Il terzo aeroporto d’Italia, quello di Orio al Serio (Bg), festeggia il decennale dall’istituzione del nome “Il Caravaggio” scelto dallo scalo. Un’occasione per fare un bilancio di questi dieci anni che sono stati ricchi di successi e di una crescita esponenziale sia a livello di passeggeri che di merci.
L'aeroporto di Orio al SerioDa 7 a 13 milioni di passeggeri in 10 anniNel 2010,
l’aeroporto aveva chiuso l’annata con 7 milioni di passeggeri che sono diventati 13.257.000 a fine 2019. Poi però il buio della
pandemia con i viaggi che sono crollati e il traffico che ha subito un down significativo. L’attività dello scalo, soprattutto grazie al trasporto
merci, non si è mai fermata anche nel periodo più buio della pandemia (anche se si sono registrate
perdite per 20 milioni di euro), ma ora che bisogna ripartire dalle macerie lasciate servono soluzioni diverse.
Sanga resta presidenteLa prima novità riguarda la conferma che
Giovanni Sanga sarà ancora il presidente di
Sacbo, la società che gestisce “Il Caravaggio”. Un nodo sciolto dal diretto interessato durante la conferenza stampa organizzata per i festeggiamenti, un nodo che si era stretto negli ultimi mesi visto che Sanga è rientrato a metà febbraio in
Parlamento (nel Pd) come deputato dopo le dimissioni di
Maurizio Martina. «Settimana prossima - ha detto Sanga - presenterò le dimissioni da parlamentare, voglio continuare qui con questa squadra e con una realtà così importante come quella di Orio al Serio». Una scelta importante che rappresenta una premessa solida per una crescita ulteriore dell’aeroporto: se Sanga ha rinunciato ad una “
poltrona” parlamentare significa che crede fortemente nel lavoro di presidente di Sacbo e nel rilancio del turismo.
Passaporto vaccinale fondamentaleA proposito di rilancio Sanga ha anche posto l’accento sull’
importanza del passaporto vaccinale (il green pass), l’unico strumento che al momento rappresenta l’ancora di salvezza per il turismo e tutta la sua
filiera come anticipato da Italia a Tavola in tempi non sospetti. «Si tratta di un scelta interessante che può favorire la ripresa dei voli e degli scambi - ha detto il presidente - bisognerà tradurre le buone premesse in una formula che sia
condivisa a livello europeo, che sia digitale e molto semplice, snella in modo da far fluire il
movimento di turisti nei singoli scali in modo rapido».
Sulla questione però
Ryanair nei giorni scorsi si è dimostrata tiepida: «Sui voli Ryanair - ha spiegato il direttore commerciale della compagnia
Jason Mc Guinness - non sarà richiesto un passaporto vaccinale, perché riteniamo che sotto il libero movimento che è garantito in Europa non dovrebbero esserci questi
limiti».
Giovanni Sanga (Avionews)Per Orio al Serio la
posizione della compagnia aerea irlandese non è mai secondaria. Infatti lo scalo bergamasco è una delle
basi principali per Ryanair a livello mondiale con ulteriori investimenti fatti qui anche per quest’anno: 100 destinazioni raggiungibili per l’
estate 2021 con 20 aeromobili basati (uno in più) e una flotta che vanterà i 737, aeromobili in grado di garantire un risparmio di
carburante del 16% e di abbassare del 40% il
rumore.
Arriva anche Easy JetSempre a proposito di compagnie,
Easy Jet “finalmente” ha ceduto al fascino di Orio al Serio arrivando con alcuni aerei nello scalo bergamasco. «Dimostreremo massima disponibilità come facciamo con tutti - ha detto
Emilio Belingardi, direttore generale di Sacbo - ma come dico sempre gli aerei sono della compagnia e non dell’aeroporto per cui spetterà a loro investire e lavorare al massimo. Una sana competizione con
Ryanair? C’è già da 20 anni anche se a distanza».
I prossimi investimentiOrio al Serio insomma punta ad “aggredire” il futuro per quanto pieno di incognite. Per questo gli
investimenti saranno massicci: 60 milioni di euro sul piatto, di cui 30 già destinati alla costruzione di due
capannoni nell’area nord che saranno dedicati a tutta l’attività cargo. L’obiettivo infatti è quello di separare nettamente questo tipo di attività dal traffico passeggeri.
Ma Orio sta investendo anche in tutto quello che ruota attorno all’aeroporto. In progetto c’è un
hotel 4 stelle adiacente allo scalo per il quale sono stati stanziati 18 milioni di euro. In più diventerà il
primo aeroporto bike friendly con una pista ciclabile che arriverà fino all’ingresso e sarà collegata con altri percorsi provinciali.
Entro l’anno si stima di finire i lavori per l’ampliamento dell’ala
ovest che completerò un restyling iniziato nel 2015 con l’apertura di una nuova area Schengen e di una ricca area
commerciale. Per quanto riguarda l’area extra Schengen invece, il 16 luglio 2020 (a
50 anni dall’apertura dell’aeroporto) è stata inaugurata una nuova area
check-in con 33 postazioni. E ancora, un miglioramento del controllo bagagli in stiva che ha raggiunto standard qualitativi di 3° livello, uno dei maggiori.
Sanga infine ha un po’ glissato sul tema del collegamento ferroviario tra l’aeroporto e il centro di Bergamo spiegando che ci sono coinvolti tanti enti e che la competenza primaria spetta alle
Ferrovie dello Stato.