Obbligo di vaccinazione per tutti gli over 50 che non lavorano (con scadenza al 15 giugno); Super green pass obbligatorio dal 15 febbraio per tutti i lavoratori pubblici e privati over 50; green pass base obbligatorio - oltre che per i lavoratori - anche per i clienti di servizi commerciali, servizi pubblici, beni della persona, negozi e centri commerciali. Sono queste le principali novità contenute nell'ultimo decreto varato dal Consiglio dei ministri questa sera, dopo una serrata discussione politica che ha visto soprattutto la Lega combattere per attenuare le misure. Per quanto riguarda bar e ristoranti, sono coinvolti 132.600 lavoratori over 50 circa stando all'ultimo report ristorazione redatto dalla Fipe e relativo all'anno 2020. Naturalmente la gran parte di questi è già vaccinata e dunque in regola, ancora complicato quantificare chi dovrà mettersi in regola per lavorare.
I contagi ormai alle stelle (oggi 189.109 contagi e 231 decessi) avevano convinto quasi tutti ad introdurre l'obbligo vaccinale almeno per tutti i lavoratori, ma già dalla Cabina di regia del primo pomeriggio la linea si era ammorbidita. Sopratuttto per opera della Lega, mentre il Pd faceva il diavolo a quattro per convincere il premier, Mario Draghi alla linea più drastica. La Lega ha dovuto "cedere" solo sulla fascia d'età per cui è obbligatorio il vaccino: Salvini chiedeva si partisse dagli over 60 e invece si è scesi fino agli over 50.
Obbligo vaccinale per i lavoratori a contatto col pubblico
Green pass base, quando e dove serve?
Meno severe, come detto, le norme per i lavoratori under 50 e i clienti dei servizi alla persona, dei negozi, centri commerciali, uffici pubblici, Comuni, Province, Regioni, servizi commerciali, servizi pubblici come Inps, Poste e Inail. Dopo l'incontro con le Regioni sembrava fosse ormai certa l'introduzione del Super green pass per lavoratori e clienti ed invece si è preferito fermarsi al Green pass base. Per i lavoratori non cambiarà nulla perchè la norma è già in essere, ma per i clienti cambierà non poco.
Ricapitolando, dovranno avere il green pass base dal 1° febbraio al 31 marzo:
- lavoratori e clienti dei servizi alla persona (estetisti, parrucchieri: l'obbligo scatta dal 20 gennaio)
- i lavoratori e clienti di servizi commerciali (come le banche: dal 1 febbraio al 31 marzo)
- i lavoratori e clienti di negozi e centri commerciali (dal 1 febbraio al 31 marzo)
- i lavoratori e gli utenti di uffici pubblici, Comuni, Province, Regioni (dal 1 febbraio al 31 marzo)
- i lavoratori e utenti di servizi pubblici (Poste, Inps, Inail: dal 1 febbraio al 31 marzo).
Non è prevista la necessità di avere il green pass base per lavoratori e clienti dei negozi di alimentari e farmacie.
Da ricordare che per accedere a bar, ristoranti e alberghi servirà il Super green pass a partire dal 10 gennaio, mentre i lavoratori potranno continuare ad operare con il certificato verde base se under 50.
Come funziona l'obbligo vaccinale
Dopo una discussione durata 2 ore e mezzo, il governo ha quindi deciso di varare l'obbligo di vaccinazione per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati, per accedere al luogo di lavoro sarà necessario avere come detto il super green pass (che viene dato a chi è vaccinato o guarito dal Covid).
Senza limiti di età, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario, che viene dunque equiparato a quello scolastico.
L'obbligo decorre a partire dall'entrata in vigore del decreto (il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale). Se non ci si vaccina entro il 1 febbraio, scatterà la sanzione.
I lavoratori over 50 dovranno avere il super green al più tardi a partire dal 15 febbraio (perché per ottenere il super green pass occorre che passino 14 giorni dalla prima dose).
Vale per tutti in Italia
Nel decreto si legge che l'obbligo vaccinale si applica a tutti i residenti in Italia, anche cittadini europei e stranieri, e prevede eccezioni per casi di «accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore».
Una misura che vale sia per il privato e il pubblico, compreso chi lavora in ambito giudiziario e i magistrati. La norma non si applica invece per gli avvocati difensori, i testimoni e le parti del processo.
Le verifiche spetteranno ai datori di lavoro e chi non ha il superpass sarà assente ingiustificato fino alla presentazione della certificazione, "con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro e senza conseguenze disciplinari", ma con la sospensione dello stipendio e di qualunque "altro compenso o emolumento comunque denominato".
Le imprese potranno però sostituire chi non ha il pass rafforzato.
Ci sono le multe
La sanzione per gli over 50 che non si vaccineranno sarà di 100 euro. La sanzione prevista per gli over 50 che si presentano al lavoro senza super green pass sarà da 600 euro a 1.500 euro.
Lo smart working
Novità anche per lo smart working: previsto il passaggio allo smart, il più possibile, nel settore pubblico, con un invito anche per il privato. Si attende, sul punto, una circolare dei ministri del Lavoro e della Pubblica amministrazione.
La scuola
Sulla scuola, il governo è orientato a una riapertura totale. Ecco quali saranno le nuove regole, legate alle fasce d'età:
Per la fascia 0-6 anni
nel caso di 1 positivo in classe scatterà la quarantena per tutta la classe.
Per la fascia delle scuole primarie
Nel caso di 2 positivi scatterà la quarantena per tutta la classe (7 giorni).
Per la fascia degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, con 1 solo caso Covid è prevista la sorveglianza stretta; dai 2 casi, scatterà il testing per i vaccinati e la quarantena per non vaccinati; dal quarto caso, tutti andranno in dad.
Sembra scontato il via libera alla
terza dose dal 10 gennaio per i ragazzi tra i 12 e i 17 anni