Dall’Umbria agli uffici del ministero per le Politiche agricole e forestali, le tematiche del turismo enogastronomico trovano casa nel tavolo di lavoro creato da Federazione Italiana delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori, Associazione Città del Vino, Associazione Città dell’Olio, Movimento Turismo del Vino, Movimento Turismo dell’Olio e Unione Italiana Vini. E “benedetto” dall’incontro con il sottosegretario Gian Marco Centinaio.
Sei associazioni di categoria hanno dato vita al Tavolo del Turismo Enogastronomico
Dal "Patto di Spello" al Governo, nuove sinergie in vista
La firma sull’
accordo di collaborazione ha visto per la prima volta le più importanti organizzazioni del settore del turismo enogastronomico mettere a punto un
piano condiviso con l’obiettivo di superare il terribile momento di crisi e, soprattutto, di preparare nel migliore dei modi la ripartenza post pandemia. Ufficialmente, si tratta dell’
istituzionalizzazione del “Patto di Spello” firmato dalle stesse realtà di categoria a novembre 2020 per
«lavorare insieme su progetti strategici per il Paese ed essere protagonisti di una interlocuzione costante con gli organi decisori sia a livello di governo che regionali, stia cominciando a dare frutti importanti», ha ricordato il capodelegazione e presidente della Strada dell'Olio Dop Umbria e della Federazione Nazionale delle Strade dei Vini, dell'Olio e dei Sapori,
Paolo Morbidoni.
Un'immagine dell'incontro tenutosi online il 5 maggio
Obiettivo: promuovere le eccellenze enogastronomiche Made in Italy
L’obiettivo comune a tutti gli attori coinvolti è quello di
sfruttare l’imminente ripresa del turismo (facilitata dall’introduzione del certificato verde a livello nazionale valido anche per i turisti extra-Ue che vorranno visitare l’Italia)
per far conoscere ancor di più le eccellenze enogastronomiche del Made in Italy; vero e proprio fenomeno di attrazione,
come confermato dal Rapporto sul turismo enogastronomico in Italia 2021. «
Siamo una realtà composita che ha superato gli interessi singoli a favore di un comune intento derivante dalla consapevolezza del complesso universo che rappresentiamo. Il nostro settore è strategico e
chiediamo di essere considerati un interlocutore privilegiato che possa contribuire alla maggiore sintonia tra privato e pubblico. Ci auguriamo di poter avviare una consultazione permanente con referenti istituzionale con cui poterci confrontare e ai quali fornire supporto ed esperienza», si legge nella nota diramata all’indomani della creazione del tavolo di lavoro.
Dalla legge sull'oleoturismo alla digitalizzazione: i temi
Apprezzamento per l’iniziativa e per la rapidità della stessa è arrivata dal sottosegretario Centinaio che ha sottolineato l’assoluto
bisogno di concretezza e necessità di accelerare, anche in vista dell’imminente stagione turistica estiva. Occorre trasferire al Ministero la necessità di considerare la voce del turismo enogastronomico come fondamentale; a partire dall’attuazione della
legge sull’oleoturismo. Quello dell’oleoturismo, però, è solo una piccola parte dei
temi da affrontare: dalla promozione alla digitalizzazione, dalle infrastrutture alla formazione professionale, dalla tutela ambientale alla comunicazione, passando per un portale nazionale dedicato e la creazione di un protocollo sulla cura e manutenzione del paesaggio, l’ideazione di una segnaletica puntuale, la rivalutazione dei nostri bellissimi borghi i progetti non mancano.
«Gli argomenti trattati sono stati moltissimi e tutti di grande interesse – hanno concluso i componenti del Tavolo del Turismo enogastronomico - ma per noi è stato
fondamentale il fatto di aver sentito vicino il Governo che ha evidentemente compreso il nostro ruolo che in questo momento è quello di rappresentare milioni di Italiani e un sistema variegato fatto di artigiani del gusto, di imprenditori, di agricoltori, di comuni, di ristoratori e albergatori.
Il turismo e l’enogastronomia, soprattutto quando si uniscono in questo straordinario binomio,
sono la spina dorsale del nostro Paese».