Cosa succede quando uno chef mette ai fornelli alcuni blogger e giornalisti per far conoscere la qualità e il sapore del baccalà islandese? Nascono degli sfiziosi abbinamenti preparate dai provetti cuochi, alcuni di essi molto bravi, assistiti dalla paziente brigata del ristorante ‘l Birichin di Torino dello chef Nicola Batavia.
Una delle ricette amatoriali preparate da blogger e giornalisti con l'aiuto di chef Batavia
Le ricette di blogger e giornalisti, con l'aiuto di Nicola Batavia
Ecco le ricette:
- Tartara di baccalà islandese, bacche di goji, aceto di mele, uova di quaglia e le sei salse; Risotto mantecato di baccalà islandese, latte di mandorla, pesche e croccante;
- Cubo croccante di baccalà islandese, fichi, foie gras, ristretto di vitello e caramello al Barolo chinato;
- Cannolo di baccalà islandese ripieno di crostacei, Tzatziki all’aceto di lamponi e pane al verde;
- Ravioli trasparenti di baccalà islandese, salsa all’uovo e guanciale;
- Scaloppa di baccalà islandese al burro, asparagi, ristretto di faraona e pop corn di amaranto; Parmigiana fake: parmigiana di melanzane ripiena di baccalà islandese mantecato.
L'evento organizzato dal Consorzio del baccalà l'Islandese
L'occasione è stata soprattutto un momento di informazione per conoscere alcuni segreti del baccalà e per imparare a cucinarlo con un pizzico di creatività. Un evento nato in collaborazione con il Consorzio del baccalà islandese, un unione di produttori islandesi che desiderano promuovere sui mercati internazionali questo prodotto, ottenuto seguendo una rigida autoregolamentazione che si affianca alla certificazione di pesca sostenibile.
Il gruppo di blogger e giornalisti che si è cimentato con il baccalà islandese
Dall'isola dei ghiacci a Torino, il viaggio del merluzzo
Il merluzzo occupa un posto importante nell'identità islandese, tanto da essere stato usato come stemma nazionale dal 1415 fino al 1903. A Torino il Consorzio svolge attività formativa presso gli istituti alberghieri per sensibilizzare gli allievi all’utilizzo del merluzzo nordico, il Gadus Morhua. Molto del baccalà islandese viene venduto in Europa. L’Italia è uno dei mercati importatori principali anche se in Piemonte non si trova in molte ricette, perché ritenuto un piatto adatto a quei periodi dell’anno in cui la religione prevede dall’asternersi dal consumo di carne. A Torino in zona Vanchiglia, nel 2007, Fabio Montagna ha aperto il Bacalhau, un punto di riferimento per gli appassionati di merluzzo dove viene utilizzato solo baccalà islandese.