La carne finta si fa sempre più largo all'interno del foodservice. Grazie a un accordo strategico a livello globale con McDonald's e Yum! (holding che controlla brand del calibro di Kentucky Fried Chicken), Beyond Meat arricchirà i menu dei fast food con soluzioni alternative alla carne e a base vegetale.
Beyond Meat è specializzata nella produzione di carne finta a base vegetale
McDonald's lancia il McPlantLa partnership con McDonald's, della durata di tre anni, permetterà a Beyond Meat di fornire al colosso statunitense degli
hamburger gli ingredienti per la realizzazione del McPlant, un nuovo hamburger a base vegetale e in fase di sperimentazione in alcuni mercati selezionati. Questa sarà la prima di una (si spera) lunga lista di proposte
alternative. L'obiettivo dell'accordo, infatti, è quello di sviluppare ricette a base vegetale che possano considerarsi dei sostitutivi di pollo, maiale e uova.
«Uniremo l'approccio rapido all'innovazione di Beyond Meat con la forza del marchio McDonald's per introdurre nuovi e appetitosi
piatti a base vegetale sul menu. I consumatori li adoreranno», ha commentato sicuro
Ethan Brown, fondatore e ceo di Beyond Meat. Si conferma così un sodalizio iniziato nel 2019, quando la catena di fast food ha dato avvio alle sperimentazioni degli hamburger vegetali sul mercato canadese.
Yum!, pronti i test con tre brandPer quanto riguarda la
collaborazione con Yum!, invece, Beyond Meat sarà co-creatore di piatti proteici a base vegetale che potranno essere consumati esclusivamente nella rete vendita a marchio
Kfc,
Pizza Hut e
Taco Bell nei prossimi anni. L'accordo estende le precedenti collaborazioni, come quella con Kfc che ha introdotto il pollo a base vegetale in un ristorante di Atlanta nel 2019. Kfc ha poi esteso la distribuzione di prodotti come Beyond Fried Chicken ad altre città degli Stati Uniti.
I risultati del bilancio 2020Poco prima di annunciare questi accordi, Beyond Meat ha presentati i dati
finanziari per il 2020. I
ricavi netti sono stati di 406,8 milioni di dollari, con un incremento del 36,6% anno su anno. L'
utile lordo è stato di 122,3 milioni di dollari, con un margine 30,1% dei ricavi netti, mentre l'utile lordo rettificato è stato di 133,7 milioni di dollari (32,9% dei ricavi netti, con l'esclusione delle spese attribuibili a COVID-19). La
perdita netta è stata di 52,8 milioni di dollari, mentre la perdita netta rettificata è stata di 37,1 milioni - escludendo le spese attribuibili al Covid. L'
Ebitda rettificato è stato di 11,8 milioni di dollari, pari al 2,9% dei ricavi netti.