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Manovra, per bar e ristoranti il credito d'imposta contro il caro energia sale al 35%

È stata approvata la legge di bilancio 2023 che vale circa 35 miliardi: oltre 21 miliardi contro il caro energia. Tra le altre misure: flat tax fino a 85mila euro, tregua fiscale e via il reddito di cittadinanza dal 2024 Confermato dal primo gennaio 2023 l'innalzamento della la soglia per l'uso del contante che salirà da mille a 5mila euro

22 novembre 2022 | 10:20
Manovra, per bar e ristoranti il credito d'imposta contro il caro energia sale al 35%
Manovra, per bar e ristoranti il credito d'imposta contro il caro energia sale al 35%

Manovra, per bar e ristoranti il credito d'imposta contro il caro energia sale al 35%

È stata approvata la legge di bilancio 2023 che vale circa 35 miliardi: oltre 21 miliardi contro il caro energia. Tra le altre misure: flat tax fino a 85mila euro, tregua fiscale e via il reddito di cittadinanza dal 2024 Confermato dal primo gennaio 2023 l'innalzamento della la soglia per l'uso del contante che salirà da mille a 5mila euro

22 novembre 2022 | 10:20
 

È stata approvata la prima legge di bilancio per il 2023 del Governo Meloni che vale circa 35 miliardi e che contiene le misure che verranno introdotte durante il prossimo anno. La maggior parte delle risorse, circa 21 miliardi, è destinata a prorogare all’anno prossimo molte misure attualmente in vigore per sostenere imprese e famiglie che devono fare i conti con i rincari dell’energia e l'aumento dell'inflazione: per bar e ristoranti è stato rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d'imposta per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale che salirà dal 30% al 35%. 

Altre risorse sono stanziate per interventi di riduzione del cuneo fiscale e dell'Iva su alcuni prodotti (non su pane e latte), di aumento dell'assegno unico per le famiglie, per agevolazioni sulle assunzioni a tempo indeterminato per donne under 36 e per la proroga delle agevolazioni per l'acquisto della prima casa per i giovani. 

In materia fiscale, si estende la flat tax fino a 85mila euro per autonomi e partite Iva e si ampliano le misure per la detassazione ai premi dei dipendenti, oltre a intervenire con una "tregua fiscale" per cittadini e imprese che in questi ultimi anni si sono trovati in difficoltà economica anche a causa delle conseguenze del Covid-19 e dell'impennata dei costi energetici.

Sono state approvate, inoltre, modifiche importanti al funzionamento del reddito di cittadinanza, che sarà abolito nel 2024, l’aumento del tetto all’uso del denaro contante e modifiche per le pensioni.

Sulla manovra è arrivato subito il riscontro di Confcommercio che si è dichiarata favorevole per l'importante intervento per il caro-energia approvato dal consiglio dei ministri, ma ha ribadito che occorrerà fare di più per la riduzione del cuneo fiscale e contributivo sul costo del lavoro, tenendo conto, in particolare, della maggiore onerosità dei nuovi ammortizzatori sociali per le imprese del terziario di mercato

Giorgia Meloni Manovra, per bar e ristoranti il credito d'imposta contro il caro energia sale al 35%

Giorgia Meloni

Misure contro il caro energia per imprese e famiglie

Ammontano a oltre 21 miliardi di euro le risorse destinate alle misure contro il caro energia per i primi tre mesi del 2023 che consentiranno di aumentare gli aiuti a famiglie e imprese, allargando anche la platea dei beneficiari. Per le famiglie più fragili viene confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12mila euro a 15mila euro, mentre viene rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d'imposta per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35%, mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%. Per il comparto sanità e per gli enti locali, compreso il trasporto pubblico locale, stanziati circa 3.1 miliardi.

Carburante, dal primo dicembre ridotti gli sconti

Dal primo dicembre 2022 lo sconto sulla benzina e il gasolio passa da 0,25 euro per litro a 0,15 mentre per il gpl da 0,085 per kg a 0,051. Lo rende noto il Mef - Ministero dell'Economia e delle Finanze, illustrando il decreto su misure urgenti in materia di accise e Iva su carburanti e sostegno agli enti territoriali e ai territori colpiti da eccezionali eventi metereologici. La riduzione degli sconti, viene precisato, non ha effetto sugli autotrasportatori che possono contare su altri regimi agevolati.

Dal primo dicembre 2022 lo sconto sulla benzina e il gasolio passa da 0,25 euro per litro a 0,15 mentre per il gpl da 0,085 per kg a 0,051 Manovra, per bar e ristoranti il credito d'imposta contro il caro energia sale al 35%

Dal primo dicembre 2022 lo sconto sulla benzina e il gasolio passa da 0,25 euro per litro a 0,15 mentre per il gpl da 0,085 per kg a 0,051

No all'azzeramento dell'Iva su pane e latte

Nella Manovra non è presente l’azzeramento dell'Iva sui beni di prima necessità come pane e latte. Viene prevista invece una "Carta Risparmio Spesa" per redditi fino a 15mila euro gestita dai comuni, una sorta di "buoni spesa" da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all'iniziativa con un'ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari. Scenderà al 5%, invece, l'Iva sui prodotti di prima necessità per l'infanzia (come i pannolini) e gli assorbenti.

 

Reddito di cittadinanza abolito dal 2024

Dal primo gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d'età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. È inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Il reddito decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua. Il reddito sarà abrogato il primo gennaio 2024 e sarà sostituito da una nuova riforma. Previsto un risparmio di 734 milioni per il 2023. I risparmi di spesa finanzieranno un apposito fondo che finanzierà la riforma complessiva per il sostegno alla povertà e all'inclusione.

Il reddito sarà abrogato il primo gennaio 2024 e sarà sostituito da una nuova riforma Manovra, per bar e ristoranti il credito d'imposta contro il caro energia sale al 35%

Il reddito sarà abrogato il primo gennaio 2024 e sarà sostituito da una nuova riforma

Tornano i voucher 

Vengono reintrodotti i voucher (buoni lavoro) per alcuni comparti specifici: agricoltura, ristorazione e accoglienza e lavori domestici. Il tetto massimo di utilizzo è 10mila euro e varranno 10 euro lordi, 7.50 netti. 

Tetto al contante

Dal primo gennaio 2023 la soglia per l'uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro.

Nuovo stop per plastic e sugar tax 

Nuova sospensione per plastic tax e sugar tax. In Manovra è prevista la sospensione anche per il 2023 dell'entrata in vigore delle imposte sui prodotti in plastica monouso e sulle bevande zuccherate. Una misura da 600 milioni di euro.

Un miliardo per fondo di garanzia per le Pmi 

Viene rifinanziato il fondo di garanzia per le Pmi per un miliardo per il 2023. Il fondo garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all'attività d'impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro). Prorogato il bonus Ipo, con il credito di imposta per favorire la quotazione delle Pmi in borsa.

Flat tax estesa fino a 85mila euro per autonomi e partite Iva 

In materia fiscale, si estende la flat tax fino a 85mila euro per autonomi e partite Iva e si ampliano le misure per la detassazione ai premi dei dipendenti.

Quattro miliardi per taglio del cuneo fiscale, del 3% per redditi bassi

Nella manovra è previsto un taglio del cuneo fiscale fino al 3% per i lavoratori dipendenti con redditi bassi per un totale di 4.185 miliardi. Previsto poi l'esonero contributivo del 2% per redditi fino a 35.000 euro e del 3% per redditi fino a 20mila euro. La riduzione del cuneo è tutta a beneficio dei lavoratori

Nella manovra è previsto un taglio del cuneo fiscale fino al 3% per i lavoratori dipendenti con redditi bassi per un totale di 4.185 miliardi Manovra, per bar e ristoranti il credito d'imposta contro il caro energia sale al 35%

Nella manovra è previsto un taglio del cuneo fiscale fino al 3% per i lavoratori dipendenti con redditi bassi per un totale di 4.185 miliardi

Via cartelle sotto i mille euro fino al 2015

Fino al 2015 è prevista la cancellazione delle cartelle che hanno un importo inferiore a mille euro e la rateizzazione dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi a causa dell'emergenza Covid, caro bollette e difficoltà economiche non ha versato le tasse. Prevista inoltre una mini sanzione del 5% sui debiti del biennio 2019-2020 e la rateizzazione fino a 5 anni.

Pensioni, arriva quota 103 

Con la Manovra arriva l'avvio di un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103).Il Mef precisa che per chi decide di restare al lavoro viene "rifinanziato il bonus Maroni che prevede una decontribuzione del 10%". Prorogata per il 2023 Opzione donna, legato al numero di figli. Opzione donna, si ricorda, è riservata a particolari categorie: caregiver, lavori gravosi, disabili. Confermata anche Ape sociale per i lavori usuranti. 

Riattivata la società per il Ponte sullo Stretto

Per riavviare il progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina è prevista la riattivazione della società Stretto di Messina spa attualmente in liquidazione.

Assegno unico maggiorato, congedi e prima casa

Arriva una maggiorazione dell'assegno unico anche per chi ha il primo figlio: secondo quanto si apprende oltre al raddoppio della maggiorazione forfettaria dell'assegno unico universale per i nuclei numerosi a partire dal terzo figlio (che passerebbe quindi da 100 a 200 euro), arriverà un sostegno rafforzato anche per il primo figlio. Si tratta, viene spiegato, di un pacchetto "sostanzioso" per la famiglia e la natalità. Arriva, inoltre, un mese di congedo per i primi sei anni dei figli, che si aggiungerà alle altre misure già in vigore in materia di congedi parentali. Confermata la proroga per il 2023 delle agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani under 36.

È una manovra che scommette sul futuro, secondo Giorgia Meloni

Nel corso della conferenza stampa, avvenuta questa mattina - 22 novembre, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha commentato il disegno di legge di bilancio varato dal Cdm: «È una manovra figlia di scelte politiche, abbiamo deciso le nostre priorità e concentrato le risorse. La considero coraggiosa e coerente con gli impegni presi con gli italiani. È una manovra che scommette sul futuro. Circa 21 miliardi sono destinati al caro energia. Le scelte fondamentali riguardano il credito d’imposta per le aziende che confermiamo e aumentiamo. L’altra scelta fondamentale riguarda le famiglie, lo Stato interviene per calmierare le bollette fino a 15 mila euro di Isee, la platea si allarga e la misura si concentra sulle famiglie più bisognose”, ha spiegato il premier. Serviva più tempo per fare una riforma complessiva sul reddito di cittadinanza e la faremo. Al momento confermiamo che si tutela chi non può lavorare, ma per gli altri, per chi è in condizione di lavorare, viene abolito alla fine del 2023, non potrà essere percepito per più di 8 mesi e decade al rifiuto della prima offerta di lavoro. Abbiamo fatto questa scelta perchè non avendo ancora messo in campo tutti gli strumenti ci siamo dati un periodo transitorio. Abbiamo scelto un periodo transitorio per accompagnare la fine del Rdc per chi è in condizione di lavorare. C’è gente che percepisce il reddito da tre anni senza soluzione di continuità. Evidentemente non ha funzionato come doveva. Ieri sera non ho visto egoismi ma voglia di lavorare in una direzione precisa. Di questo ringrazio tutto il Consiglio dei Ministri».

Confcommercio: occorre fare di più sulla riduzione del cuneo fiscale

Sulla manovra è subito intervenuta Confcommercio che ha dichiarato: «Giusta la concentrazione delle risorse sul versante del contrasto del caro-energia, in particolare attraverso il potenziamento dei crediti d’imposta finalizzati a mitigarne l’impatto sulle imprese. Positiva la conferma del gasolio commerciale indispensabile per la competitività dell’autotrasporto nazionale. Da rivedere, invece, la riduzione delle agevolazioni per le accise sui carburanti. Bene l’alleggerimento del prelievo fiscale sul lavoro autonomo. Ma occorrerà fare di più per la riduzione del cuneo fiscale e contributivo sul costo del lavoro, tenendo conto, in particolare, della maggiore onerosità dei nuovi ammortizzatori sociali per le imprese del terziario di mercato. Bene anche l’impulso fiscale ai premi di produttività, ma la stessa linea d’intervento andrà messa in campo per una più generale detassazione degli aumenti contrattuali e per il welfare aziendale. Andranno, inoltre, rafforzate le misure di sostegno agli investimenti delle imprese, a partire da quelli funzionali ai processi di transizione digitale ed ambientale, e le misure di settore per il turismo e la cultura. E andranno anche sostenute moratorie creditizie e ristrutturazioni dei prestiti bancari. Necessaria, ancora, la riproposizione, per il 2022 e per il 2023, delle misure emergenziali, varate nel periodo pandemico, in materia di ammortamenti e capitale sociale. Andrà poi risolta la questione del payback sui dispositivi medici, che mette a rischio il sistema della fornitura ospedaliera».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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