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Coprifuoco, riaperture e sostegni: ristoratori costretti ad attendere

Il Governo procede con cautela sui dossier legati all'allentamento delle restrizioni. La data del 17 per la revisione del coprifuoco sembra allontanarsi; novità dal 24 maggio? Sul tavolo anche le date relative a banchetti di matrimonio. Draghi: «Il wedding deve avere pazienza. Pronti aiuti per 200 milioni»

di Nicola Grolla
12 maggio 2021 | 12:01
Ristoratori e non solo ancora costretti ad attendere. La decisione sul coprifuoco si allontana Coprifuoco, riaperture e sostegni: ristoratori costretti ad attendere
Ristoratori e non solo ancora costretti ad attendere. La decisione sul coprifuoco si allontana Coprifuoco, riaperture e sostegni: ristoratori costretti ad attendere

Coprifuoco, riaperture e sostegni: ristoratori costretti ad attendere

Il Governo procede con cautela sui dossier legati all'allentamento delle restrizioni. La data del 17 per la revisione del coprifuoco sembra allontanarsi; novità dal 24 maggio? Sul tavolo anche le date relative a banchetti di matrimonio. Draghi: «Il wedding deve avere pazienza. Pronti aiuti per 200 milioni»

di Nicola Grolla
12 maggio 2021 | 12:01
 

Alla fine, Mario Draghi è riuscito a smarcarsi dal pressing di Regioni, ministri e categorie produttive e commerciali. Sui temi del coprifuoco, del calendario delle riaperture e degli aiuti a fondo perduto per le attività costrette alla chiusura dalla pandemia ha vinto la linea di cautela del presidente del Consiglio. Solo dopo il monitoraggio del 14 il Governo valuterà possibili modifiche. Che, a questo punto, potrebbero entrare in vigore dopo il 17 maggio (forse già dal 18 o al più tardi il 24 maggio?), data da tutti auspicata per gli allentamenti sulle misure di restrizione. Mentre per gli aiuti economici, dopo l’accordo di massima raggiunto ieri sul doppio binario dei ristori (una prima parte subito la seconda a fine anno calcolata sulle perdite di bilancio), bisogna fare le opportune verifiche sulla liquidità a disposizione; che per ora è fissata a 14 miliardi di euro.

Ristoratori e non solo ancora costretti ad attendere. La decisione sul coprifuoco si allontana Coprifuoco, riaperture e sostegni: ristoratori costretti ad attendere
Ristoratori e non solo ancora costretti ad attendere. La decisione sul coprifuoco si allontana


Coprifuoco, il Governo prende tempo

Sul coprifuoco, il pressing del centrodestra al Governo (Lega e Forza Italia) si è saldato con le richieste che provengono dalle Regioni (che oggi si incontrano nella Conferenza degli enti locali). Ma il Governo ha deciso di rimandare il dossier. Le opzioni in campo sono tre: spostamento alle 23.00 dell’entrata in vigore del divieto di circolazione, allungamento alle 24.00 oppure totale cancellazione della misura. Al momento, la prima possibilità è quella più quotata. «Oggi le cose vanno meglio e Draghi aveva detto che a metà maggio avrebbe fatto una verifica. Se le cose vanno meglio, è una cosa intelligente allungare il coprifuoco», ha rilanciato ancora Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, su RaiTre. Lo stesso ha poi puntualizzato però che «quando la politica si mette a polemizzare su un’ora in più o in meno per prendere un voto in più non fa il bene per le categorie economiche che dovrebbe aiutare e difendere. Dico che il governo Draghi ha fatto bene fino a oggi. Ha usato un principio di precauzione. Io volevo le 23, ma ho capito bene perché hanno detto 22: per evitare il tana libera tutti».

Una risposta indiretta a Matteo Salvini, leader della Lega e Mariastella Gelmini, ministra agli Affari regionali che avevano richiamato il Governo a rispettare la promessa di un tagliando a metà mese. «Il Governo si era impegnato a rivedere il calendario delle riaperture a metà maggio e poiché la data è arrivata dobbiamo discuterne entro la fine di questa settimana», ha ribadito la ministra. «Conto che questa sia la settimana di un positivo, graduale e sicuro ritorno alla normalità, al lavoro. Al chiuso e all’aperto, alla mattina e alla sera. I dati sono positivi, gli italiani dimostrano buonsenso. Aumentano guariti e vaccinati, diminuiscono i ricoverati e i contagiati. Spero proprio che si prenda atto che la situazione è sotto controllo e si restituisca il diritto al lavoro e alla libertà», ha sostenuto Salvini.

«Credo ci sia il margine per uno slittamento dell’orario di restrizione degli spostamenti. Se saranno le 23 o le 24 è una scelta che spetta alla politica», ha tagliato corto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità, su Rai 3.



Non è solo una questione di orario, ma di ricavi

Secondo uno studio di Confcommercio Milano, Lodi e Brianza focalizzato sulle attività di somministrazione, lo spostamento del coprifuoco alle 23.00 vale una crescita di ricavi per bar e ristoranti di 18,6 milioni di euro. Nel caso di spostamento alle 24.00, il guadagno sarebbe di 33,6 milioni di euro. Per non parlare del turismo che, in attesa del green pass, sta programmando la stagione estiva e inizia già ad accogliere i primi turisti che si scontrano con limitate possibilità di svago alla sera. Più alto il calcolo di Confcommercio Lombardia che tiene conto di tutte le attività di somministrazione della Regione: con lo spostamento alle 23.00 si recupererebbero circa 40 milioni che diventerebbero 67 nel caso di allungamento alle 24 della possibilità di circolazione senza autogiustificazione. Numeri che schizzerebbero ancor più in alto (rispettivamente a 216 e 365 milioni di euro) nel caso in cui alla modifica del coprifuoco fosse aggiunta anche la possibilità di tornare a servire i clienti al chiuso.

Secondo Coldiretti, il superamento del coprifuoco (unito al ritorno al servizio all'interno dei locali) varrebbe 3,5 miliardi di euro al mese di fatturato per il settore dell'ospitalità. Allo stato attuale, infatti, solo la metà delle 360mila imprese presenti in Italia ha potuto riaprire sfruttando la possibilità di utilizzare uno spazio esterno. Una limitazione che ha trascinato, a cascata, l'intero sistema della agroalimentare con oltre 1 milione di chili di vino e cibi invenduti. I maggiori ostacoli si registrano nei centri urbani stretti tra traffico e asfalto, mentre nelle campagne, sottolinea la Coldiretti, ci si è organizzati per offrire agli ospiti degli oltre 10 mila agriturismi attività di ristorazione. Costoso per tutti è invece il limite fissato per il coprifuoco alle 22, perché riduce le presenze e impedisce i secondi turni. In un Paese come l'Italia dove 1/3 del budget delle vacanze viene destinata alla tavola, secondo la Coldiretti, le riaperture sono necessarie per garantire l'ospitalità turistica soprattutto dopo la decisione di revocare lo stato di emergenza per la pandemia dalla Spagna, principale concorrente del Belpaese tra le destinazioni turistiche.

Al momento, solo metà degli esercizi pubblici in Italia può utilizzare uno spazio esterno per il servizio al tavolo Coprifuoco, riaperture e sostegni: ristoratori costretti ad attendere
Al momento, solo metà degli esercizi pubblici in Italia può utilizzare uno spazio esterno per il servizio al tavolo


Dai banchetti nuziali al consumo al bancone, le altre questioni aperte

Sul tavolo, oltre al coprifuoco, c’è la questione riaperture. I nodi del confronto sono essenzialmente:
Alcune indicazioni sono arrivate dallo stesso Mario Draghi durante il question time alla Camera. In particolare per il settore del wedding: «Sui matrimoni è fondamentale avere pazienza, sulle riaperture l’approccio sarà graduale e le decisioni saranno prese in base all’andamento epidemiologico». E ancora: «Il governo resta vicino al settore come il wedding con lo stanziamento di 200 milioni per l'anno in corso e prevede ulteriori indennizzi nel nuovo decreto Sostegni la settimana prossima».

La battaglia delle mozioni

Nel frattempo al Senato, il centrodestra ha presentato una mozione per impegnare il Governo sull’anticipo delle riaperture previste per giugno e luglio. Stessi temi proposti anche dalla mozione di Fratelli d’Italia, sempre al Senato, in cui sono anche citati la decadenza dell’obbligo di utilizzare le mascherine all’aperto in assenza di assembramenti e la possibilità di fare visita a parenti e amici. Tutto ripreso anche nella mozione di Italia Viva, in cui si aggiunge la richiesta di accelerare sul green pass per il turismo.

La proposta di Sileri: «Aspettiamo 15 giorni». Riaperture dal 24 maggio?

«Resistiamo ancora qualche settimana e riapriremo anche i locali e i ristoranti la sera, anche al chiuso. Se continuiamo con questi numeri sui vaccinati, tra 15 giorni si potrà spostare il coprifuoco in avanti. Ora si può, possiamo allargare le maglie, prima i numeri non lo permettevano. Eravamo nel pieno della terza ondata. Stiamo andando incontro alla riapertura completa di tutte attività. Per la fine di giugno, con i numeri delle vaccinazioni a cui stiamo assistendo, dovremmo assistere alle riaperture che vediamo in Gran Bretagna», ha affermato a Domenica In il sottosegretario alla Salute, Piepaolo Sileri. Fatti i conti, per Sileri la data X è quella del 24 maggio.

Trovato l'accordo sul meccanismo degli aiuti a fondo perduto: una parte subito e il resto a fine anno Coprifuoco, riaperture e sostegni: ristoratori costretti ad attendere
Trovato l'accordo sul meccanismo degli aiuti a fondo perduto: una parte subito e il resto a fine anno


Decreto sostegni, accordo sul meccanismo del "doppio binario"

Per quanto riguarda gli aiuti a fondo perduto tanto attesi dai locali pubblici, la giornata di ieri ha sbloccato il tema del meccanismo di ristoro delle attività colpite dalle chiusure causa Covid. Nel dettaglio, si sarebbe optato per un mix tra le varie ipotesi sul tavolo con un meccanismo in due tempi: nuovi ristori subito, automatici, sulla base del fatturato, e la possibilità - per le imprese interessate - di ricevere un saldo a fine anno, ricalcolando le perdite sulla base dei dati dei bilanci o delle dichiarazioni dei redditi.

Tutte le attività che hanno ricevuto o stanno ricevendo in questi giorni i bonifici dall'Agenzia delle Entrate previsti dal decreto Sostegni (per perdite di fatturato almeno del 30% per aziende con un giro d'affari di massimo 10 milioni di euro l'anno), riceveranno l'equivalente in automatico. E sempre sulla base del fatturato potranno intanto richiedere - se sarà mantenuta l'impostazione delle prime bozze - un ricalcolo del periodo di riferimento (non solo il confronto fra aprile 2019 e aprile 2020 ma anche quello delle perdite medie mensili registrate dall'1 aprile 2020 al 31 marzo 2021). In più, una volta approvati i bilanci o effettuate le dichiarazioni dei redditi, le imprese interessate potranno poi chiedere un'ulteriore integrazione dell'indennizzo. La decisione finale è attesa per giovedì 13 o venerdì 14.

A confermarlo è il viceministro allo Sviluppo economico, Gilberto Picchetto Fratin a Radio24: «Il Dl Sostegni bis potrebbe arrivare dopodomani con uno slittamento fino al 30 giugno delle cartelle, un'esenzione Imu e Tosap da definire, probabilmente ci sarà uno stanziamento di 600 milioni per la Tari e una moratoria sui prestiti in conto capitale anche con un passaggio delle garanzie da 6 anni a 10 anni». In totale, il decreto dovrebbe prevedere 14 miliardi in aiuto a fondo perduto e 20-25 miliardi per le moratorie e il sostegno alla liquidità delle imprese. 

Il bollettino del 12 maggio

Sono 7.852 i nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore contro i 6.946 di ieri. I decessi odierni sono 262 (ieri sono stati 251). Per quanto riguarda i tamponi, il bollettino del 12 maggio riporta la cifra di 306.744 test effettuati (circa 20mila in più rispetto a ieri) per un tasso di positività del 2,6% in linea con quello registrato ieri.



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