Il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio ha ricevuto questa mattina al ministero Giuseppe Cristini, fondatore dell’Accademia del tartufo nel mondo e direttore dell’omonima rivista. Al centro dell’incontro le opportunità e i progetti che avranno al centro uno dei prodotti di eccellenza del Made in Italy agroalimentare.
Da sinistra, Giuseppe Cristini e Gian Marco Centinaio
Tra i progetti un albo professionale di cavatori di tartufo
«Il tartufo è a giusta ragione considerato re della tavola e può essere uno dei nostri ambasciatori nel mondo – ha evidenziato Centinaio -
Tra i progetti che vogliamo portare avanti c’è l’istituzione di un albo professionale di cavatori di tartufo (con
la cerca e la cavatura che potrebbe entrare nell’Unesco), una figura che nel nostro paese rappresenta un custode del bosco, un difensore della natura, che può essere una guida, un narratore di un territorio e dare così anche ulteriore spinta a un turismo enogastronomico che poggia sui pilastri della qualità e del rispetto della natura, che fanno la differenza fra i nostri tartufi e quelli di altri paesi. Per proteggere questa nostra ricchezza
lavoreremo anche ad accordi con i ristoratori».
Tante le opportunità per la filiera
«Il tartufo italiano – ha aggiunto Cristini – ha davanti a sé
tantissime opportunità: ambientali, culturali ed enogastronomiche. Un percorso che speriamo si concretizzi nella Dop Tartufo Italia. Finalmente al ministero abbiamo trovato un paladino del gusto e un alfiere del Made in Italy».