Vino annacquato e insetti a tavola al posto del tagliere di salumi. Che sta succedendo? Con una serie di decisione,
l'Unione Europea sta sconvolgendo le abitudini di consumo dei cittadini
mettendo a repentaglio il patrimonio di produzioni agroalimentari Made in Italy in nome di una maggiore sostenibilità per il Pianeta e la salvaguardia della salute. Una prospettiva che ha fatto scattare
l'allarme di Coldiretti: «Una corretta alimentazione non può prescindere dalla realtà produttiva storica e culturale locale che si è consolidata nei secoli e custodita nel tempo da generazioni di agricoltori».
L'Efsa ha dato il via libera alla commercializzazione delle tarme della farina essiccate
La salute dei cittadini al centro delle incomprensioni
Il pomo della discordia è il
"Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei" proposto dall'Unione Europea e che
prevede l'introduzione di etichette per scoraggiare l'assunzione di prodotti considerati nocivi per la salute. Fra questi, vino e carne rossa, sopratutto insaccati. Più nello specifico, la Commissione Europea proporrà l'applicazione di un’indicazione obbligatoria della lista degli ingredienti e delle indicazioni nutrizionali sulle bevande alcoliche entro la fine del 2022 e degli allarmi salutistici entro la fine del 2023. Contestualmente,
la stessa Comunità Europea si impegna a favorire il passaggio a diete basate maggiormente su prodotti vegetali e con meno carne rossa trasformata.
Proposte che colpiscono il Made in Italy agroalimentare, a partire dal vino
Il risultato? Una serie di
decisioni che, di fatto, squalificano il Made in Italy. A partire dal vino. «L’introduzione della
dealcolazione parziale e totale come nuove pratiche enologiche rappresenta un grosso rischio e un precedente pericolosissimo e che metterebbe fortemente a rischio l’identità del vino italiano e europeo, anche perché la definizione “naturale” e legale del vino vigente in Europa prevede il divieto di aggiungere acqua», ha affermato il presidente della Coldiretti,
Ettore Prandini. A rischio una delle principali voci dell’export agroalimentare nazionale che, complessivamente, sviluppa un fatturato di oltre 11 miliardi in Italia e all’estero.
La preoccupante novità arriva peraltro in un
momento difficile per il settore per il drammatico crollo del consumo di vino Made in Italy all’estero che raggiunge il minimo storico da oltre 30 anni per effetto del calo del 20% nelle esportazioni nel 2021, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat.
Vino annacquato? Per Coldiretti mette a rischio l'export italiano
Insetti a tavola? Agli italiani non piace l'idea
Poi c'è la questione degli
insetti per consumo alimentare. L'Efsa, l'agenzia per la sicurezza alimentare europea, ha dato
disco verde alla commercializzazione come alimento delle
larve gialle essiccate del tenebrione mugnaio, meglio note come tarma della farina. Si tratta del primo via libera di questo tipo. L’autorizzazione riguarda la possibilità di utilizzare l’insetto intero essiccato sotto forma di snack e come farina ingrediente in una serie di prodotti alimentari. «La novità - sottolinea Coldiretti -
non piace però al 54% degli italiani contrari agli insetti a tavola mentre sono indifferenti il 24%, favorevoli il 16%, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè».
Nutriscore ed etichette: «Stop alle informazioni fuorvianti»
Seppure meritevole e sostenibile, insomma, la scelta dell'Ue di aprire agli insetti a tavola dovrà farne di strada per affermarsi. Ma questo, si spera, dovrebbe avvenire senza mettere in cattiva luce gli alimenti della tradizione. Cosa che, con
i sistemi di etichettatura nutriscore e a semaforo, rischia di «escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta», puntualizza Coldiretti. Come a dire: corretta alimentazione sì, ma senza decisioni semplicistiche che finirebbero solo per ingannare i consumatori.