Questa volta la
manifestazione di protesta dei ristoratori uniti sotto l'hashtag
#IoApro ha fatto flop. I ristoratori sono tornati in piazza contro le chiusure, a Roma, ma sono state
solo poche le decine i partecipanti che si sono trovati in piazza del Popolo. «Se gli italiani scendono in piazza a centinaia e
migliaia per la squadra del cuore, dovrebbero farlo anche per i diritti e per il proprio lavoro», ha detto uno degli organizzatori.
I manifestanti scesi in piazza a Roma
Festeggiare per l'Inter e protestare per la perdita del lavoro
Il chiaro riferimento è alla festa dei tifosi dell'Inter andata in scena domenica con
30mila tifosi assembrati in piazza Duomo contro ogni regola anti-contagio. A guardare da una parte a quegli episodi e dall'altra a quanto
successo nelle precedenti manifestazioni di #IoApro che a tratti poco avevano a che fare con la crisi della ristorazione verrebbe da dire che, forse, si potrebbe trovare una
via di mezzo per far valere le proprie ragioni.
Come premettiamo sempre, la comprensione per il
disagio di imprenditori e dipendenti che da un anno e oltre faticano a lavorare è massima, come è massima la lucidità nel rendersi conto che
un conto è manifestare perchè manca il lavoro e un altro è radunarsi perchè la propria squadra del cuore ha vinto lo scudetto. Tuttavia se l'obiettivo dei ristoratori è quello di far valere le proprie ragioni bisognerebbe pensare ad un modo di dialogare più razionale, anche perchè le infiltrazioni politiche che
portano poi anche a scontri con le forze dell'ordine sono sempre in agguato.
La speranza, in tutto questo, è che la
cronotabella stilata dal Governo che punta a riaperture maggiori e anche anticipate
possa far dimenticare tutti questi episodi spiacevoli.