Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
sabato 23 novembre 2024  | aggiornato alle 09:33 | 109182 articoli pubblicati

Siad
Siad

Cursano (Confcommercio Toscana): Bene l'ospitalità on the road. Punire chi abusa dei dehor

Il presidente dell'associazione spinge sulla possibilità per bar e ristoranti di sfruttare (gratuitamente) gli spazi pubblici esterni, a patto che tutto avvenga nel decoro e nel rispetto dei luoghi

 
30 settembre 2021 | 15:36

Cursano (Confcommercio Toscana): Bene l'ospitalità on the road. Punire chi abusa dei dehor

Il presidente dell'associazione spinge sulla possibilità per bar e ristoranti di sfruttare (gratuitamente) gli spazi pubblici esterni, a patto che tutto avvenga nel decoro e nel rispetto dei luoghi

30 settembre 2021 | 15:36
 

La pandemia ha avuto due effetti nettamente opposti sui centri delle città: da un lato ha spinto i residenti a cercare casa più in periferia, dove gli spazi sono maggiori e il verde più verde (in Italia, come all’estero, basti pensare che da Parigi stanno “fuggendo” 50mila persone); dall’altro ha portato bar e ristoranti sulla strada, grazie agli ormai diffusissimi dehors che hanno invaso marciapiedi e pezzettini di strada.

L’ago della bilancia si è spostato più sull’aspetto negativo della vicenda perché le città sono sempre più a rischio desertificazione (anche a causa della mancanza di turisti) ma del buono da salvaguardare, curare, far crescere, coltivare e tenere come nuova normalità, quindi strutturale, c’è.

Piacciono i dehor in città Cursano (Confcommercio Toscana): Bene l'ospitalità on the road. Punire chi abusa dei dehor

Piacciono i dehor in città

 

Bene l'ospitalità on the road

L’idea di aprire i pubblici esercizi all’esterno non può che far bene al movimento e ad una nuova idea di città. Certo, farlo d’estate è un conto, replicarlo d’inverno con temperature che invitano meno a stare all’aperto, un altro. Però anche su questo ci si può attrezzare per fare un altro salto di qualità e trovare quelle soluzioni troppo spesso accantonate, sovrastate da polemiche e problemi continui messi sul piatto che hanno ulteriormente danneggiato l’economia (e l’immagine) del settore.

 

 

È d’accordo Aldo Cursano, vicepresidente vicario di Fipe e presidente della Confcommercio Toscana nelle cui vesti, spiega: «Accanto alle tante conseguenze negative che ha portato la pandemia, ce ne sono probabilmente alcune altre che ci possono insegnare qualcosa. Per esempio, la riscoperta delle nostre città e di un nuovo modo di viverle. La possibilità concessa a tutti i pubblici esercizi di allestire uno spazio esterno per servire i clienti - e recuperare un po’ di quanto perduto a causa delle chiusure forzate - ha regalato un colpo d’occhio spesso vivace e accogliente alle nostre piazze, ben diverso da quel vuoto desolante e silenzioso che avevamo sperimentato nei mesi più duri della segregazione anti-pandemica».

 

Fermare chi se ne approfitta

«Certo - prosegue - qualcuno se ne è approfittato, forse preso dalla necessità di lavorare in qualche modo, e ha dilagato mettendo tavolini in ogni dove, su strade e marciapiedi, di fronte alle vetrine dei negozi e ai piedi dei monumenti. È chiaro che da questi eccessi si deve tornare indietro, ma per farlo basta ristabilire le regole. Tornare tout court alla “normalità” pre-pandemica, invece, spazzando d’un colpo quanto di buono è venuto fuori in questi mesi sul fronte dell’ospitalità, sarebbe un errore imperdonabile. L’importante è, in ogni caso, non perdere come riferimento irrinunciabile per le nostre azioni i valori dell’estetica, del decoro e della sicurezza, dai quali noi non intendiamo prescindere. Partiamo da questi valori per eliminare le storture. Ma andiamo avanti con questo nuovo modello di ospitalità “on the road”, che apre i locali alla città e nel segno dell’incontro toglie i confini tra spazi chiusi e spazi aperti».

Aldo Cursano Cursano (Confcommercio Toscana): Bene l'ospitalità on the road. Punire chi abusa dei dehor

Aldo Cursano

 

Serve un progetto complessivo

Chiaro che buona parte di questa “buona pratica” proseguirà se le amministrazioni comunali continueranno a garantire gli spazi pubblici a bar e ristoranti gratuitamente. Lungo tutta l’Italia sono stati tanti gli scontri, i più hanno concesso questo “bonus” fino a fine 2021; la speranza è che si confermi, appunto, ma nell’ambito di un progetto più articolato di ristrutturazione delle città. Dare spazio a bar e ristoranti togliendolo ai parcheggi, ai marciapiedi, ai pedoni o ai ciclisti rischia di dare adito a proteste (in parte giustificate) allontanando ulteriormente dal centro i pochi residenti che ancora scelgono di restare. Basta tracciare una strada, che sia coerente con la nuova normalità, fatta di centri storici pedonalizzati e voglia di vivere una colazione, un aperitivo, un pranzo all’aperto. Magari davanti al miglior monumento della propria città.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Molino Dallagiovanna
Caviar Giaveri

Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Molino Dallagiovanna

Caviar Giaveri
Beer and Food
Julius Meiln