elettrica e gas, al taglio al 5 per cento dell’Iva sui consumi di gas e alla proroga delle agevolazioni tariffarie per i consumi elettrici e di gas in favore degli utenti domestici economicamente svantaggiati», ha spiegato a Il Corriere della Sera il ministro. Giorgetti ha aggiunto che «il governo sta verificando la possibilità di impiegare i Fondi strutturali e Sie 2014-2020 per misure di riduzione dei costi energetici» e che «sono allo studio interventi per predisporre uno strumento che renda possibile la rateizzazione degli oneri per l’energia elettrica».

 

La rateizzazione delle bollette

 «Sono allo studio interventi per predisporre uno strumento che renda possibile la rateizzazione degli oneri per l’energia elettrica». Lo ha detto il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti in audizione sulla Nadef, parlando del nuovo decreto con gli aiuti sul caro-energia. 

Flat tax incrementale

Sul fronte del fisco, il governo sta valutando di estendere la flat tax anche a chi non ha il regime forfettario. In vista della manovra il governo ha allo studio «l’estensione della soglia di ricavi e compensi» per le partite Iva che aderiscono al regime forfettario e «un regime sostitutivo opzionale (cosiddetta flat tax incrementale) per i titolari di redditi da lavoro o di impresa non aderenti al regime forfettario che potranno assoggettare ad aliquota del 15% una quota dell’incremento di reddito registrato nel 2022 rispetto al maggiore tra i medesimi redditi dichiarati e assoggettati all’Irpef nei tre anni d’imposta precedenti». 

In attesa del Decreto Aiuti Quater, quali sono le soluzioni per risparmiare?

Aires, l’Associazione italiana che riunisce le principali aziende e gruppi distributivi specializzati di elettrodomestici ed elettronica di consumo, e APPLiA Italia, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta i produttori di elettrodomestici, hanno stilato un vademecum per risparmiare energia. Una serie di consigli utili da mettere in pratica per vedere diminuire la bolletta.

A titolo esplicativo, prendiamo in esame alcuni esempi (fonte Enea sulla base di dati Arera):

  • un frigocongelatore a libera installazione da 300 litri dotato di nuova etichetta energetica consuma almeno il 55% in meno rispetto ad un prodotto vecchio, con un risparmio di circa 150 euro all’anno;
  • una lavatrice di capacità media 8/9 kg dotata di nuova etichetta energetica consuma mediamente il 64% in meno rispetto ad un prodotto della generazione precedente, con un risparmio di circa 200 euro all’anno;
  • una lavastoviglie a libera installazione da 12 coperti dotata di nuova etichetta energetica consuma il 78% in meno rispetto ad un prodotto vecchio, con un risparmio di oltre 300 euro all’anno;

Limitandosi, quindi, alla sostituzione di lavatrice, frigorifero, lavastoviglie con circa 10 anni di anzianità con prodotti dotati di nuova etichetta energetica è possibile risparmiare circa 650 euro all’anno da moltiplicare per tutta la durata di vita dei prodotti. Sulla base di quanto sopra analizzato, appare chiaro che il primo passo da compiere per fronteggiare al meglio l’attuale aumento dei costi energetici, è esaminare attentamente il proprio parco installato, sia per quanto concerne la classe energetica, sia in termini di età dei prodotti, e valutare eventuali sostituzioni. Questo garantirebbe già un notevole efficientamento dei consumi, con una positiva ricaduta in bolletta.

II vademecum per risparmiare energia:

  • Utilizzo dei programmi Eco. Contrariamente a ciò che la maggioranza delle persone pensa, il ciclo di lavaggio rapido di lavastoviglie e lavatrice consuma di più. Il ciclo Eco, invece, anche se è quello che dura più a lungo, permette il maggiore risparmio;
  • Programmare l’elettrodomestico per attivarsi nelle ore a tariffa energetica agevolata, ove possibile;
  • Non lavare a mano, meglio usare la lavastoviglie: si risparmierà oltre il 60% dell’energia e l’80% di acqua;
  • Non sovraccaricare la lavastoviglie. È giusto utilizzarla a pieno carico, ma attenzione a non eccedere: potrebbe essere compromessa l’efficacia della pulizia;
  • Eliminare la fase di asciugatura della lavastoviglie aprendo lo sportello a fine lavaggio;
  • Posizionare il frigorifero in una posizione distante dalle fonti di calore, se possibile;
  • Per conservare correttamente i cibi non è necessario impostare la temperatura interna inferiore ai +4 gradi;
  • Riporre il cibo distante dalle pareti del frigorifero per garantire miglior circolazione d’aria e minor consumo energetico;
  • Limitare il numero di volte in cui si apre il frigorifero;
  • Quando si utilizza il forno, usare la funzione “ventilato” e spegnerlo poco prima che la cottura sia completata per sfruttare il calore residuo;
  • Pulire sempre il fondo del forno dopo l’uso: anche piccoli residui di cibo possono provocare dispendio di energia durante la fase di riscaldamento;

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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