La carne sintetica è ormai prossimo futuro, tanto che da quest’anno potremmo arrivare a comprare nei supermercati la bistecca stampata in 3D dell'azienda spagnola NovaMeat, fondata dall'italiano Giuseppe Scionti. Gli ingredienti? Acqua, fagioli gialli, oli vegetali, aromi e alghe e, assicurano, con la stessa consistenza, aspetto e proprietà nutrizionali dei prodotti di origine animale.
La spagnola Novameat punta a venderle nei supermercati entro l'anno. Fonte: Facebook
Prodotta con microestrusione
Ma come si crea? Il procedimento si basa sulla microestrusione. Si tratta di un processo che dà vita ad una bistecca vegetale grazie a stampanti 3D partendo da fibre simil-muscolari unite a fibre di grasso. Queste vengono assemblate insieme con un sistema simile a quello delle stampanti 3D di uso comune.
Non solo per vegani
«È ormai fondamentale mangiare meno carne, senza necessariamente diventare vegani, e cercare soluzioni più sostenibili», ha precisato Scionti, che studiando bioingegneria per applicazioni biomediche e veterinarie, si è reso conto che le stesse procedure avrebbero potuto essere applicate ai sistemi alimentari.
Un mercato d’interesse
Cresce così la sperimentazione di prodotti a base di carne coltivata in laboratorio. Lo scorso anno, l'azienda israeliana Future Meat, che produce in laboratorio prodotti a base di pollo, agnello e manzo, ha raccolto 347 milioni di dollari in un round di finanziamento. Anche Aleph Farms ha raccolto 105 milioni di dollari, così come Redefine Meat ha raccolto 29 milioni di dollari. Tyson Foods, uno dei più grandi produttori di carne d'America, ha partecipato al finanziamento di Future Meat. Un mercato che interessa anche i vip come Leonardo DiCaprio e Bill Gates.