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Coprifuoco: da mercoledì 19 maggio scatta alle 23. Ristoranti, dall'1 giugno cena al chiuso

Importanti novità su riaperture e coprifuoco che passa alle 24 dal 7 giugno e verrà cancellato dal 21. Nei ristoranti, clienti in sala a pranzo e, soprattutto, a cena a partire dall'inizio di giugno. In caso di zona bianca, la limitazione alla circolazione notturna potrà essere eliminata dal primo giugno. Cambiamenti anche per catering, banqueting e palestre

17 maggio 2021 | 18:37
Ristoranti aperti anche a cena al chiuso dall'1 giugno Coprifuoco: dal 18 maggio alle 23 Ristoranti, dall'1 giugno liberi tutti
Ristoranti aperti anche a cena al chiuso dall'1 giugno Coprifuoco: dal 18 maggio alle 23 Ristoranti, dall'1 giugno liberi tutti

Coprifuoco: da mercoledì 19 maggio scatta alle 23. Ristoranti, dall'1 giugno cena al chiuso

Importanti novità su riaperture e coprifuoco che passa alle 24 dal 7 giugno e verrà cancellato dal 21. Nei ristoranti, clienti in sala a pranzo e, soprattutto, a cena a partire dall'inizio di giugno. In caso di zona bianca, la limitazione alla circolazione notturna potrà essere eliminata dal primo giugno. Cambiamenti anche per catering, banqueting e palestre

17 maggio 2021 | 18:37
 

Con l’incontro della cabina di regia del 17 maggio e il successivo Consiglio dei ministri, il processo che porterà il Governo alla rimozione delle limitazioni alle attivitità economiche accelera. Per la gioia di bar, ristoranti, operatori di catering e banqueting. Ma anche: palestre, piscine, centri commerciali, discoteche e parchi divertimento. Primo passo: cambiano le regole del coprifuoco. La limitazione alla circolazione nottura passa dalle 22 alle 23 dal 19 maggio. Dal 7 giugno in poi, un altro scatto in avanti per raggiungere le 24. Mentre dal 21 giugno dovrebbe venire definitivamente cancellato (a meno che non si sia in zona bianca, livello che dà diritto alla cancellazione del coprifuoco dall'1 giugno). Modifiche che incidono anche sul calendario di ripresa delle attività con importanti anticipazioni per i ristoranti: a cena (oltre che a pranzo) dall'1 giugno anche al chiuso.

Ristoranti aperti anche a cena al chiuso dall'1 giugno Coprifuoco: dal 18 maggio alle 23 Ristoranti, dall'1 giugno liberi tutti
Ristoranti aperti anche a cena al chiuso dall'1 giugno


Cambia il coprifuoco: dal 19 maggio alle 23, poi graduale eliminazione

Dopo il monitoraggio del 14 maggio che ha riportato tutta l’Italia in zona gialla (a eccezione della Valle D’Aosta che è rimasta arancione) e il pressing delle forze politiche e delle categorie produttive, si è trovata l’intesa sul coprifuoco. Passaggio quanto mai necessario dal momento che la misura risulta essere una delle principali difficoltà per l’Horeca, settore su cui comincia a farsi sentire anche la pressione della domanda turistica, con gli stabilimenti balneari tornati attivi dal 15 maggio. La soluzione, dopo settimane di discussione, è quella di allungare di un’ora la possibilità di circolare arrivando alle 23.00 a partire dal 19;maggio. Questo almeno per due-tre settimane così da monitorare l'eventuale impatto della misura sulla curva della pandemia. Dal 7 giugno il limite alla circolazione notturna viene fatto scattare dalle 24.00. Infine, dal 21 giugno e in base ai dati dei contagi, potrebbe addirittura essere cancellato del tutto. Eccezion fatta per le Regioni che nel frattempo saranno diventate zona bianca e che potranno veder sospeso il coprifuoco dall'1 giugno. L'importanza dei dati epidemiologici è cruciale dal momento che, in caso di zona bianca, il coprifuoco può essere eliminato a partire dall'1 giugno. In ogni caso, la linea è sempre quella della cautela: «Possiamo proseguire con ragionata fiducia nel percorso delle riaperture graduali delle attività mantenendo ancora la necessaria prudenza. Con dati in miglioramento possiamo allentare il coprifuoco», ha detto il ministro alla Salute, Roberto Speranza.

Ristoranti: dall'1 giugno si torna finalmente a cenare al chiuso

Contestualmente, con il cambio delle restrizioni sulla libertà di circolazione notturna, cambiano anche gli orari di attività di bar e ristoranti: non più dalle 5 alle 18, ma 5-23/24 (facendolo così coincidere con lo stop alla circolazione). Margine temporale che può essere speso con più agio per organizzare in sicurezza il servizio serale al chiuso, aspetto che - insieme al meteo ballerino - aveva di fatto strozzato le possibilità di cenare all'aperto. Su questo fronto, l'accelerazione del Governo è evidente e risponde alle tante sollecitazioni della ristorazione. Sopratutto di quei pubblici esercizi (circa la metà del totale) che non dispongono di spazi esterni. Più nello specifico, dall'1 giugno si potrà ricevere i clienti all'interno del locale sia a pranzo che a cena. 


Il nuovo calendario delle riaperture

Oltre a questi due macro temi, coprifuoco e riapertura dei ristoranti a cena, in gioco ci sono tutta una serie di date. Come nel corso delle ultime settimane, anche stavolta Italia a Tavola prova a stilare un calendario delle possibili anticipazioni in attesa che la cabina di regia prima e il Consiglio dei ministri poi confermi il cronoprogramma.

Il calendario delle riaperture  Coprifuoco: dal 19 maggio alle 23 Ristoranti, dall'1 giugno cena al chiuso

Il calendario delle riaperture


21 maggio: monitoraggio Iss

A sette giorni di distanza dal monitoraggio del 14, quello del 21 sembra essere decisivo per le riaperture. In base ai dati acquisiti con il nuovo sistema di calcolo che tiene conto dell’incidenza dei casi come parametro per la determinazione del colore, si potrà evitare di avere nuove chiusure a fronte di un atteso rialzo dell'Rt atteso dopo le aperture concesse dal 26 aprile. Sarà stabilito anche un numero minimo di tamponi da effettuare, che sia proporzionale ai quattro livelli di incidenza: in zona rossa, che scatterebbe con oltre 250 casi Covid su 100mila abitanti, andrebbe effettuato un minimo di 500 tamponi. In arancione, tra i 150 e i 249 casi, il minimo è 250 test. In gialla, tra i 50 e 149 casi, se ne effettuano almeno 150 ogni 100mila abitanti. In bianca (fino a 49 a casi) almeno 100.

22 maggio: riaprono i centri commerciali nel weekend

Dopo le proteste, l’ultima è avvenuta martedì 11 maggio in 1.200 gallerie commerciali, si potrà tornare a frequentare anche i centri commerciali nel weekend così come già avviene nel resto della settimana.

24 maggio: riaprono le palestre

Dopo una lunghissima chiusura, si può tornare ad allenarsi in palestra; al chiuso quindi. A livello di regole, si dovranno tenere due metri di distanza fra gli utenti all'interno di locali in cui sia garantito il ricambio d'aria senza ricircolo. Per l'accesso devono essere predisposti percorsi di entrata e uscita diversi. Se non si esegue l'esercizio, si deve indossare la mascherina. Per quanto riguarda la gestione degli spogliatoio, fatto salvo l'invito a presentarsi già cambiati per l'attività fisica, gli indumenti non possono essere lasciati negli spazi comuni ma conservati nel proprio zaino o in appositi contenitori sigillati. A discrezione del titolare della palestra il divieto o meno all'utilizzo delle docce.

Niente da fare invece per le piscine al chiuso che riapriranno solo dall'1 luglio.

1 giugno: si cena al chiuso e si ritorna a consumare il caffè al bancone

Finisce l’incubo delle chiusure (e dei dehors) per bar e ristoranti che ora possono tornare ad ospitare i clienti in sala sia a pranzo che a cena. Decade così la limitazione presente nel precedente decreto che fissava le regole fino al 31 luglio e in cui per l’attività principe della ristorazione non era ancora stata indicata una data certa. All'interno dei locali i tavoli vanno sistemati almeno a un metro di distanza l'uno dall'altro, quattro clienti massimo allo stesso tavolo a e meno che non siano parte dello stesso gruppo famigliare, obbligo di utilizzare la mascherina quando non si è seduti al tavolo. Inoltre, si deve favorire la consultazione di menu digitali (o monouso) e il pagamento con strumenti cashless.

Sempre l’1 giugno riprendere anche il servizio al bancone interno del bar. Anche qui con distanza minima di un metro fra un avventore e l'altro. Un dettaglio non indifferente che, come ha sottolineato Fipe, salverebbe fatturati e sostenibilità ambientale con il recupero del 40% degli incassi giornalieri e la diminuzione delle 30 tonnellate di rifiuti di plastica prodotti al giorno fra bicchierini, bustine e cucchiaini.

In questa data riaprono gli stadi. All'ingresso e all'interno dell'impianto si dovrà mantenere il distanziamento al momento e controllare che la stessa misura venga osservata al momento del deflusso. Obbligatorio indossare la mascherina. L’acquisto dei biglietti dovrà avvenire con modalità online. In generale, la presenza di pubblico dovrà rispettare una capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore a 1.000 persone all’aperto e 500 al chiuso. Regola quest'ultima che vale per i palazzetti dello sport che riapriranno però dall'1 luglio.

7 giugno: nuovo cambio d'orario per il coprifuoco

Se confermato il processo di revisione del coprifuoco, dopo il primo allentamento del 19 maggio, dovrebbe arrivarne un secondo alle 24.00 che spingerebbe verso una futura cancellazione della norma a fine giugno.

Senza mascherina all'aperto? La cifra da raggiungere sono i 30 milioni di vaccinati Coprifuoco: dal 18 maggio alle 23 Ristoranti, dall'1 giugno cena al chiuso

Senza mascherina all'aperto? La cifra da raggiungere sono i 30 milioni di vaccinati


15 giugno: si possono organizzare le feste di matrimonio e i congressi

Data da segnare in calendario per tutti gli sposi che dopo mesi di rinvii e incertezze possono coronare il desiderio di festeggiare il proprio matrimonio con un ricevimento. Prospettiva che rappresenterebbe un ritorno alla vita per le attività di catering e banqueting ferme da molti mesi e che non fosse stato confermato l'anticipo della data avrebbero dovuto attendere il primo agosto per tornare a lavorare.

«Finalmente una buona notizia – ha dichiarato il presidente di Anbc, Paolo Capurro dopo l’incontro con il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa - Dopo più di un anno di restrizioni una luce in fondo al tunnel. Confidiamo in una riconferma da parte della Cabina di Regia. Si tratta certamente di un segnale importante da parte delle Istituzioni che, alla luce delle riaperture di quest’ultimo periodo, hanno deciso di allentare la stretta anche sul nostro martoriato comparto».

L'idea è quella di aprire ai ricevimenti solo agli ospiti in possesso di green pass, quindi: vaccinati, guariti dal Covid oppure in possesso di un test negativo effettuato non oltre 48 ore prima dell’evento. Sul tema si è espresso lo stesso Costa: «Per i tamponi richiesti dal green pass va presa in considerazione l’ipotesi della gratuità, per non creare disuguaglianze tra i cittadini». Stesse misure anche per la ripresa dei congressi.

Aprono anche i cancelli dei parchi divertimento. Dopo il flash mob di Roma con tanto di mascotte al seguito, gli operatori dei parchi di divertimento hanno vinto la battaglia sull’anticipo «perché la stagione è già compromessa e dopo i danni economici che abbiamo subito e i posti di lavoro che sono stati persi dobbiamo recuperare e consentire prima possibile l’ingresso delle persone nelle nostre strutture».

Dal 15 giugno via alle feste di matrimonio con green pass Coprifuoco: dal 18 maggio alle 23 Ristoranti, dall'1 giugno cena al chiuso

Dal 15 giugno via alle feste di matrimonio con green pass


1 luglio: alle terme liberamente; riprendono fiere, congressi e convegni

Agli stabilimenti termali si potrò finalmente tornare per rilassarsi e godersi gli effetti benefici di spa e trattamenti. Decade, infatti, il divieto di ingresso alle terme per chiunque non abbia una necessità medica, curativa. Allentamento che potrebbe portare, allo stesso modo, anche alla riapertura delle piscine al chiuso.

E sempre per la gioia di catering e banqueting, riprendono anche le attività convegnistiche fieristiche che, sebbene in estate siano meno frequenti, gettano le basi per il picco che ci si attende da settembre in poi.

31 agosto: scade il decreto in atto. E le discoteche?

Scade il decreto introdotto il 26 aprile. Resta però sul tavolo la questione discoteche. A Gallipoli e a Milano, la Silb (l’associazione che raggruppa i titolari di locali da ballo) è pronta a organizzare degli eventi-test sulla scorta di quanto già avvenuto ad Amsterdam, Liverpool e Barcellona.

Mascherine: sì o no?

Ma l’ulteriore fase di aperture sarà con o senza mascherina? Il tema, viste le scene di Londra e New York, dove gli avventori di pub, ristoranti e locali pubblici hanno cominciato a incontrarsi e riabbracciarsi grazie all’avanzamento della campagna vaccinale, si fa sentire anche in Italia. Nei giorni scorsi, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri aveva posto il raggiungimento dei 30 milioni di vaccinati come cifra simbolo per tornare a circolare all'aperto senza mascherina. Attualmente, siamo a 27,4 milioni di dosi somministrate e 8,6 milioni di persone immunizzate.

Sul tema si è espresso anche Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza, a Sky Tg24: «Due persone vaccinate che hanno avuto la copertura possono non indossare la mascherina. Tutti gli altri sì. Anche se una persona non vaccinata è in presenza di persone vaccinate, è bene che il vaccinato la porti». Insomma, «bisogna stare attenti, ma è chiaro che bisogna essere razionali. In uno spazio aperto da soli, se si fa jogging o una passeggiata in campagna, non ha senso portare la mascherina. Nel momento in cui ci si affolla, invece sì. Abbiamo visto le immagini delle cerimonie nel Gange in cui erano attaccati uno all’altro. Non è il caso delle nostre spiagge», ha concluso Ricciardi.

Il bollettino del 17 maggio

Scendono ancora i positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore: sono 3.455 i casi registrati, mentre ieri erano stati 5.753. Sono invece 140 i morti, 93 erano stati ieri. Crollano, per effetto del weekend, i tamponi effettuati che sono appena 118.924 per un tasso di positività del 2,9%.




© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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