Valle d’Aosta, Valtellina, Trentino, Alto Adige, Etna: tre anni e mezzo di viaggi e incontri, più di cento cantine visitate e di settecento vini assaggiati attraverso degustazioni verticali. Nasce così “I quattro elementi del vino italiano. La Montagna”, il libro di Massimo Zanichelli, degustatore professionista, wine writer e documentarista. È il primo di quattro volumi dedicati ad altrettanti elementi del vino.

I quattro elementi del vino italiano. La montagna
Road trip alla ricerca dei vini di montagna
Partendo dalle alture di Morgex, del Torrette e di Donnas, Massimo Zanichelli si è avventurato lungo i declivi della Valtellina, i pendii della Valle di Cembra e della Val di Non, le alture della Valle Isarco e della Valle Venosta, per giungere fin sulle pendici vulcaniche dell’Etna, alla ricerca dell’essenza dei vini di montagna nelle sue varie forme: storiche, geografiche, umane. Lo ha fatto attraverso il dialogo con i produttori e la conoscenza del loro territorio, tracciando un racconto suddiviso per tappe lungo le vette del vino italiano d’altura.
Tante fotografie a colori
A complemento del volume, un corposo inserto fotografico a colori che documenta e impreziosisce la narrazione. Intenso ed emozionante on the road tra luoghi estremi e scenari mozzafiato, La Montagna inaugura la serie dedicata a I quattro elementi del vino italiano: un’opera senza precedenti che offre una prospettiva completa sull’enologia nazionale.
L’autore
Massimo Zanichelli è degustatore professionista, wine writer e documentarista. Per quindici anni ha lavorato per il Gruppo Editoriale L’Espresso (oggi Gedi), firmando la guida I Vini d’Italia e la celebre rubrica enologica del settimanale L’Espresso. Ha redatto il Nuovo Repertorio Veronelli dei vini italiani (2005), I Grandi Cru del Soave (2008) e Il grande libro dei vini dolci d’Italia (2018). Collabora con Vitae, Civiltà del Bere e L’AcquaBuona. È anche docente e saggista di cinema. Per Bietti ha pubblicato Effervescenze. Storie e interpreti di vini vivi (2017), Christopher Nolan. Il tempo, la maschera, il labirinto (2015 e 2018) e Disàrmonia rerum o dell’insignificanza (2019), suo esordio nella narrativa.